Anna Valeria Borsari
Uliano Lucas
Moreno Gentili
Alessandra Filiberti
Mauro Ghiglione
Angela Madesani
Viaggi nell'istituzione manicomiale. Temi guida sono i luoghi, le persone e le azioni che hanno contribuito nel corso dei secoli, fra il XVIII ed il XX, a dar forma a quel variegato universo identificato con il termine di manicomio. Tre fotografi e tre artisti affrontano il tema del disagio. A cura di Angela Madesani
a cura di Angela Madesani
Alla ricerca delle menti perdute: viaggi nell'istituzione manicomiale è il
titolo di un progetto sulla storia della scienza e dell'assistenza
psichiatriche, promosso dal Museo storico in Trento in collaborazione con
l'Università degli studi di Trento. Temi guida sono i luoghi, le persone e
le azioni che hanno contribuito nel corso dei secoli, fra il XVIII ed il XX,
a dar forma a quel variegato universo identificato con il termine di
manicomio. La prospettiva individuata dal progetto coincide pertanto con la
storia di tanti spazi ed individui uniti insieme, ma che può assumere ad
emblema, per contiguità geografica, il manicomio di Pergine Valsugana. Nel
2003, venticinquesimo anniversario dell'approvazione della cosiddetta legge
Basaglia che ha decretato, almeno sulla carta, la chiusura di queste
strutture, l'iniziativa vivrà il momento di maggiore visibilità . Un fitto
calendario di eventi accompagnerà infatti il pubblico alla scoperta della
storia della follia, nonché dei luoghi deputati al suo trattamento.
Appuntamento ormai prossimo è la mostra Storie di ordinaria ossessione, che
s'inaugurerà venerdì 3 ottobre alle ore 18.00, presso il Museo Civico di
Riva del Garda, uno dei numerosi sostenitori dell'articolato progetto.
La rassegna, curata da Angela Madesani, presenta il lavoro di tre fotografi
e tre artisti che affrontano il tema del disagio. Uliano Lucas segue da
tempo l'evolversi della riforma basagliana e dunque dei comportamenti
interni alle strutture ospedaliere. Con le sue foto, spesso impietose, ha
raccontato la situazione dei pazienti, la riqualificazione dei medici e del
personale. In mostra presenta Il posto delle fragole, serie di fotografie
scattate nell'omonimo bar dell'ex-manicomio di Trieste, miranti a ritrarre
tutti coloro che vi passavano, dai medici ai pazienti. Il servizio non nega
la follia, bensì la registra nella sua quotidianità , al di fuori di
qualsiasi sensazionalismo di maniera. La stessa tematica è analizzata da
Moreno Gentili che propone un lavoro dal titolo Memorie dalla casa di un
folle, reportage di linguaggio antropologico in cui l'autore ha ripreso
all'interno dell'abitazione di un uomo dedito alla vita agricola,
abbandonata in seguito al ricovero nel manicomio di Colorno. La storia di un
disagio psichico è la base di Foto di Carla B., lavoro di Anna Valeria
Borsari, autore di grande forza espressiva e contenutistica, difficilmente
collocabile nel panorama artistico. Attraverso la lettura di certi episodi
dell'esistenza sembra tentare un'analisi personale ed altrui, sviscerando
problematiche più che mai attuali. Sulle follie femminili è sostanzialmente
la recente serie di opere di Alessandra Filiberti, che in mostra propone un
video ed alcuni disegni che costituiscono Pepita is on, incentrati
sull'anoressia, sulla bellezza a tutti i costi e sul disagio mentale. La
solitudine è invece il tema centrale del lavoro di Mauro Ghiglione,
impegnato nell'analisi di una condizione tra le più reali della nostra
esistenza. L'indagine dell'artista si sviluppa all'interno di una societÃ
che vive in una situazione continua di menzogne legittimate, virtuali e
reali.
Immagine: Anna Valeria Borsari, Paesaggi infranti, Ospedale Psichiatrico di Imola, 1994
Inaugurazione venerdì 3 ottobre alle ore 18.00
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre, seguendo il
seguente orario: dalle 9.30 alle 12.00; dalle 14.30 alle 17.30, lunedì
chiuso
Museo Civico di Riva del Garda