The Intimate Subversion. L'artista spagnolo conduce un'indagine accurata su alcune delle realta' urbane, civili e sociali che caratterizzano il nostro tempo attraverso installazioni, fotografie, video e oggetti.
a cura di Luca Massimo Barbero
The Intimate Subversion (L’Intima sovversione) è un progetto espositivo pensato
appositamente dal protagonista dell’arte contemporanea spagnola Ángel Marcos (Medina del
Campo, Spagna, 1955), per gli spazi della Scuola di San Pasquale in Campo San Francesco
della Vigna. La mostra, che si terrà dal 31 maggio al 30 settembre 2013 (preview stampa 28 e
29 maggio, inaugurazione 30 maggio ore 17.30), offre uno sguardo sulla recente ricerca dell’artista
che attraverso installazioni, fotografie, video e oggetti conduce un’indagine accurata su alcune
delle realtà urbane, civili e sociali che caratterizzano il nostro tempo.
Il progetto, coordinato dal Ministero della Cultura della regione di Castiglia e León
attraverso il MUSAC, Museo di Arte Contemporanea di Castiglia e León, è curato da Luca
Massimo Barbero ed è inserito tra gli eventi collaterali di questa 55° edizione della
Biennale di Venezia.
The Intimate Subversion rappresenta l’apice di un percorso d’indagine creativa che, dalla fine degli
anni ’90, ha condotto Ángel Marcos a visitare e fotografare comunità, nuclei urbani, quartieri
e realtà critiche caratterizzate da un’intensa socialità e da una sorta di “normale atipicità”,
lontana da ogni esotismo e da ogni possibile polemica. La sua attenzione, che da sempre si è
focalizzata sulle fasce sociali più trasversali, si rivolge oggi a due quartieri di Medina del Campo,
nella regione di Castiglia e León: Las Tudas e La Mota, che nel dopoguerra acquisiscono i tratti
definitivi di aree urbane popolari abitate dal solo proletariato. Marcos mira a rivelare la presenza
in queste comunità di una rete sociale, spesso ignota ai più, fatta di costanti scambi relazionali
segnati da una potente ritualità, riscontrabile anche in termini visivi. Fotografando questi luoghi
domestici, in modo tanto neutro quanto personale, Ángel Marcos ricostruisce e ci consegna una
fitta rete di scambi tra spazio dell’intimità e ambiente circostante che, in una poetica politica
della fotografia, si costituiscono, secondo l’artista, come cariche di energia di difficile
distruzione. Attraverso le foto oggetto dell’esposizione, Marcos restituisce quindi un mondo
intimo caratterizzato da relazioni sconosciute e lontane dal capitalismo odierno, da cui questo
universo si distacca anche per la vitalità di rapporti che si generano da motivazioni in contrasto
con la prevalente dinamica economico-finanziaria. L’intimità domestica di queste case è il perno
di una riflessione sulla resistenza all’essenza mercantile del nostro tempo: qui nasce L’intima
sovversione, quasi questi luoghi ne rappresentassero la più profonda essenza.
Centro nodale del progetto espositivo è Non olet, quasi un lettering architettonico di elementi
luminosi le cui singole parti compongono la celebre frase latina. Per l’artista, la sentenza
pronunciata da Vespasiano in risposta al figlio Tito che gli chiedeva se non provasse vergogna per
il denaro riscosso dalle latrine pubbliche di Roma, è un importante precedente per tutto il
progetto veneziano. A essere centrale per Ángel Marcos non è però, in sé, la risposta di
Vespasiano, quanto piuttosto la sua motivazione, che risiede nel processo di allontanamento dalla
materia organica e dai fluidi per cui la civiltà occidentale prova disgusto. Il sentimento della
carne è quindi il cardine da cui ripartire per creare un nuovo modello civile, un modello basato su
un’intima sovversione a cui l’artista dà voce, nell’ allestimento al pianterreno, anche in un video, e
tramite la stimolazione tattile e il fruire fisico degli oggetti, in questo caso libri, che il pubblico
potrà consultare. La straordinaria cornice del secondo piano della Scuola di San Pasquale accoglierà invece un labirinto sospeso di oltre 100 immagini fotografiche stampate su
materiale plastico: il visitatore attraverso quest’opera potrà entrare negli spazi domestici percorsi
dall’artista, che ne ha catturato gli elementi più significativi, dagli oggetti di culto a quelli di uso
quotidiano, fino a quella musica popolare da cui provengono i suoni che udiremo.
The Intimate Subversion di Ángel Marcos occupa entrambi i piani della Scuola di San Pasquale.
Costruita all’inizio del XVII Secolo e originariamente diretta dall’ordine dei Frari Francescani
Minori, era sede di una confraternita dedicata alle Sante Stigmati. La Scuola, fondata per scopi
caritatevoli e per la diffusione del messaggio religioso, è vicina alla Chiesa di San Francesco della
Vigna, iniziata da Jacopo Sansovino e la cui facciata si deve ad Andrea Palladio.
