Cartemarcie. Gioielli di carta. Oggetti realizzati utilizzando i materiali piu' diversi - dal vetro alle perle, dalla rafia ai rametti di legno, dal metallo alla resina e al nylon lavorato a caldo - tutti inseriti in strutture di carta macerata, tecnica da sempre legata al mondo dell'artista e al suo teatro di burattini.
L’arte applicata di Antonella Zaggia, artista veneziana da anni impegnata a
vario titolo in ambito teatrale, approda nelle sale espositive al primo piano del
museo di Casa Goldoni, dove vengono esposte, dal 18 maggio al 17 settembre
2013, una sessantina di sue creazioni in papier mâchè.
Si tratta di oggetti realizzati utilizzando i materiali più diversi - dal vetro alle
perle, dalla rafia ai rametti di legno, dal metallo alla resina e al nylon lavorato a
caldo - tutti inseriti in strutture di carta macerata, tecnica da sempre legata al
mondo dell’artista e al suo teatro di burattini.
Conosciuta fin dal III secolo d.C. e descritta per la prima volta in Italia nel
“Vocabolario” di Baldinucci nel 1681, anche se spesso confusa con la
“cartapesta”, la “carta macerata” o papier mâchè è presente in forma di statue
e bassorilievi in molte chiese italiane fin dal Quattrocento.
Essa identifica un impasto a base di carta a brandelli o in polvere,
cotta/macerata in acqua quindi pestata/triturata e legata da un collante fino a
raggiungere la consistenza di una pasta modellabile e poi fatta seccare all’aria o
cucinata in forno a temperature basse a cui possono essere aggiunti altri
materiali.
Di questo materiale Antonella Zaggia si avvale per creare composizioni di
grande suggestione visiva, assemblate in un processo creativo davvero
interessante che prevede, a seconda dei casi, l’utilizzo della foglia d’oro o
d’argento o l’unione-contrasto con gli elementi della tradizione artigiana
veneziana come l’antica “avventurina” di Murano e le minute “conterie”.
Carta recuperata, fibre e lamine, materia sottile e duttile, tutto ciò viene
utilizzato dall’artista per creare innesti, mescolanze, miscele. Una vera e
propria ingegneria dell’immaginazione: così la comunissima carta si
impreziosisce e diventa “gioiello”.
È il caso delle spille da occhiello, dei pendenti che simulano baccelli, dei gusci di
noce, delle pietre laviche che “inglobano” preziosi o ancora, dei minuscoli
“vulcani” con eruzione di perle su filo sintetico presenti in mostra.
Alla mostra, che si suddivide in cinque serie tematiche: Vanese, Aria, Geometrie
sommarie, Soase, Etna in barena e si realizza a cura di Barbara Poli, è abbinato
il secondo numero della collana “Trame” (Fondazione Musei Civici di Venezia,
2013).
Informazioni per la stampa T +39 0415904893 T +39 0287334224
Fondazione Musei Civici di Venezia M +39 3357185874 adele.bandera@aemedia.com
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne a.lacchin@villaggioglobale.191.it spazia.fiori@aemedia.com
Riccardo Bon
T +39 0412405225/32
M +39 346 0844843
press@fmcvenezia.it
Vernice stampa Sabato 18 maggio, ore 12
Inaugurazione Sabato 18 maggio, ore 12 (su invito, fino a esaurimento dei posti disponibili)
Casa di Carlo Goldoni
San Polo 2794 - Venezia
Ingresso con l’orario e il biglietto del museo
10/17 (biglietteria 10/16.30)
Chiuso il mercoledì
Biglietti: Intero 5,00 euro; Ridotto 3,50 euro ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di
gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI Gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con
accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione;membri I.C.O.M. Partner ordinari MUVE; titolari MUVE Friend Card
*è richiesto un documento