Dall'intimo alla luce. In esposizione una serie di acquerelli che ritraggono sontuosi interni di abitazioni private. Luoghi dell'immaginario e del reale al tempo stesso.
A cura di Tiziana Todi
Da anni impegnato in una ricerca artistica che non sembra conoscere posa né
requie, Lino Casadei, artista romano per nascita ed elezione, presenta la sua
nuova personale alla Galleria Vittoria con una serie di acquerelli che
ritraggono sontuosi interni di abitazioni private. Luoghi dell'immaginario e
del reale al tempo stesso, dove possiamo rintracciare le feconde influenze che
l'artista ha collezionato nel corso dei suoi numerosi viaggi in tutto il mondo.
Appare evidente, fin da un primo sguardo, la presenza di un sole caldo che
penetra negli ambienti illuminandoli di un tepore soffuso che impreziosisce il
descrittivismo accurato di cui Casadei sceglie di farsi portavoce. Un sole che,
pur nascosto, ricorda le calde isole tahitiane di Gauguin e i paesaggi di
Fattori, rielaborati in una visione rarefatta che apre le porte della poetica
trasognata e melanconica del pittore. Quello che stupisce maggiormente, per chi
da anni segue la sua articolata opera, è questo lato intimistico della sua
produzione.
L'acqua nei colori sfuma le certezze, portando lo spettatore all'interno di un mondo
riconoscibile che però assurge a qualcosa di impalpabile, distante e vicino allo
stesso tempo, “un posto d'oltre mare che è lontano solo prima di arrivare”. Le ombre
non sono ombre: appaiono come macchie dove la luce si è soffermata in modo diverso.
“Là, tout n'est qu'orde et beauté, Luxe, calme et volupté”. Lusso, calma e voluttà.
Questo quello che Lino Casadei riesce a trasmettere con il troppo spesso
sottovalutato mezzo espressivo dell'acquerello e con quello che possiamo definire
come un paesaggio d'interni. Nonostante la figura umana sia assente in queste sue
opere, appare chiaro quanto facile sia immaginarla seduta su una delle poltrone da
lui descritte, visualizzarla nell'atto di uscire scostando una tenda rigonfia di una
brezza leggera o passeggiare sotto la volta affrescata di un corridoio. Una presenza
assente che si fa sentire con tutta la forza di quel mare grosso di immaginazione
che porta ad intravedere fino quasi a sfiorare un mondo celato da un velo di profumi
lontani, forse esotici, e caldo sulla pelle, che però rimane sul bordo di ciò che
avrebbe dovuto essere e non è stato o sul limite sfuggente dei ricordi.
Per descrivere “il vero come è e come si presenta”, il pittore sceglie un linguaggio
in grado di esprimersi senza il sussidio del disegno e delle volumetrie
chiaroscurali. Avviene così che la linea di contorno delle forme venga evidenziata
da campiture di colore più o meno grandi, così come accade per la scalatura dei
piani e la definizione volumetrico-spaziale.
Straordinario artista che ha deciso di mostrarci quindi, con questa selezione di
opere, un altro aspetto della sua arte, lontana dall'umorismo cui ci ha abituati,
per portarci sulla soglia del suo mondo interiore.
Inaugurazione: Giovedì 09 Maggio 2013 alle ore 18.00
Galleria Vittoria
Via Margutta, 103 Roma
Orario galleria: lunedì / venerdì 15,00-19,00 - fuori orario su appuntamento
Ingresso libero