Chan Contemporary Art Association
Pink Elephant, un torrente da una pietra. Ravera presenta il catalogo delle sue allucinazioni ipnagogiche raccolte nel corso degli ultimi 2 anni, alla ricerca di un linguaggio universale che riesca a raggiungere tutti, facendosi strada tra le pieghe dell'inconscio.
Centoquindici allucinazioni | centoquindici giorni di mostra
Allucinazione #74 “C’è un sacco di gente che inciampa, inciampano tutti insieme”
Pink Elephant, un torrente da una pietra è un esperimento, una mostra, un libro, un invito, un viaggio.
“Seeing Pink Elephants” è un’espressione inglese solitamente usata per indicare uno stato di allucinazione
dovuto all’alcool o all’uso di droghe che coinvolge tutti i sensi. Il titolo scelto per questo progetto stravolge
il senso tradizionale dell’espressione, facendo riferimento ad uno stato allucinatorio “lucido” non indotto da
sostanze, ma raggiungibile dall’uomo in quel limbo che si trova tra il sonno e la veglia.
Ispiratasi al “Libro Rosso” o “Liber Novus” di Carl Gustav Jung, Nuvola Ravera fa sua la volontà di totale
immersione nel sogno come base dello studio dei meccanismi universali dell’animo umano, alla ricerca di ciò
che Jung ha definito “archetipi” cioè i modelli di comportamento istintuale e culturale che fanno parte del nostro
“inconscio collettivo” e che, negli anni successivi, sono stati alla base delle ricerche legate alle neuroscienze.
Nuvola Ravera presenta, attraverso un percorso espositivo che comprende disegni, installazioni, sculture e
visioni, il catalogo delle sue allucinazioni ipnagogiche raccolte nel corso degli ultimi due anni, alla ricerca di
un linguaggio universale che riesca a raggiungere tutti, facendosi strada tra le pieghe dell’inconscio.
“Un libro che contenga tutte queste scene con l’invito esplicito a realizzarle, a immaginarle o ad aggiungere
suggestioni, in qualsiasi modo”: l’allucinazione #70 contiene in sé la genesi e l’intento della raccolta Pink
Elephant, un invito e un’esortazione ad esplorare e ad ascoltare il nostro inconscio attraverso tutte le sue
manifestazioni, un linguaggio primitivo che parli di noi a noi stessi e agli altri.
La catalogazione non sistematica delle allucinazioni ipnagogiche raccolte dall’artista su fogli di carta,
registrate appena sveglia, appuntate sulle lenzuola sì è così trasformata in opere, in oggetti ma solo come
ultima fase di un processo che vuole aprirsi a numerose e nuove interpretazioni, un punto di partenza per
un confronto con tutti coloro che vorranno seguirla in questo volo di falena, verso la riconquista di un fuoco
interiore.
L’appuntamento presentato da Chan a Genova è infatti la prima tappa di un progetto collettivo a cui sono
stati invitati amici, artisti, scrittori e curiosi e che raccoglierà nel tempo i loro contributi di diverso genere
stimolandoli ad una coraggiosa esplorazione in grado di combattere la paura di quello che realmente si sa e
che spesso nemmeno si sospetta.
Nuvola Ravera è nata a Genova nel 1984. Vive e lavora tra Genova e Milano. Nel 2008 si è laureata all’Accademia
Ligustica di Belle Arti di Genova. Nel 2010 ha completato il percorso di studio con un biennio specialistico in
fotografia presso la scuola cfp BAUER di Milano frequentando in contemporanea alcuni corsi del dipartimento di
nuove tecnologie -cinema e video- di Brera e della Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia.
Ha lavorato per artisti quali il fotografo italo tedesco Armin Linke e Bouchra Khalili. Affianca alla ricerca
personale un’attività di documentazione nell’ambito dell’arte contemporanea e del design collaborando con
artisti, istituzioni e testate di settore. Attualmente collabora con il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
di Genova, con la Fondazione Remotti di Camogli, con il magazine Artribune, Espoarte, il Corriere della Sera e
con il fotogiornalista Davide Pambianchi.
http://nuvolaravera.tumblr.com/
Inaugurazione: venerdì 24 maggio, dalle h 18.00
Chan - Associazione per l'arte contemporanea
via di Sant'Agnese, 19 - Genova
ottobre: mer-sab 16.00-19.30, novembre: mer-ven 16.00-19.30 o su appuntamento
Ingresso libero