Marica Albertario
Andrea Angeli
Marta Belleri
Martina Brugnara
Morritz Brunner
Matteo Capra
Giuseppe Costa
Giulio Crosara
Alessandro D'Isanto
Giorgia Dalla Valle
Veronica De Giovanelli
Alessandro De Petre
Giuseppe De Siati
Andrea De Sousa
Elena P. Dell'Andrea
Marco Di Pietro
Gianni Di Rosa
Daniele Fabiani
Matteo Facchini
Amedeo Fermandes
Federica Ferri
Ottavia Fiameni
Franco Fissore
Eleonora Fossati
Enrico Gottardi
Giovanna Guerrisi
Rada Kozely
Paola Lanfranchi
Julia Mastrogiacomo
Danio Migliore
Luca Migliorino
Anna Negretti
Giulio Pace
Manuel Pinto
Cristina Raisi
Raffaella Regina
Miriam Ronchi
Adua Martina Rosarno
Thomas Scalco
Sindi Sartori
Pierluigi Scandiuzzi
Giulia Scudier
Alessandra Serra
Valentina Sonzogni
Arianna Sorgentone
Miguel Vila
Gianluca Zonca
Nicole Bacchiega
Susanna Janina Baumgartner
Massimiliano Cecchetto
Antonio Cavadini
Claudio Corfone
Cel Crabeels
Gianni Di Rosa
Armida Gandini
Valentina Lara Garbagnati
Daniele Gemignani
Giovanni Hanninen
Marco Andrea Magni
Dario Sbrana
Philippe Van Damme
Massimiliano Verdesca
Virginia Zanetti
Jaya Cozzani
Remo Salvadori
Nicola Bolla
Valerio Adami
Piero Drago
Alberto Zanchetta
So/stare: Remo Salvadori ha lavorato con gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera sull'idea di sosta e di incontro in relazione all'Isola Comacina. Ora il progetto si materializza con nuovi intenti e altri artisti, il 27 giugno evento sull'isola. Al pianterreno "La scultura interroga la pittura #3", con opere di Nicola Bolla e Valerio Adami; per la rassegna Index G incentrata sulle arti grafiche: le Drago Edizioni di Bagheria.
A maggio sono trascorsi dieci anni da Il cantiere Remo Salvadori, Palazzo Chigi, San Quirico d’Orcia, Siena, opera conclusiva
di un laboratorio pratico/ teorico. Testimone di quell’esperienza è l’omonimo libro-catalogo del 2004 (Edizioni TRA ART
Contemporanea, Rete Regionale Toscana e C.ARTE, Centro
per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato). Le modalità,
le domande e le felici coincidenze di quell’evento risuonano
anche nel progetto So/stare svoltosi sotto la guida di Remo Salvadori, per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e
Venezia, e di Alberto Zanchetta, per gli studenti della Laba di
Brescia.
Il concetto del So/stare è stato inteso dall’artista come un «io-sostare in un punto per un dato tempo: questa è stata la domanda!
So/stare per nutrirsi d’impressioni, per leggere-guardare-vedere,
per concentrarsi sullo sguardo e sull’ascolto. Nessuno può So/stare per gli altri. Non si sfugge al So/stare se è scoperto, non si
dimentica ma si può smarrire; ci sono momenti di nebbia dove
il So/stare ricompone il passo e la presenza! So/stare è gioco, è
sorriso, è una pratica».
L’artista ha lavorato con gli studenti sull’idea di sosta e di incontro in relazione all’Isola Comacina, territorio donato nel
1920 da Alberto I del Belgio allo Stato italiano e affidato all’Accademia di Belle Arti di Brera affinché lo destinasse a scopi archeologici e artistici. Lo scorso anno ne è nata una pubblicazione (Isola Isole Insulae, edizioni Johan&Levi, 2012) che ha
coniugato il progetto didattico con il lavoro artistico, esperienza che ora esce dalle pagine del libro per materializzarsi in una
forma rinnovata, con nuovi intenti e inediti linguaggi all’interno del MAC di Lissone.
Elio Talarico, Assessore alla Cultura di
Lissone, sottolinea l’importanza del progetto So/stare all’interno
della programmazione di Libritudine, il tradizionale festival del
libro che la città promuove ormai da un quinquennio, proprio
perché «è un modo insolito e curioso di mettere in relazione
arte e letteratura, connubio che nasce intorno alla parola “isola”
su cui sono stati chiamati a riflettere autori di diverse discipline
e studenti delle Accademie di Belle Arti di Brera, Brescia e Venezia. Queste riflessioni, già raccolte in un libro, diventano ora
lo spunto per un approfondimento presso il MAC di Lissone
e l’Isola Comacina, nel lago di Como. È la prima volta che si
mettono in relazione due degli ambiti culturali d’eccezione della nostra città, la Biblioteca Civica e il Museo d’Arte Contemporanea, ed è affascinante la relazione tra il festival Libritudine
e la parola “isola”, in quanto ci rimanda all’azione solitaria della
lettura e all’importanza di So/stare per meditare su noi stessi e
sulla nostra dimensione».
