Sic ut in caelo sic ut in terra. Ironia e gioco, ma anche irriverenza e cinismo nelle fotografie in questa doppia personale: personaggi "belli da morire" e superdonne che diventano "Sante".
A cura di Clelia Belgrado
Ironia, gioco, provocazione ma anche irriverenza e cinismo nelle fotografie in questa doppia personale
di Connie Bellantonio e Mirta Kokalj: mostra che mette insieme personaggi “belli da morire” e
superdonne che diventano “Sante”...
Le fotografie rigorosamente in bianco e nero di Connie Bellantonio nascono dalla riflessione sui valori
odierni che prediligono l'apparire invece che l'essere. Le varie ammiccanti immagini di pubblicità
usate, che ritraggono giovani corpi perfetti, levigati, sensuali e pieni di energie, sono sapientemente
decontestualizzate dal fatto che la fotografa le inserisce e le sovrappone alle fotografie normalmente
presenti sulle lapidi. Aspre e divertenti, queste immagini ci portano dalla parabola imperitura
dell'appaio-dunque-sono e dell'essere guardati come unica forma dell'esistere, al rovesciamento totale
di questo messaggio: dopo tante fatiche, dopo tante a lungo coltivate ossessioni per essere “belli”
cosa resta a testimonianza? Una fotografia su una lapide fredda e grigia....
Dall'altra parte in un trionfo di colore, le riflessioni quasi surreali sulla donna contemporanea, i suoi
ruoli, conflitti, paure e incertezze di Mirta Kokalj. Interpretazioni di donne che comunicano energia,
nutrono e sfamano (Santa Flora), di donne che cercano armonia ed equilibrio (Santa Libra), donne-
uomo, forti, sicure di sé - o che almeno sembrano esserlo - (Santa Andrea), di donne madri che sono
sempre più autosufficienti (Santa Coscienza). Tutte Superdonne e quindi elevate dalla fotografa al
rango di Sante! L'interpretazione che queste immagini possano essere una dichiarazione contro
l'oggettivazione delle immagini sacre può avere la sua valenza ma sicuramente non nella visione e
impulso creativo che le ha generate. Sono geniali, incredibili, scintillanti e provocanti, al massimo una
rappresentazione in chiave moderna di alcune figure religiose ma, come spiega Kokalj “i miei lavori
parlano sempre del mio stato interiore, del mio modo di percepire il mondo, la realtà. La mia
immaginazione è solo il prodotto della mia vita che cerco di rendere accessibile attraverso un certo
simbolismo, che forse potrebbe apparire surreale. Con la fotografia cerco di rendere visibile una mia
realtà. Una volta finita non è più affare mio, ma se ne occupa colui che osserva”. Le donne allora?
Splendide Sante che amano la natura, sfamano e danno cure, ma sanno essere forti come degli
uomini.
Biografie
Connie Bellantonio è nata a Gemona del Friuli (Udine) vive e lavora a Genova.La sua ricerca si
muove sui limiti dell'addizione, della sottrazione e dell'assurdo. Capace di introdurre nell'immagine
elementi inconsueti o, invece, di scarnificare la visione. Ha al suo attivo numerose personali fra cui
nel 2005 “Vite Sospese”, Palazzo Tursi,Gall. Rotta Farinelli, Genova, “Fattoide” 2001 Gall. Joyce &
Co., Genova e varie collettive: “Suoni e Visioni”, 2005, Gall. Rotta Farinelli, “Bad Girls” 2011 Gall.
VisionQuesT e Unimediamodern, Genova.
www.conniebellantonio.blogspot.com
Mirta Kokalj nasce a San Pietro di Gorizia (Slovenia) nel 1983. Dopo gli studi all’Università di
Lubiana, si trasferisce a Milano dove frequenta il corso professionale di fotografia presso l’Istituto
Italiano di Fotografia. La sua ricerca si incentra nel ritratto dove, attratta dai colori e dalla messa in
scena, usa la fotografia come mezzo per riflettere ed esplorare il suo mondo: l'essere donna.
Attualmente risiede e lavora a Milano. Ha al suo attivo numerose personali e collettive e fra le più
recenti nel 2011 “CHERCHEZ LA FEMME”, Costantini Art Gallery, Milano, “FEMMINILE PLURALE”,
Villa Pomini, Castellanza (VA) - testo critico Roberto Mutti, “MASCHERARSI NASCONDERSI
SVELARSI”, Takeawaygallery, Roma
www.mirtakokalj.com
Inaugurazione: giovedì 16 maggio 2013 dalle 18.00 alle 21.00
Visionquest gallery
Piazza Invrea 5/b e 4 r, Genova
Orario: mercoledi-sabato 15.30-19.30 e su appuntamento
Ingresso libero