Centro Culturale Allende
La Spezia
viale Mazzini, 2
0187 736362

Sogni Aborigeni
dal 8/10/2003 al 25/10/2003

Segnalato da

maria elena




 
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8/10/2003

Sogni Aborigeni

Centro Culturale Allende, La Spezia

Nell'ambito dell'edizione 2003 del Premio Chatwin 'Sogni Aborigeni' mostra d'arte aborigena contemporanea, a cura di Armida Allievi, in collaborazione con la galleria AB-Origena.


comunicato stampa

Nell'ambito dell'edizione 2003 del Premio Chatwin 'Sogni Aborigeni' mostra d'arte aborigena contemporanea, a cura di Armida Allievi, in collaborazione con la galleria AB-Origena.

La mostra Sogni Aborigeni offre uno spaccato affascinante della cultura aborigena, rispettosa delle proprie tradizioni e credenze arcaiche, ma al tempo stesso aperta a nuove interpretazioni. Inviterà a conoscere un mondo in cui si intrecciano indissolubilmente intimismo e rispetto per la natura. Tra gli artisti aborigeni che esporranno i loro 'sogni' a La Spezia, nell'ambito della III edizione del Premio Chatwin, è giusto ricordare i nomi di Ronnie Tjampitjinpa, Ada Bird Petyarre e Gloria Petyarre, presenti con i loro lavori in importanti musei d'arte di tutto il mondo.

Per migliaia di anni i popoli aborigeni del deserto centrale australiano vissero come nomadi ornando i loro corpi con disegni e creando elaborate superfici pittoriche in sabbia con l'uso di ocra, sangue, piume, rami e semi. La cultura aborigena non ha un linguaggio scritto e conta sulla tradizione orale come base dell'educazione; è assaia probabile che gran parte dell'arte visiva aborigena sia nata come forma di narrazione e insegnamento.
Ogni dipinto (o sogno, come da sempre gli aborigeni hanno chiamato i loro lavori) è una storia di vita vissuta o una leggenda tramandata da generazioni, alcuni accesibili, perchè l'artista ne ha spiegato il significato, altri volutamente enigmatici.
Un vero e proprio movimento pittorico aborigeno è nato in tempi relativamente recenti: nel 1971 Geoffrey Bardon maestro nella scuola di Papunya, propose ai suoi alunni di decorare le pareti della scuola stessa con semplici segni grafici aborigeni a spirale o a zig zag.
Il risultato fu sorprendente, molte persone della comunità manifestarono grande interesse per questi murales e vollero a loro volta contribuire alla realizzazione del progetto; venne loro naturale trasportare sui muri ciò che da secoli veniva inciso nella terra.
Fu così che l'ingegnoso maestro ispirò il popolo aborigeno di Papunya a dipingere i propri sogni in una forma durevole e grazie agli anziani, che raccontarono e fecero rivivere le tradizioni, si diede continuità a un patrimonio culturale immenso, assicurando al popolo aborigeno una posizione nella società moderna attraverso la libertà di espressione.
M.Elena Marchini

Ufficio stampa Brandi - Viareggio
0584 961169
Centro Culturale Allende, La Spezia.
Per informazioni 333 6872422

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