Nothing to see here...Seconda parte del progetto con la presentazione dei lavori di Adam Cruces ed Enrico Boccioletti, che si inseriscono nell'allestimento creato nella prima parte dell'esposizione, aperta il 30 maggio scorso. L'iniziativa si configura come un momento di riflessione sullo statuto delle immagini nella societa' contemporanea.
A cura di: Valentina Tanni e Domenico Quaranta
L’ allestimento del wall a cura di: Canedicoda
Nothing to see here è una mostra presso la sede di Milano dell’Istituto Svizzero: suddivisa in due parti, comprende nella seconda un talk sull’arte e la cultura visiva al tempo di Internet. Martedì 18 giugno inaugura alle ore 18 la seconda parte del progetto con la presentazione dei lavori di Adam Cruces ed Enrico Boccioletti, che si inseriscono nell’allestimento creato nella prima parte dell’esposizione, aperta il 30 maggio scorso, dal grande wall di immagini provenienti dal web e dalle due selezioni di video – Don’t watch if you dislike e Compiler 04, a cura di Raffael Dörig. In questa seconda parte si svolge un talk con gli artisti e con i curatori Valentina Tanni, Domenico Quaranta e Raffael Dörig.
L’iniziativa si configura come un momento di riflessione sullo statuto delle immagini nella società contemporanea. La diffusione globale dei computer e di Internet, che ha fornito a un grandissimo numero di utenti l’accesso agli strumenti di produzione e di distribuzione delle immagini, ha innescato una vera e propria esplosione della creatività a tutti i livelli. Ne risulta un universo visivo multiforme e indefinito – fatto di prodotti culturali amatoriali, irregolari, creazioni anonime e collettive, memes e video virali – che spesso sembra evocare e riproporre linguaggi e pratiche riconducibili alle avanguardie artistiche, storiche e recenti. Nothing to see here vuole offrire una panoramica su questo movimento disomogeneo e vitale, che avviene fuori dai circuiti istituzionali e sta lentamente dando forma a una nuova cultura, che mette radicalmente in discussione il modello professionistico nel settore delle arti e ci costringere a ripensare l’attività creativa tutta e il suo ruolo nella società.
La mostra e il talk del 18 giugno presentano sia i prodotti della cultura amatoriale che quelli degli artisti che si confrontano attivamente con questo nuovo scenario.
Il 18 giugno, all’ISR a Milano, Adam Cruces ed Enrico Boccioletti propongono una selezione di opere recenti, che si vanno ad aggiungere all’allestimento esistente (il wall e due selezioni di video) e si relazionano ai temi della mostra inaugurata lo scorso 30 maggio: l’uso della rete come piattaforma di distribuzione e il concetto di default – ovvero l’utilizzo elementare di procedure e forme standard, comune a molta creatività amatoriale in rete.
Adam Cruces presenta calchi in plastica nera e bianca di oggetti comuni, solitamente destinati a una singola funzione – tazze, coltelli e cavatappi – in una rarefazione estrema del linguaggio che fa da contraltare all’eccesso rumoroso della cultura visiva di Internet. Enrico Boccioletti invece ha selezionato opere appartenenti a ricerche diverse: immagini che rielaborano elementi standard dell’interfaccia (Retina® Sculpture, 2012-2013), che fanno un uso improprio di semplici strumenti di postproduzione (Content Aware, 2011-in progress) o che mimano i meccanismi di produzione delle immagini virali per favorirne la circolazione tra il pubblico accidentale della rete.
