Quarto appuntamento del ciclo Martedi' Critici
Protagonista del quarto appuntamento di primavera dei Martedi' critici al Chiostro del Bramante e' Gregorio Botta. L'uso sapiente e calibrato di materie come la cera, il fuoco, l'acqua, il vetro, il piombo, il lino, iscrive Botta tra i grandi interpreti italiani di un'arte che si sostanzia di elementi essenziali e naturali. Il fine di ogni suo lavoro, che sia parietale o ambientale, che si costituisca di tracce di nerofumo su vetro o di scritte incise nella cera, da cui sgorgano flebili flussi d'acqua, o che vibri con le rifrazioni di luce sul muro, e' prendere contatto con la dimensione liberata dei segni e della mente. Silenzio, stupore e predisposizione alla contemplazione sono, nelle opere di Botta, materiali tra i materiali di un'arte che ambisce ad elevare la pausa e il soffio a dimensioni persistenti della vita. "Aspiro a qualcosa che c'era e ci sara'", dichiara l'artista, che spiega: "Pratico un'arte del togliere, del poco, del meno, sperando di arrivare a un'arte del niente". In questa impresa Gregorio Botta e' ispirato dalle parole di poeti, che integra sovente nelle opere, a principiare da quelle di Emily Dickinson. A cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, con la collaborazione di Laura Lionetti ed Eleonora Aliano. Ore 20, ingresso libero.