Civica Galleria d'Arte Moderna - GAM
Gallarate (VA)
viale Milano, 21
0331 791266 FAX 0331 791266
WEB
Giovanni Campus
dal 11/10/2003 al 16/11/2003
0331 791266 FAX 0331 791266
WEB
Segnalato da

Sara Magnoli, addetta stampa Comune di Gallarate (Va)




 
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11/10/2003

Giovanni Campus

Civica Galleria d'Arte Moderna - GAM, Gallarate (VA)

La lettura poetica del mondo nell'arte in divenire di Giovanni Campus: antologica dal 1964 al 2003. L'artista non vuole dare un'immagine definita della realta', ma coglierne il divenire e i nessi di forze, utilizzando materiali diversi proprio per investigare la materia stessa e la potenza che in essa e' insita. La mostra, a cura di Luciano Caramel, raccoglie oltre settanta lavori.


comunicato stampa

La lettura poetica del mondo nell'arte in divenire di Giovanni Campus: antologica dal 1964 al 2003

Nato a Olbia nel 1929, Giovanni Campus è pittore e scultore, ma soprattutto artista che dalla metà degli anni Sessanta si inserisce nell'ambito di una ricerca progettuale, sistematica e progressiva, caratterizzata dal rigore formale, dall'interesse per i materiali e dai rapporti con l'ambiente come una delle caratteristiche fondamentali del suo pensiero creativo teso ad indagare, attraverso l'arte, la propria lettura poetica del mondo.

La mostra che gli dedica la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate dal 12 ottobre al 16 novembre 2003, curata da Luciano Caramel, raccoglie oltre settanta suoi lavori che testimoniano il continuo e incessante processo di ricerca di Campus, in un'arte che non vuole dare un'immagine definita della realtà, bensì coglierne il divenire e i nessi di forze, utilizzando materiali diversi proprio per investigare la materia stessa e la potenza che in essa è insita: spesso l'opera di Giovanni Campus non è finita, perché l'oggetto non è costante né compiuto, ma in correlazione con ciò che lo circonda. È infatti al principio di relazionalità dell'opera con lo spazio, con lo spettatore, con l'ambiente naturale e persino con se stessa e con il suo creatore che Campus ha sempre dedicato la sua ricerca e le sue energie, mutando forme, materie, ma restando coerente con le sue convinzioni.

Come evidenzia Luciano Caramel nel testo critico che accompagna la mostra gallaratese, per Campus nell'arte ''appare primario il principio di relazionalità [...] cercato e praticato entro le coordinate di una spazialità e di una temporalità non aprioristica e invece incarnata nel fenomeno''.
L'indagine sulle potenzialità relazionali del fare artistico ''porta Campus a continuare un incessante processo di ricerca che lo induce a confrontarsi dialetticamente con lo spazio, con l'ambiente che accoglie l'opera'' (Emma Zanella, catalogo della mostra, 2003).
A questo proposito possono citarsi gli interventi-percorso del 1983 sulle coste della Gallura, gli interventi comparativi all'interno del complesso nuragico Genna Maria del 1993, l'installazione continua ''opera come processo.opera unica'' alla galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Castel San Pietro Teme nel 2002, ma anche le installazioni e gli ambienti realizzati nel 1987 nella piazzetta di Palazzo Reale a Milano, nella Galleria Comunale d'Arte di Bologna nel 1978, nelMuseo Civico in Progress di Livorno nel 1979: interventi in cui sempre più l'artista si confronta con uno spazio reale, spesso appunto con i materiali in esso presenti, creando una sintesi tra arte e natura.
Scrive ancora Emma Zanella nel catalogo della mostra (2003): ''È come se Campus individuasse, attraverso le sue opere, le forze energetiche della materia, dello spazio, del segno che interviene creando percorsi interni che stanno alla base del problema della forma. Campi di energia, campi vitali in tensione: ecco cosa sono le opere di Campus, le quali [...] si muovono, da un lato, nel recupero della materia, scelta anche per le insite capacità espressive, dall'altro, nell'estensione dialettica dell'opera nello spazio fisico determinato che entra a far parte a pieno titolo degli equilibri dinamici messi in campo dalle forme e dai segni''.

