Artista ungherese, attualmente borsista presso l'Accademia d'Ungheria di Roma, presenta una serie di lavori recenti.
ore 21.30
alcuni lavori recenti
Zsolt Keserue, Ungherese, attualmente borsista presso l’Accademia d’Ungheria di Roma.
Zsolt Keserue vive e lavora a Budapest.
Due parole sui video presentati
''STANDARD''
2003, video, 1'34''
musiche: Inno Ungherese (Ferenc Erkel, Testi: Ferenc Kölcsey)
Speaker: Gábor Garami
Si tratta dell’ultimo lavoro, un cortometraggio a proposito della cittadinanza e insieme delle televendite televisive.
''COMPLAINT WALL''
2003, video installazione sonora, 2min loop
Dunaújváros ICA-D ''DEMO'' exhibition of FKSE
con: Divx Codec
Come abitante di Dunaújváros, il modo più frequente di espressione verbale– che ho sentito, sono le lamentele.
Dopo brevi formule di cortesia, seguono frasi che cominciano per '' il problema è '', sia da parte degli adulti che degli adolescenti.
Al momento della mostra (Dunaújváros ICA-D ''DEMO'' exhibition of FKSE, 2003 ndt), la gente aveva dei buoni motivi per il malcontento, o almeno per le lamentele. La crisi della grande industria che governa la vita della città aveva già minato fortemente le sicurezze dei cittadini.
Naturalmente quello che passa sullo schermo non è né la cronaca dei fatti né la loro interpretazione.
Le interviste che ho fatto nella fabbrica e in tutta la città hanno dato alle persone la possibilità di esprimere le loro opinioni e i loro problemi legati allo stile di vita, alla città , mantenendo il loro anonimato.
''PLACE CHANGING''
2000, video installazione interattiva
Budapest, ''Media Modell'' Kunsthalle, C3 production,
Con la collaborazione di: Tamas Enyingi
Nel filmato, proiettato nello spazio espositivo, vengono mostrate due figure, entrambe sedute sulle stesse identiche poltrone in una situazione neutrale.
Le due figure siedono di fronte all’osservatore. Guidate da dei sensori posizionati nella sala della mostra, le due figure dell’immagine cambiano di posto. Questi scambi avvengono non soltanto nel processo di movimento dei due, ma anche di fotogramma in fotogramma. Quindi l’identità delle persone cambia in ogni fotogramma.
I sensori mostrano sempre una singola “fraseâ€, il movimento della persona A al posto della persona B, e viceversa.
Il lavoro presentato al Rialtosantambrogio è una versione video e non è interattivo
rialto-santambrogio, Roma