Lo stesso giorno dell’inaugurazione della mostra si svolge un talk sui temi del progetto. Partecipano alla tavola rotonda i curatori, Valentina Tanni, Domenico Quaranta, Raffael Dörig, critico e curatore di base a Basilea e direttore della Kunsthaus Langenthal, e gli artisti Adam Cruces ed Enrico Boccioletti. Durante l’incontro sarà presentata Compiler 04 - Replay, la compilation di video d’artista presente in mostra e curata da Raffael Dörig. Il DVD, pubblicato nel 2012, è distribuito da Motto (Berlino). La raccolta riflette sulla creazione di versioni e remix, l’uso di found footage e la reinterpretazione di eventi e materiali del passato attraverso i lavori di Keller Kosmas (AIDS-3D), Alden Volney, Sabrina Ratté / Boxcutter, Aleksandra Domanovic´, John Michael Boling & Javier Morales, Paul Slocum, Oliver Laric, Kari Altmann, Harm van den Dorpel, Guthrie Lonergan, Beni Bischof, Marisa Olson/Tanlines, Körner Union/Larytta, Goldin + Senneby, Hinrich Sachs, Ethidium Gould & Jochen Schmith, Patrick Ward.
Dal 30 maggio, l’ISR a Milano ospita un grande wall di immagini provenienti dal web (circa un migliaio): un collage multiforme e caotico costruito con l’obiettivo di trasferire nello spazio fisico un pezzetto di quel magma di visioni e creazioni che si espande senza sosta e ci raggiunge ogni giorno attraverso lo schermo dei nostri computer. L’allestimento del wall è a cura di Canedicoda.
Su questo sfondo sono state presentate anche due selezioni di video: Don’t watch if you dislike, è composta da video amatoriali disponibili su Youtube; Compiler 04, a cura di Raffael Dörig, presenta opere video firmate da un gruppo di giovani artisti di provenienza internazionale che si confrontano, a livello estetico e concettuale, con le culture di Rete.
Lo scorso 1° giugno, nell’ambito del Wired Next Fest 2013, l’ISR ha presentato (in collaborazione con EPFL e Reflex Magazine) il panel Reinventing Cities: Architecture, Urbanism and Data con: Hannes Gassert (Opendata.ch), Sophie Lamparter (swissnex San Francisco), Daniel Saraga (managing editor Reflex Magazine), Gerhard Schmitt (Future Cities Laboratory Zurich/Singapore, ETH Zurich) e Ian F.C. Smith (School of Architecture, Civil and Environmental Engineering ENAC, EPFL).
Enrico Boccioletti (*1984, Pesaro. Vive e lavora a Milano) è un artista e un musicista attivo nel campo della performance e del suono. I temi della circolarità e dell’incompletezza, della duplicazione e dell’accumulazione, la perdita, la stratificazione, la contraffazione e il faux-real sono alcuni degli argomenti che l’artista affronta nel suo lavoro.
Le opere di Adam Cruces (*1985, Houston, USA. Vive e lavora a Zurigo) analizzano l’interazione tra uomo e computer e il rapporto con la tecnologia. Dopo gli studi in arti visive al Kansas City Art Institute e al ZHdK di Zurigo, ha fondato Desktop Views e Headquarters, rispettivamente un sito web che raccoglie un database di immagini e un project space e una piattaforma disponibile anche sul web.
Valentina Tanni è critica d’arte e curatrice. Si interessa principalmente del rapporto tra arte e nuove tecnologie, con particolare attenzione alle culture del web. Vive e lavora a Roma. Domenico Quaranta è critico d’arte e curatore. La sua ricerca prende in esame l’impatto degli sviluppi tecnologici e sociali sull’arte, con un particolare riferimento all’arte negli spazi dedicati al networking. Vive e lavora a Brescia. Raffael Dörig è il direttore della Kunsthaus Langenthal dal 2012. Insegna al dipartimento di media art alla Haute ecole d’art et de design di Ginevra (HEAD).
Martedì 18 giugno, dalle 18
Inaugurazione della mostra di Adam Cruces ed Enrico Boccioletti
Talk con gli artisti e i curatori del progetto
Istituto Svizzero di Roma – Sede di Milano
Via Vecchio Politecnico 3 (Centro Svizzero), Milano
Dal lunedì al venerdì (ore 11 -18; sabato ore 14 - 18). Chiuso domenica e festivi
Ingresso libero