Presentazione del libro di Giacomo Daniele Fragapane. Interventi di Marco Senaldi e Roberta Valtorta
La fotografia e' un campo aperto di forze; numerose realta' vi si incontrano, vi si affrontano, vi si deformano - si potrebbe dire ribaltando una nota definizione di Roland Barthes. Forma e pratica esemplarmente sospesa tra modernita' e postmodernita', essa e' osservata in questo scritto come un territorio paradossale: un oggetto storico e teorico dalle molteplici sembianze, sempre negoziato dai linguaggi che lo attraversano e dalle funzioni che ne delimitano i generi e i regimi dello sguardo. Rispetto a tale polivalenza di compiti, le teorie fotografiche si sono dovute misurare con la difficolta' di circoscrivere uno statuto per quanto possibile univoco, ad esempio rispetto all'idea di un medium "incapace di mentire" o, viceversa, inevitabilmente mistificatorio. Una simile impresa non poteva che arenarsi su formule parziali o ambigue. Tanto riguardo alla "specifica" realta' della fotografia, alla sua natura semiotica, estetica, filosofica, etica; quanto, all'inverso, rispetto alle diverse concezioni culturali di cui essa si e' fatta carico nel tempo. Tra storia, teoria e analisi dell'immagine, il saggio individua un territorio di ricerca e solleva una serie di questioni concernenti la dimensione dialettica della fotografia e il ruolo che in essa, in forme consapevoli o inconsce, hanno assunto talune figure e modalita' del vedere. Ore 19, ingresso libero.