The Intimate Subversion è coordinata dal Ministero della Cultura della regione di Castiglia e León
attraverso il MUSAC, Museo di Arte Contemporanea di Castiglia e León. E’ inoltre realizzata
grazie al supporto di Galerie Ernst Hilge di Vienna (Austria), Trayecto Galería di Vitoria-Gasteiz
(Spagna), Galería Enlace Arte Contemporáneo di Lima (Peru) e Adrian Riklin & Antonis Stachel
di Vienna (Austria).
Ángel Marcos (Medina del Campo, Valladolid – Spagna, 1955)
Il lavoro di Ángel Marcos si rifà insistentemente al concetto di “punto cieco” elaborato dallo
scrittore e premio Nobel per la letteratura Elias Canetti: un punto cieco di inversione, al di là del
quale niente è più vero o falso. L’autore punta il suo sguardo al di là dell’esperienza, nello spazio
compreso tra il desiderio e la pubblicità, intesa come risultato di una sostituzione del reale con la
seduzione.
Opere di Ángel Marcos sono raccolte in diverse collezioni museali, tra cui si rammentano il
Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y Leon (MUSAC) di León, (Spagna); la Margulies
Collection di Miami (USA); il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (MNCARS) di Madrid,
(Spagna); il Naples Museum of Art di Naples (Florida, USA) e la Siemens Foundation di Vienna
(Austria). I suoi lavori sono stati presentati sia in mostre individuali che collettive in numerose
istituzioni internazionali e gallerie private, tra cui: The Margulies Collection at the Warehouse,
(2012); Rabo de Lagartija (Coda di Lucertola) e Planificación y Estrategia (Pianificazione e Strategia).
Centro-Museo Vasco de Arte Contemporáneo (Artium), Vitoria-Gasteiz, Spagna (2011); X Bienal
de la Habana, L’Avana, Cuba (2009); Mi Vida. From Heaven to Hell. Life experiences in art from
MUSAC Collection. Mücsarnok Kunsthalle, Budapest, Ungheria (2009); Nuevas Historias. A new view
of Spanish Photography. Museo Stenersen, Oslo, Norvegia (2009); Nuevas Historias. A new view of Spanish
Phototgraphy. Kulturhuset, Stoccolma, Svezia (2009); Existencias. MUSAC, Museo de Arte
Contemporáneo de Castilla y León, León, Spagna (2008); China. MUSAC, Museo de Arte
Contemporáneo de Castilla y León, León, Spagna (2007); Jano. La doble cara de la fotografía. Fondos
de la Colección Permanente, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, Spagna (2007);
CO2. Museo de Arte Brasileira, San Paolo, Brasile (2007); À Cuba. MEP, Maison Européenne de
la Photographie, Parigi, Francia (2006); En Cuba. Naples Museum of Art, Naples, USA (2006);
Ángel Marcos. Bienal del Fuego. Museo de Bellas Artes de Caracas, Caracas, Venezuela (2006)
Per ulteriori informazioni
Ufficio stampa Cultura y comunicación
Maria Stefanoni
maria.stefanoni@gmail.com
Óscar Blanco
oscar@culturaycomunicacion.com
www.angelmarcos.com
Preview stampa 28 e 29 maggio
Inaugurazione 30 maggio ore 17.30
Scuola di San Pasquale
Campo San Francesco della Vigna - Castello 2786 - Venezia
apertura al pubblico da martedì a domenica, 10.00 - 18.00
INDICAZIONI PER RAGGIUNGERE LA SEDE ESPOSITIVA
Vaporetto (fermata Celestia):
-da Ferrovia e Piazzale Roma a Celestia: linea 5.2 direzione Fondamente Nove/Lido (fermata a richiesta);
-da Celestia a Ferrovia e Piazzale Roma: linea 5.1 direzione Tre Archi/Ferrovia (fermata a richiesta)
-da Arsenale e Giardini a Celestia: linea 4.1 direzione Ospedale/Fondamenta Nuove
-da Celestia a Arsenale e Giardini: linea 4.2 direzione Giardini/San Zaccaria
A piedi:
-dalla Stazione Ferroviaria o da Piazzale Roma:
percorrete Strada Nuova fino a Campo Santi Apostoli; proseguite poi in direzione di Campo S. Giovanni e Paolo e
da qui verso il convento di S. Francesco della Vigna (30 min. ca.).
-dall’Arsenale:
all’uscita dall’Arsenale (sede espositiva) attraversate Campo della Tana e girando a destra imboccate Fondamenta
dell’Arsenale, attraversate il ponte alla vostra sinistra e continuate lungo Fondamenta De Fronte. Svoltate poi alla
prima a destra in Fondamenta Pennini e poi prendete la prima a sinistra Calle delle Muneghette fino a Campo Due
Pozzi. Girate a sinistra seguendo Calle Magno fino ad arrivare in Calle dei Scudi. Qui girate a destra e continuate
dritto lungo Ramo delle Gatte e Salizada San Francesco. Attraversate il Ponte San Francesco e girate a destra in
Campiello della Confraternita (9 min. ca.).