Arte in movimento. Due percorsi, come due sono le sfaccettature del suo essere artista: da una parte le sculture dalla bellezza apollinea, dall'altra i nudi dipinti o disegnati con colori a olio e pastelli.
La galleria Pisacane Arte inaugura giovedì 18 aprile alle ore 18.30 una mostra personale di Wolfgang Alexander Kossuth. A più di tre anni dalla sua scomparsa, le tele e le sculture dell'artista tedesco tornano a risplendere in un'esposizione proprio nella città che lo accolse nel 1970.
Nato a Pfronten, in Germania nel 1947, Kossuth ha avuto una rapida e brilante carriera musicale, infatti già nel 1975 debutta come direttore dell'orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1979 abbandona però la musica per dedicarsi alla scultura: scelta sorprendete e coraggiosa, ma sicuramente onesta e rispettosa del suo animo irrequieto, che nella scultura aveva trovato la maniera migliore di esprimersi; “potevo essere più libero, più creativo”, così commentò la sua scelta Kossuth.
La mostra propone due percorsi, come due sono le sfaccettature del suo essere artista, da una parte le sculture, dall'altra le tele.
Le sculture di Kossuth celano, attraverso una grande abilità compositiva e nascoste sotto una bellezza apollinea, un'immagine che va oltre la realtà e diventa espressione di una visione personale che segue “ciò che vedo, ciò che sento”. Quest'immagine, che a volte nega il naturalismo stesso, diventa così eterna, perché non ha più niente a che fare con i limiti posti dal tempo, ma lo supera; arriva dove la musica, eterna si, ma figlia del tempo, non può arrivare. Le sue sculture sfidano la gravità, in composizioni a volta piene di pathos e teatralità, a volte piene di grazia e armonia, che esaltano sempre un equilibrio ricercato, fatto di ritmi che si susseguono. Qui sicuramente Kossuth condivide lo stesso processo creativo del suo passato da compositore. Non a caso una gran parte della sua produzione affronta il tema della danza: ballerini e danzatrici che dialogano con lo spazio grazie a un movimento fatto di pose, torsioni, tensioni che ci comunicano tutta la potenza del corpo umano. Ma Kossuth va oltre, perché ottiene lo stesso dinamismo anche quando riscopre miti, storie, leggende in un virtuosismo espressivo e compositivo che si muove tra spiritualità e sensualità.
La figura umana è sempre al centro della sua ricerca artistica, come si può vedere nel secondo percorso della mostra dedicato alle tele: figure, soprattutto nudi, ottenute con colori ad olio e pastelli che sfumano i contorni, si muovono in uno spazio profondo dettato da un sapiente gioco di luci e ombre. Non si tratta di lavori preparatori, ma ancora una volta di espressioni dell'eccletismo gestuale dell'artista.
In ogni sua opera, che sia pittura su tela o che sia in marmo, bronzo, resina o gesso, l'artista ricerca tensioni muscolari ed emotive.
“L'arte è multiforme, ma unica è la sua essenza”, e chi più di Alexander Kossuth è riuscito a coglierla?
Scultore, pittore, musicista: Artista.
Istante, tensione, movimento: “l'inquietudine è la costante”.
L'evento dedicato a Kossuth di chiuderà il 22 maggio con un finissage all'Hostaria Borromei, locale nel centro storico di Milano, situato all'interno di un palazzo quattrocentesco che in origine fu una delle stalle della famiglia Borromei. L'Hostaria, che conserva ancora oggi la stessa affascinante struttura, si affaccia su una corte nella quale durante la serata verrà nuovamente reso omaggio all'artista con interventi musicali che dialogheranno con le sue stesse opere.
Inaugurazione 18 aprile ore 18.30
Pisacane Arte
via Pisacane, 36 - Milano
lun-ven 9-19, sab 10-13 e 15-19
Ingresso libero