Doppia personale. Albert Casals potenzia l'espressione plastica fondata sulla ricerca sulla materia, mentre Joaquim Pujol Grau toglie alle sue figure ogni riferimento paesaggistico o ancoraggio spaziale.
Al Mediamuseum di Pescara, mostra d’arte contemporanea di ALBERT CASAL e PUJOL GRAU dal 18 maggio al 1° Giugno 2013
Scrive Joan Llufs Montané
ALBERT CASALS, LA DINAMICA DELLA MATERIA E L’ESPRESSIVITÀ DELLA TEMATICA
Albert Casals approfondisce la dinamica della materia nel senso che potenzia l’espressione plastica fondata sulla ricerca sulla materia, facendo si che questa non ottenga un eccessivo protagonismo. In altre parole, l’artista catalano la utilizza densamente nella sua opera pittorica, sfuggendo le grandi concentrazioni e cercando di raggiungere livelli di grande elaborazione formale e concettuale.
La materia è anche qualcosa dì più che la base o lo sfondo di una composizione: è anche il linguaggio pittorico che permette all’artista di esprimersi. Per questo, Albert Casals affronta il trattamento della composizione basandosi su una combinazione di gamme e di colori non uniformi. Albert Casals non è interessato alla fredda estetica, ma non lo muove nemmeno il contrasto caratteristico di molti informalisti degli anni sessanta. In effetti, l’artista catalano preferisce trattare la materia dal punto di vista della sua esilità e della densità cromatica calcolata, ottenendo un risultato finale intimista, sensibile ed elaborato. In questo modo, con un fondo controllato e speciale, fedele alla ricerca sul colore, Albert Casals affronta la tematica enfatizzando soprattutto la concentrazione delle idee, dividendo l’opera pittorica in serie, di lunghezze variabili, che tendono, però, a esprimere una grande varietà di aspetti di uno stesso tema.
Ed è qui che si radica la forza della pittura di Albert Casals, capace, perciò, di presentasi senza nessun tipo di impostazione, perché, in genere, malgrado possa offrire un’immagine di opera controllata e precisa, il lavoro di quest’artista catalano è disinvolto e dinamico, specialmente per ciò che riguarda gli elementi e i concetti.
Scrive Leo Strozzieri
LA MATERIA COME PREISTORIA DELLO SPIRITO
Dal canto suo Joaquim Pujol Grati, sempre affascinato da questa sostanza ossessiva e al tempo stesso dolorosa che è lamatena, calda nella sua preminente possibilità di estrinsecare un desideratissimo processo demiurgico, sa di correre un rischio, quello cioè di allontanarsi dal dialogo secolare dell’artista con la natura circostante, fonte privilegiata di ispirazione per tanti capolavori paesaggistici, figurativi in genere o, per usare un tenume più appropriato, iconici. A questo rischio il bravo maestro, con una felice tecnica puntinistica, macchiaiola e grafica entro l’alveo di un personalissimo dripping, riesce a rimediare, sicché l’informe mai azzera l’icona che persiste in una rinnovata e più profonda verità, sebbene disposta a farsi attraversare da folate di colore depositato con gestualità rapida. La sua è un’iconografia primaria, oserei dire sommaria, senza elementi decorativi o barocchismi di sorta: una reticenza, o meglio un sintetismo, che indica la volontà dell’artista di pervenire alla sostanza delle cose. Il fatto stesso che Pujol Grati tolga alle sue figure ogni riferimento paesaggistico o ancoraggio spaziale, rende la sua pittura un ininterrotto poema di solitudine e di meditazione esistenziale. Si vuol dire che i suoi personaggi indagati in profondità esibiscono una figuralità piena di silenzi e di mistero. Quello della sua pittura è un silenzio che porta lontano ih un rincorrersi di emozioni che, sepolte nell’inconscio, affiorano per un prodigio in forma larvale dalla coltre spessa della materia.
Comunque comune è in entrambi la volontà di lasciare il peso della materia alle proprie spalle e di sublimarlo in ricerca dell’assoluto compiendo così un passo determinante atto a sdoganare dal pessimismo radicale in cui era caduto, l’informale soprattutto mitteleuropeo. Questa a mio avviso una sorpresa altamente spiritualistica.
L’apologia dello spirito del susseguirsi dei dipinti probabilmente ha evitato in loro quella collusione tra arte e politica che a ben guardare è stata esiziale per tanta pittura di impegno sociale degli ultimi cinquant’anni. L’iterarsi della dimensione spiritualistica da sempre nella loro ricerca sta a dimostrare quanto sia appropriato il titolo di questa mia testimonianza critica, che cioè la materia per Pujol 6 veramente la preistoria dello spirito.
Scrive Joan Lluis Montané -J. PUJOL GRAU, LA TEXTURE DELLA MATERIA
J. Pujol Grau lavora sulla texrure della materia partendo, innanzitutto, dall’espressività del materiale che sceglie come base, le cui caratteristiche sono già di per sé contundenti —tela da sacchi— e ne aumenta, inoltre, lo spessore con pigmenti o altri materiali, ottenendo una pittura materica, però dinamica, giacché la combina con la rappresentazione della tematica basata sul movimento e sul corpo umano quali azione-reazione in un contesto di sintesi e di tensione come è quello contemporaneo.
• J. Pujol Grau è un artista che ha sempre lavorato sulla sperimentazione con materiali molto diversi, utilizzando quelli non tradizionali della pittura , data la sua tendenza multidisciplinare, come risulta evidente dalla visione dei suoi murales di grandi dimensioni, nei quali fa mostra della propria facilità pittorica, affrontando forme geometriche combinate con elementi e materiali di diversa provenienza: mattoni, bottiglie da birra o bibite, legno, cemento, per citarne alcuni.
J. Pujol Grau, partendo dalla geometria per arrivare all’espressionismo senza rinunciare alle tappe intermedie, è un artista catalano che ha saputo superare le influenze degli anni settanta e creare un proprio concetto, nel quale l’arte povera, l’espressionismo, l’informalismo e l’astrazione nuda e cruda intervengono per definire un’impronta individuale austera e nervosa, ma costruita e serena, coerente con un’approccio avanzato.
Inaugurazione 18 maggio ore 18
Mediamuseum
piazza Alessandrini, 34 - Pescara
Aperta tutti i giorni feriali con il seguente orario:
mattino 10,30 /12,30 – pomeriggio 17,00 / 19,00 – Inaugurazione: Sabato 4 maggio 2013 – ore 18,00