Mostra personale di Fernando Di Nucci. Cio' che l'artista ritrae sono corpi femminili non perfettamente modellati ma alterati nella loro forma, nel loro colore, nello spazio che li contiene, per una trasposizione sulla tela intensamente emotiva: la donna, poetica metafora della condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo perche' notoriamente identificata come essere incomprensibile e misterioso, si presenta come una musa sia essa moglie, amica, modella o amante.Cura e catalogo di Simona Cresci e Nori Zandomenego
Personale di Fernando Di Nucci
Gli occhi sognanti, amorosi e voluttuosi, i seni turgidi, le forme tornite, il sesso identificato con il corpo hanno trovato gloriose espressioni nelle opere dei più grandi protagonisti della storia dell'arte, interessati a rappresentare il sensuale e complesso universo femminile.
Nel corso dell'arte contemporanea la donna è divenuta la figura per eccellenza dell'immaginario individuale maschile, fino a scomparire nella sua raffigurazione più diretta per lasciare spazio ad appassionati motivi che, attraverso la sua impronta, rimandano ad altre entità che la inglobano in categorie più vaste: il sociale, la realtà , la patologia della società e dell'espressione artistica attuale.
Ciò che l'artista Fernando Di Nucci ritrae, sono corpi femminili non perfettamente modellati ma alterati nella loro forma, nel loro colore, nello spazio che li contiene per una trasposizione sulla tela intensamente emotiva: la donna, poetica metafora della condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo perché notoriamente identificata come essere incomprensibile e misterioso, si presenta come una musa sia essa moglie, amica, modella o amante.
''A Nudo?'', questo il titolo della mostra, è un andare oltre, un mostrare attraverso un essenziale e materico tracciato pittorico, la psiche dell'essere umano, la sua conflittualità interiore propria di chi, come per l'artista romano, vive ordinariamente i suoi tormenti esistenziali.
L'amore e l'odio, il bello e il brutto, il maschile e il femminile, il buono e il cattivo sono gli importanti temi che convivono nelle sue grandi tele, come a simboleggiare le continue contraddizioni personificate, concettualmente, dal corpo della donna, essere complesso e misterioso.
Le sue tele sembrano incomplete, non definite ma a chi può interrogarsi sul fatto se la sua opera è terminata o meno può sempre rispondere: ''l'arte è completa quando l'artista ha detto tutto quello che doveva dire veramente''. Ed è proprio questa l'abilità di un pittore come Fernando Di Nucci che, attraverso pennellate materiche e impulsive, ha la capacità di mostrarci cosa prova e cosa lo tormenta.
CURA MOSTRA E CATALOGO: Simona Cresci e Nori Zandomenego
TESTI IN CATALOGO: Simona Cresci e Nori Zandomenego
INAUGURAZIONE: venerdì 10 ottobre 2003, ore 21.00
Galleria Arturarte
Via Cassia km 36,300, Zona Industriale Settevene Nepi (VT)
tel&fax 0761 527955. Dal lunedì alla domenica, 10-18, lunedì mattina chiuso