Rodolfo Aricò
Carlo Battaglia
Marco Gastini
Giorgio Griffa
Paolo Masi
Vittorio Matino
Carmengloria Morales
Claudio Olivieri
Pino Pinelli
Claudio Verna
Marco Meneguzzo
Una trentina di opere storiche di grande formato - degli anni Sessanta e soprattutto Settanta - dei protagonisti italiani di quella tendenza, sviluppatasi a partire dalla seconda meta' degli anni Sessanta ed emersa pubblicamente negli anni Settanta.
Una ricognizione storica
Italia 1966-1978
La mostra, curata da Marco Meneguzzo, presenterà una trentina di opere storiche
di grande formato - degli anni Sessanta e soprattutto Settanta - dei
protagonisti italiani di quella tendenza, sviluppatasi a partire dalla seconda
metà degli anni Sessanta ed emersa pubblicamente negli anni Settanta, con una
serie di importanti mostre che miravano a fare della Pittura Analitica
un'alternativa possibile da affiancare al concettualismo più "smaterializzato"
ed a tutte quelle tendenze che di fatto rifiutavano il mezzo pittorico. Infatti,
contemporaneamente alla nascita dell'Arte concettuale, che propone il definitivo
abbandono di ogni finzione rappresentativa, e quindi considera il mezzo della
pittura come assolutamente superato, altri artisti, soprattutto in Francia, in
Italia e in Germania non intendono rinunciare alle possibilità offerte dalla
pittura che vogliono però usare con la stessa analiticità con cui un artista
"concettuale" analizzerebbe una proposizione logica.
In questo modo la pittura - o almeno questa tendenza, che viene chiamata in vari
modi, da Nuova pittura a Pittura Pittura a Pittura Analitica, Fundamental
Painting - ottiene un duplice risultato: diventa essa stessa l'oggetto
d'indagine dell'artista, e perde ogni connotato di referenzialità , di
riferimento naturalistico o anche semplicemente realistico. L'accento è posto da
questi pittori sulla pratica pittorica e sui suoi meccanismi interni, fatti di
relazioni tra gli elementi fondanti la pittura - e solo di quelli -, vale a dire
superficie, supporto, colore, segno. Ecco allora che la pittura non deve più
rappresentare qualcosa per essere legittimata, ma è sufficiente che parli di se
stessa, che indaghi il rapporto tra l'artista e la tela, e tra ogni azione
dell'artista e la traccia che di essa rimane. Per questo, gli artisti
"analitici" di solito considerano come loro campo fisico d'indagine, lo spazio
"tradizionale" della tela, o un supporto dalle dimensioni definite.
La Pittura Analitica italiana, che è l'oggetto della mostra, non solo annovera
tra gli artisti nomi e numeri importanti in campo internazionale, oltre ad
essere stata estremamente "precoce" nelle sue manifestazioni, ma possiede anche
caratteristiche di autonomia sia rispetto ai contemporanei francesi,
estremamente ideologici, che ai tedeschi e agli olandesi. In mostra saranno
presenti opere di Rodolfo Aricò, Carlo Battaglia, Marco Gastini, Giorgio Griffa,
Paolo Masi, Vittorio Matino, Carmengloria Morales, Claudio Olivieri, Pino
Pinelli, Claudio Verna.
Completerà la mostra un catalogo con la riproduzione delle opere esposte, un
saggio storico-critico del curatore e un elenco delle principali mostre
collettive dedicate alla tendenza, realizzate durante gli anni Settanta.
Immagine: Marco Gastini, per un possibile ritratto di Mick Jagger, 1996
Orari: Sabato dalle ore 16 alle 19 -
Domenica e festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19 -
Su prenotazione, per scolaresche e gruppi, in tutti i giorni della
settimana
(Ufficio Cultura tel. 0321.800762).
Informazioni: Settore Istruzione, Sport e Attività Culturali - tel. 0321
800762 - fax 0321 800725
Castello Visconteo-Sforzesco, Galliate (NO)