MAG - Museo Alto Garda
Riva del Garda (TN)
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Alla ricerca delle menti perdute
dal 2/10/2003 al 31/10/2003

Segnalato da

angela madesani




 
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2/10/2003

Alla ricerca delle menti perdute

MAG - Museo Alto Garda, Riva del Garda (TN)

Viaggi nell'istituzione manicomiale. Temi guida sono i luoghi, le persone e le azioni che hanno contribuito nel corso dei secoli, fra il XVIII ed il XX, a dar forma a quel variegato universo identificato con il termine di manicomio. Tre fotografi e tre artisti affrontano il tema del disagio. A cura di Angela Madesani


comunicato stampa

a cura di Angela Madesani

Alla ricerca delle menti perdute: viaggi nell'istituzione manicomiale è il titolo di un progetto sulla storia della scienza e dell'assistenza psichiatriche, promosso dal Museo storico in Trento in collaborazione con l'Università degli studi di Trento. Temi guida sono i luoghi, le persone e le azioni che hanno contribuito nel corso dei secoli, fra il XVIII ed il XX, a dar forma a quel variegato universo identificato con il termine di manicomio. La prospettiva individuata dal progetto coincide pertanto con la storia di tanti spazi ed individui uniti insieme, ma che può assumere ad emblema, per contiguità geografica, il manicomio di Pergine Valsugana. Nel 2003, venticinquesimo anniversario dell'approvazione della cosiddetta legge Basaglia che ha decretato, almeno sulla carta, la chiusura di queste strutture, l'iniziativa vivrà il momento di maggiore visibilità. Un fitto calendario di eventi accompagnerà infatti il pubblico alla scoperta della storia della follia, nonché dei luoghi deputati al suo trattamento.

Appuntamento ormai prossimo è la mostra Storie di ordinaria ossessione, che s'inaugurerà venerdì 3 ottobre alle ore 18.00, presso il Museo Civico di Riva del Garda, uno dei numerosi sostenitori dell'articolato progetto. La rassegna, curata da Angela Madesani, presenta il lavoro di tre fotografi e tre artisti che affrontano il tema del disagio. Uliano Lucas segue da tempo l'evolversi della riforma basagliana e dunque dei comportamenti interni alle strutture ospedaliere. Con le sue foto, spesso impietose, ha raccontato la situazione dei pazienti, la riqualificazione dei medici e del personale. In mostra presenta Il posto delle fragole, serie di fotografie scattate nell'omonimo bar dell'ex-manicomio di Trieste, miranti a ritrarre tutti coloro che vi passavano, dai medici ai pazienti. Il servizio non nega la follia, bensì la registra nella sua quotidianità, al di fuori di qualsiasi sensazionalismo di maniera. La stessa tematica è analizzata da Moreno Gentili che propone un lavoro dal titolo Memorie dalla casa di un folle, reportage di linguaggio antropologico in cui l'autore ha ripreso all'interno dell'abitazione di un uomo dedito alla vita agricola, abbandonata in seguito al ricovero nel manicomio di Colorno. La storia di un disagio psichico è la base di Foto di Carla B., lavoro di Anna Valeria Borsari, autore di grande forza espressiva e contenutistica, difficilmente collocabile nel panorama artistico. Attraverso la lettura di certi episodi dell'esistenza sembra tentare un'analisi personale ed altrui, sviscerando problematiche più che mai attuali. Sulle follie femminili è sostanzialmente la recente serie di opere di Alessandra Filiberti, che in mostra propone un video ed alcuni disegni che costituiscono Pepita is on, incentrati sull'anoressia, sulla bellezza a tutti i costi e sul disagio mentale. La solitudine è invece il tema centrale del lavoro di Mauro Ghiglione, impegnato nell'analisi di una condizione tra le più reali della nostra esistenza. L'indagine dell'artista si sviluppa all'interno di una società che vive in una situazione continua di menzogne legittimate, virtuali e reali.

Immagine: Anna Valeria Borsari, Paesaggi infranti, Ospedale Psichiatrico di Imola, 1994

Inaugurazione venerdì 3 ottobre alle ore 18.00

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre, seguendo il seguente orario: dalle 9.30 alle 12.00; dalle 14.30 alle 17.30, lunedì chiuso

Museo Civico di Riva del Garda

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