Frammenti sacri. Lavori che riportano ad una dimensione quasi 'trascendente' dell'opera d'arte,'frammenti' di forme antropomorfe essiccate al sole che mirano al preciso scopo di riportare alla memoria i segni lasciati dalle antiche merlettaie.
A cura di Giovanna Nicoletti e Flora Viale
Seppur di antichissima ascendenza, oltre che legata inscindibilmente al
costume e alla storia dell’isola di Burano, l’arte del merletto rientra
pienamente tra i molteplici linguaggi espressivi del contemporaneo.
Questo prezioso e duttile accessorio decorativo continua ad affascinare
artisti di ogni provenienza che, spinti a confrontarsi con esso come in una
“tavolozza” creativa tutta da pensare, propongono esiti dalle sfaccettature
sempre nuove e diverse.
È così per la scultrice e pittrice italo-statunitense Flora Viale, che, dopo aver
dedicato tutta la sua ricerca a sondare il mondo della natura, i suoi materiali
e le loro possibilità di trasformazione in forme primarie ed essenziali - che
conducono l’osservatore ad operazioni analitico-intellettuali - è rimasta
letteralmente affascinata dalle infinite possibilità di declinazione che il
merletto offre, concependo una ventina di nuove creazioni che vengono
presentate, con il titolo di “Frammenti sacri”, nelle sale del Museo del
Merletto di Burano.
Sono lavori che riportano ad una dimensione quasi “trascendente”
dell’opera d’arte,“frammenti” di forme antropomorfe essiccate al sole che
mirano al preciso scopo di riportare alla memoria i segni lasciati dalle
antiche merlettaie prima che le loro opere andassero ad abbellire, come
consuetudine, le tavole o i preziosi abiti di ricchi e potenti o a proteggere i
volti di donne e bambini.
In essi e nelle singole tracce preziose raccolte nelle teche del museo, è
possibile mostrare i “sedimenti” della trasformazione che, per l’artista,
assume spesso la forma di una delicata “crisalide” dalla complessa e
suggestiva struttura geometrica, in cui tutti gli elementi - la luce, il colore, la
trasparenza, il sottile gioco tra spazio pieno e vuoto - si rincorrono ad agire
come nelle atmosfere calme, attutite e “sacre” della laguna, quasi a voler
riportare alla memoria ciò che siamo o il nostro prezioso passato.
A cura di Giovanna Nicoletti e Flora Viale, la mostra è allestita dal 18 maggio
2013 al 5 gennaio 2014 al primo piano del Museo del Merletto di Burano.
Vi è abbinato il secondo numero della collana “Trame” (Fondazione Musei
Civici di Venezia, 2013).
Informazioni per la stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ufficio Stampa
Riccardo Bon T +39 028 7334951, T +39 041 2715921, press@fmcvenezia.it
Vernice stampa e open-day venerdì 17 maggio, dalle ore 13.00
Museo del Merletto
Piazza Galuppi, 187 - Burano (Venezia)
Ingresso con l’orario e il biglietto del museo
Orario. fino al 31 ottobre 10/18 (biglietteria 10/17.30); dal 1 novembre 10/17 (biglietteria 10/16.30)
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
BIGLIETTI
Intero 5 euro
Ridotto 3,50 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o
studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
Gratuito
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore;
guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa
prenotazione; membri I.C.O.M. Partner ordinari MUVE; titolari MUVE Friend Card