Accademia di Belle Arti di Brera
Milano
via Brera, 28
02 86955233 FAX 02 86955234
WEB
Il Convitato di Pietra
dal 7/5/2013 al 9/5/2013
8 Maggio 17.30 e 19.30; 9 e 10 Maggio: 10.30 - 12 - 15 - 16.30
WEB
Segnalato da

Antonella Colombo




 
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7/5/2013

Il Convitato di Pietra

Accademia di Belle Arti di Brera, Milano

L'Accademia di Brera e al suo interno la Scuola di Scenografia insieme agli allievi dell'Accademia del Centro Teatro Attivo e per la regia di Flavio Ambrosini, mettono in scena "Il Convitato di Pietra" di Aleksandr Puskin.


comunicato stampa

di Aleksandr Puškin

Spettacolo itinerante nel Salone Napoleonico dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Uno spettacolo-saggio per gli allievi scenografi del Triennio di Brera

L’Accademia di Brera e al suo interno la Scuola di Scenografia insieme agli allievi dell’Accademia del Centro Teatro Attivo e per la regia di Flavio Ambrosini, mettono in scena “Il Convitato di Pietra” di Aleksandr Puškin. Ancora una volta la Scuola di Scenografia, che nel corso degli anni ha dato spazio a produzioni teatrali interne o esterne alla struttura, fornisce l’occasione ai suoi studenti di sperimentare competenze acquisite in forma teorica. Gli studenti divengono in tal senso figure specifiche che progettano, visualizzano e concretizzano uno spettacolo teatrale. L’approccio di tipo didattico, fornisce agli studenti il pretesto per un confronto con la professione, permette di misurarsi con la visione e le necessità del regista, indaga le intuizioni creative di ognuno, dialoga con le possibilità che lo spazio scenico offre e con le diverse competenze per la messa in scena.
Prof. Davide Petullà – Direttore della Scuola di Scenografia

Note di regia
1830. Aleksandr Puškin è tornato dall’esilio, in cui ha composto “Boris Godunov” e poemi favole… le radici della letteratura russa (come lingua e come canone). Si lancia con fervore in esercizi teatrali di inquietante modernità. Quasi un ciclo di Vizi Capitali a cui dà, non a caso, la forma del teatro. Nascono di getto “Il Cavaliere Avaro”, angosciosa vicenda di autodistruzione, “Mozart e Salieri” la tragedia dell’Invidia, “Il Convitato di Pietra” una folgorante incursione nel mito di Don Giovanni, e l’abbozzo incompiuto di “Festino al tempo della peste”.

“Il Convitato di Pietra” (che curiosamente riprende il primo titolo storico del mito di Don Giovanni, quello di Tirso de Molina), si mostra con un tratto di modernità in cui la cupezza romantica, il “Cupio Dissolvi” si esprime, singolarmente, con la pratica (fatale per il Poeta) del duello. Uno strano connubio di esaltazione e freddezza, quasi positivistica, che ce lo rende contemporaneo. Negli anni del trionfo del mito del Vampiro, dei Twilighters, questo Don Giovanni assolutisticamente votato alla distruzione, ci sembra aggirarsi tra Morgue e aule anatomiche degne di Von Frankenstein. Non senza un cupo e secco, realistico, abbandono alla mano di Pietra del Commendatore.