Da sottolineare un ulteriore passaggio, a cavallo tra il 1976 e il 1977, con il ciclo delle spirali metalliche, per cui per Campus non è più importante la distinzione tra scultura e pittura, bensì piuttosto le possibilità espressive e le dinamiche insite nelle materie che compongono il farsi dell'immagine concreta.
Oltre all'importanza conferita alla materia, per Campus lo spazio non è una semplice collocazione dell'opera in un ambiente, ma un campo di energia. Dice infatti l'artista: ''La Spazialità è insita nella temporalità, il farsi della cosa, il divenire dell'immagine che si situa. Non è tanto la forma che si colloca nello spazio, quanto la spazialità interna alla forma che si pone come spazio-luogo autonomo e relazionato. [...]. L'immagine è pensata come totalità, l'apparenza ti porta alla profondità, la spazialità alla temporalità, appunto''. E soprattutto nelle opere recenti diventa particolarmente evidente questo intenso rapporto fra interno ed esterno dell'opera, cui consegue l'impossibilità nel distinguere con esattezza ciò che è spazio dell'opera e ciò che è invece spazio fuori dell'opera, vale a dire spazio dello spettatore.

La mostra esposta a ottobre e novembre 2003 alla Civica Galleria di Gallarate è un'antologica di Giovanni Campus dal 1964 al 2003, mentre l'artista sarà presente con sue opere e installazioni recenti nei mesi di maggio e giugno 2004 a Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo (Vicenza).

BIOGRAFIA

Nato a Olbia nel 1929, Giovanni Campus segue gli studi classici a Genova e dal 1961 frequenta la Libera Accademia di Belle Arti a Livorno, dove inizia un rapporto con la Galleria Giraldi: collabora anche con la Galleria Numero di Firenze, con il Centro Technè di Firenze (di cui è cofondatore) e con il Centro Sincron di Brescia. Lasciato il lavoro per dedicarsi esclusivamente alla pittura, nel 1969 si trasferisce definitivamente a Milano; l'intensa attività artistica lo porta, con esposizioni e incontri culturali, a numerosi soggiorni negli Anni Settanta a Parigi e negli Anni Ottanta e Novanta a New York.
Tra le mostre, spesso collegate a incontri-dibattito e seminari, si ricordano le personali a indicazione antologica tenute al Palazzo dei Diamanti, sale Tisi, Ferrara 1987, al Museo di Milano nel 1990, alla Galleria Comunale d'Arte di Cagliari nel 1991 e al Museo d'Arte MAN di Nuoro nel 2000. Tra le installazioni e ambienti, realizzati individualmente, si citano quello nella piazzetta di Palazzo Reale a Milano nel 1977, della Galleria Comunale d'Arte di Bologna nel 1978, del Museo Civico in Progress di Livorno nel 1979, gli interventi-percorso sille coste della Gallura nel 1983 e l'installazione permanente nel ''su logu de s'iscultura'', Museo sculture nel territorio, Tortolì 1999.
Numerose infine anche le rassegne, indicative dello sviluppo della ricerca pittorica di Giovanni Campus, cui ha partecipato in Italia (citiamo quelle tenute alla Galleria Civica di Torino, alla Galleria Comunale d'Arte di Cagliari, al Centro Industria di Milano, alla Galleria Comunale d'Arte di Bologna, al Castello Visconteo di Pavia, al Palazzo dell'Arte di Milano, al Museo Civico Bargellini di Pieve di Cento, al Museo Civico Riva del Garda-Arco) e all'estero (citiamo quelle tenute a New Delhi, a Parigi, a Caracas, a Graz, a Bradford, a Vienna, a Madrid, a Barcellona, a Kofù, a Londra, a San Pietroburgo).

Mostra a cura di Luciano Caramel.

Inaugurazione: domenica 12 ottobre alle 11.00.

Civica Galleria d'Arte Moderna
viale Milano 21 – Gallarate (Va) dal 12 ottobre al 16 novembre 2003.
Orari di apertura al pubblico: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Ingresso libero.

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