What remains. Autoscatti per un'indagine sui temi esistenziali. Presenze quasi spettrali paiono ricordarci un tempo che ritorna all'infinito, manifestandosi in piu' forme.
Spazio Orlandi presenta la prima personale dell'artista Debora Garritani a cura di Martina Adamuccio.
La mostra propone una serie di autoscatti che costituiscono un'indagine sui temi esistenziali, ed in particolar
modo sull'opposto dualismo tra memoria e l'oblio.
Il senso profondo dei lavori è arricchito dalla scelta cromatica che Debora Garritani fa nella foto. L'uso del
bianco e nero ha il compito di focalizzare l’attenzione sul concetto dualistico.
Una mostra sulle tracce che rimangono, quelle del passato come quelle del presente. Segni che sono affidati
ad oggetti quali i vestiti, la rete metallica vuota o i capelli.
Presenze quasi spettrali paiono ricordarci un tempo che ritorna all'infinito, manifestandosi in più forme.
Ognuno di noi ha dentro ferite sopite che vorrebbe estirpare, tutto, però, persiste e sembra conservare la
propria identità attraverso il tempo, malgrado ogni cambiamento.
Nel mondo contemporaneo il corpo oltre ad attestarci la nostra presenza, ci ricorda costantemente la nostra
finitudine e la nostra fragilità, e cosi, anche l'uso di elementi come i capelli, materiale organico e fragile
legato alla vita, è destinato a perpetuarsi in eterno oltre la morte.
Una mostra che invita a raccogliersi in un silenzio quasi tombale, per poter riflettere su temi interiori profondi.
Inaugurazione 16 maggio ore 18.30
Spazio Orlandi
via Vespri Siciliani, 16/4 - Milano
Dal Lunedì al Venerdì dalle 10:30 alle 18:00 visita su appuntamento