La compagnia in generale e Don Giovanni, interpretato da un attore coetaneo delle sue vittime, come Leporello, Donna Anna semplice e contadina, una giovane Laura sensuale e “foux” (un’attrice), dovrà proporre la “contemporaneità” come fatto generazionale, facendo percepire nell’essenzialità delle situazioni, nel carattere “Monocromo” delle psicologie, un avvenire narrativo che fa del mito letterario un archetipo morale e sociale: la pulsione come prassi del confronto con la realtà nei suoi circoscritti limiti esistenziali, vivere cioè sfidando il senso anche nella sua più accentuata rischiosa drammaticità.
La storia quindi, sarà rivissuta e resa sensibile e intellegibile alla lettura del mondo giovanile contemporaneo. Da una parte l’immaginario Romantico, dall’altra la variante della cultura del XXI secolo con le sue accelerazioni che Puškin anticipa nella struttura del breve testo, con sentimenti iperbolici e dilatati al di fuori di schemi e valori religiosi e/o trascendenti.
Lo spazio della storia che l’edificio dell’Accademia materialmente rappresenta, diventa una forte “Cornice” dove collocare reperti, segni, Romantici, ma attualizzati, anche nel costume, di un percorso, una sorta di esplorazione materialmente rappresentata dalla costruzione di un “Vero” spettacolo. Gli attori, davvero giovani, offriranno le due facce (quella storica e quella attuale) ai personaggi di questo intramontabile mito.
Flavio Ambrosini

Un progetto della Scuola di Scenografia - Triennio: Direttore Prof. Davide Petullà
Coordinamento del progetto: Prof.ssa Grazia Maria Manigrasso, Prof. Ferruccio Bigi
Responsabile dei costumi: Prof.ssa Vittoria Papaleo
Tutor alla didattica: Stefania Coretti, Enzo Mologni
Regia: Flavio Ambrosini
aiuto regia: Marina Occhionero, William Perera
Coreografo del combattimento: Simone Belli
Scene: Andrea Colombo, Giovanni Silva
con gli allievi del CENTRO TEATRO ATTIVO Accademia di formazione “Laboratorio Professione Spettacolo”
Personaggi e interpreti: Don Giovanni - Donatello Iacullo; Leporello - Michael Brambilla; Monaco - Davide Damiani; Donna Anna - Marta Ponti; Il Commendatore - Gianpiero Pitinzano; Laura - Francesca Pedrazzi; Primo ospite di Laura - Martino Garavaglia; Secondo ospite - Luigi Aquilino; Amica di Laura - Marina Occhionero;Don Carlos - Silvano Bregante

Scenografi realizzatori: Gianluca Agazzi, Martina Fagnani, Valentina Moro, Francesco Sala, Giovanni Silva, Boris Veliz, Katarina Vukcevic, Samuel Zanotti
Attrezzeria: Lara Ferro, Stefania Maffeis, Adiola Naska, Fabiana Sapia
Costumi: Francesca Ambrosetti, Cristina Corvi, Marco Dotti, Ilaria Ferrazzano, Naomi Galbiati, Ludovica Liera,
Gaia Tagliabue, Sara Tognotti
Make-up: Erika Bellusci, Angelica Cicero, Stefano Leveni, Francesca Magnoni, Ginevra Pierin, Federica Turati
Luci: Andrea Colombo, Francesco Sala
Direttori di scena: Greta Gasparini, Fahd Rossi
Accoglienza pubblico: Licia Di Pietro, Jennifer Florian, Alessandra Frau, Sara Fuoco
Grafica e web: Giordano Faustini, Martina Garbelli, Claudia Masi, Giulia Tudori
Fotografia e video di scena: Studenti del Corso di fotografia del Prof. Cosmo Laera
Musiche: Helmut Lachenmann “Ausklang” - “Tableau” - “Auswand - Giuseppe Verdi “La forza del Destino” (Ouverture)

Informazioni: http://brerainscena.blogspot.it/

Ufficio stampa
CENTRO TEATRO ATTIVO
antonella.colombo@gmail.com

Salone Napoleonico dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano
Via Brera, 28 a Milano
Mercoledì 8 Maggio 2013 ore 17.30 e 19.30
Giovedì 9 e Venerdì 10 Maggio ore 10.30 - 12.00 - 15.00 - 16.30
Durata: 40 minuti circa - Spettatori a spettacolo: n° 50
Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria: prenotazioni.puskinbrera@gmail.com

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Franco Vaccari
dal 9/12/2015 al 9/12/2015

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