L'istintivita' dello spirito. Tele dal forte impatto visivo ed emotivo con girandole di colore che evocano a tratti l'astrattismo e l'espressionismo, rivisitati in chiave personale.
A cura di Paolo Sbattella
Dopo il successo della personale di Arte e Moda tenutasi presso “Artistica Art Gallery” di Denver nel Maggio 2012, ARi esporrà a Pescara nelle sale del Mediamuseum con una personale dal titolo: ”L’Istintività dello Spirito”.
L’Artista esporrà alcune sue tele dal forte impatto visivo ed emotivo con girandole di colore che evocano a tratti l’astrattismo e l’espressionismo, rivisitati in chiave personale, sottolineando con forza impulsiva e pulsionale, il colore che si modella in forme seducenti e misteriose, invitando a riflessioni che trascendono il quotidiano, guardandoci verso le dimensioni dello Spirito.
Il dinamismo e la quiete significano l’oscillazione del vivere umano, trascendente, in quanto ente proiettato sempre e comunque oltre.
Scrive Paolo Sbattella
Il percorso artistico di Albino Ripani, meglio noto come ARi, si è sviluppato nel corso di più decenni spinto da un tornado di colori ed emozioni che sembrano scompaginare le usuali esperienze e sensazioni del vivere quotidiano. Originalità espressiva e forza compositiva costituiscono i paradigmi di riferimento su cui corre la magia pittorica dell’artista marchigiano, senza dimenticare altri elementi desunti dal contesto territoriale e da accadimenti dell’epoca attuale. Si è in presenza di una forza artistica centrifuga con un impatto così immediato sulla tela che ricorda, ma solo per alcuni momenti dell’atto creativo, l’espressionismo astratto pur differenziandosene profondamente per l’ elaborazione concettuale e di resa sulla superficie pittorica. Infatti la fluidità e sovrapposizione delle velature cromatiche scandaglia sentieri inesplorati di dimensioni lontane e che trova felici soluzioni nell’ambito di un’espansione magica, come non a caso nell’opera “Il mago”, per effetti e ricerca tecnico-materica. L’universo creativo di ARi si svolge su combinazioni astratte-esoteriche innovative e la sperimentazione delle tonalità tra cui soprattutto l’azzurro e le sue derivazioni rivela una maieutica pittorica, come ma non solo in “Anime blu”, intesa come capacità di tirar fuori innumerevoli codici cromatici, fuori dalla sensibilità comune ed impregnati di spiritualità.
L’artista usa anche con esplosività il rosso, il nero, il giallo ed altri con una vigoria espressiva che non sembra avere interpreti simili per movimentazione del gesto, pensiero creativo e cromo-tematico. E’ un’abilità manuale ed istintiva che viene fuori da ogni opera con combinazioni di colori come in “Mosaico”,che affascinano per densità e multiformità di intento e resa esecutiva. La difficoltà nel separare un particolare dall’insieme perché tutto è contestualmente in movimento, rende qualsiasi tema svolto un’opera “cinetica” ed anche “fonetica” unica e difficilmente riproducibile in un’epoca in cui tutto è riprodotto, copiato, fotografato e mutilato culturalmente. L’artista si caratterizza per tale originalità creativa e spinge le sue tele, e soprattutto quelle di maggiore grandezza, in una dimensione spazio-temporale indefinita, proiettata verso un imprecisato punto del cosmo o al contrario in un stato criptico dell’inconscio, quasi a voler suggellare che l’espressione artistica vive su più livelli d’interpretazione e cognizione, che sempre può essere reinventata. E’ una pulsazione artistica ininterrotta che incide, scuote, stride, flette, avvolge, espande e che si nutre di un imprescindibile desiderio di libertà espressiva, perché il gesto artistico si presta comunque ad essere modellato secondo le intenzioni, le intuizioni ed illuminazioni dell’esecutore. Le velature, le combinazioni, le macchie, i grumi, la circolarità e l’imprevedibilità del segno creano opere di indubbia efficacia espressiva-corrosiva che consentono ad ARi di ritagliarsi uno spazio ben definito e significativo nella multiforme piattaforma dell’arte contemporanea e lo rendono, nell’era della comunicazione e dell’economia digitale, un portavoce autentico di sentimenti, significati e spiritualità intesa quest’ultima come ricerca di ciò pur rimanendo indefinita nella forma e nella sostanza sembra interagire con la percezione della realtà e del suo divenire
Immagine: Il nido violato
Inaugurazione mercoledì 5 giugno ore 17,30
Mediamuseum
piazza Alessandrini, 34 - Pescara
Aperta tutti i giorni feriali con il seguente orario:
mattino 10,30 /12,30 – pomeriggio 17,00 / 19,00
Ingresso libero