Play the city. Colonne sonore per la citta' dialogante. Il progetto analizza il rapporto tra l'architettura, capace di mutare l'aspetto delle citta' romperne gli schemi e migliorarne la qualita', e lo spazio dei sensi.
a cura di Claudia Ferrini
Continuano a Interno 14, lo spazio dell’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica, gli eventi incentrati sul tema del grado zero_la dimensione dell’impossibile con le opere dell’italo-messicano Diego Angelico Escobar. Giovane artista-architetto attivo tra Milano, New York e Città del Messico.
Il progetto “Play the city” nasce con l’intento di dare spazio al suono e creare un immaginario di spazi sonori. La riflessione analizza il rapporto tra l’architettura, capace di mutare l’aspetto delle città romperne gli schemi e migliorarne la qualità, e lo spazio dei sensi, la spazialità dell’ascolto, il tempo del suono, il suono come arte. Lo spazio pubblico posto al centro delle ricerche, sensibile, mutevole, comunicativo esteticamente e socialmente, è esemplificato nelle sale espositive. Le opere sonore e video pongono nuovi interrogativi e cercano di dare risposte a una riflessione artistica che induce al cambiamento della percezione e indaga le possibilità dell’ascolto collettivo.
L’esposizione include un’opera in collaborazione con l’architetto Giulia Margherita Dalla Bona.
L’iniziativa non si prefigge finalità commerciali di alcun genere, ma fa parte delle attività culturali dell’associazione AIAC.
L’evento sarà strettamente su invito e prenotazione: mandare una mail a uffstampaaiac@presstletter.com
Inaugurazione 29 aprile ore 18.30
Interno 14
via Carlo Alberto 63 - Roma
Orari mostra: 18-21
Ingresso libero