Nei mesi scorsi sono stati organizzati degli incontri intorno alle
problematiche connesse al concetto del So/stare, scandito e percepito come una normale azione del fare, oltre che del vivere.
Gli incontri, svolti a porte aperte, si sono conclusi con discussioni che hanno permesso di individuare una rosa di studenti, i
quali hanno aderito in forma individuale o collettiva, ricorrendo a più tecniche artistiche e ai vari media tecnologici. È stato inoltre possibile prender parte al progetto non soltanto con
un’opera ma offrendo le proprie capacità a fini divulgativi, di
scambio e di collaborazione con gli altri. Non a caso, nell’allestimento sono stati presi in considerazione anche i documenti, i
testi, le immagini e le ricerche prodotte durante le fasi pregresse
della mostra, gli studenti e i loro interventi sono serviti a fare
il punto con sé stessi e con la necessitá di catalizzare energie,
concetti e forme secondo una pratica della relazione – con gli
spazi espositivi, le persone e le opere.
Per l’occasione, l’isolario del museo si è ampliato del contributo
di artisti chiamati a confrontarsi con le coordinate delle parole So/stare: Nicole Bacchiega, Susanna Janina Baumgartner e
Massimiliano Cecchetto, Antonio Cavadini, Claudio Corfone,
Cel Crabeels, Gianni Di Rosa, Armida Gandini, Valentina Lara
Garbagnati, Daniele Gemignani, Giovanni Hänninen, Marco
Andrea Magni, Dario Sbrana, Philippe Van Damme, Massimiliano Verdesca, Virginia Zanetti e Jaya Cozzani che ha anche
coordinato il progetto.
Franz Kafka diceva che «esiste un punto d’arrivo, ma nessuna
via. Ciò che chiamiamo via non è che la nostra esitazione».
Sussiste un’evidente assonanza tra le parole “esitare” ed “esistere”, ma l’esitazione (al contrario dell’erranza) ci costringe a
indugiare, quindi a re/stare, a So/stare in un punto di partenza
che potrebbe coincidere con quello dell’arrivo. Kafka sosteneva
che non esiste «nessuna via» precostituita, percorribile a priori,
perché la via deve essere un’esperienza individuale, singolare,
privata.
Il museo non è certamente un punto d’arrivo ma una
tappa tra le altre, tra le tante. Più verosimilmente: il museo
deve essere un punto d’incontro e confronto, un organismo
vivo e vitale con cui instaurare un dialogo, uno scambio alla
pari, che favorisca la “pratica” di essere-museo noi stessi. Ad
ogni studente corrisponde infatti un punto di [r]accordo, sia
con la struttura museale sia con le persone in ivi coinvolte, un
punto focale – ossia di messa a fuoco del proprio hic et nunc –
per ragionare sull’idea del So/stare. In quest’ottica, il progetto
ospitato al MAC non vuole limitarsi ad allestire una mostra, intende semmai darsi come evento, e come eventualità, possibile,
plausibile, plurima. Il progetto sarà suddiviso in due momenti
essenziali: l’inaugurazione al Museo di Arte Contemporanea di
Lissone (23 giugno) e l’esperienza sull’Isola Comacina (27 giugno) a cui tutti possono partecipare scegliendo un punto che
chiami al risveglio la nostra presenza.
Nel corso dell’esposizione sono inoltre previsti degli incontri in cui filosofi e letterati offriranno la loro visione di “isola” e di “sosta” attorno a un tavolo
esagonale che Remo Salvadori ha realizzato in collaborazione
con l’Accademia di Brera.
Giovedi 27 giugno 2013, ore 11 › 16 Isola Comacina/Lago di Como
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Pianterreno:
La scultura interroga la pittura #3
Opere di Nicola Bolla & Valerio Adami
Il terzo appuntamento del ciclo La scultura interroga la pittura prosegue nel suo intento di instaurare momenti dialettici tra una scultura e un dipinto, creando un legame tra un maestro del passato e un artista contemporaneo. Ogni scultura - figurativa e a grandezza reale - sarà posizionata di fronte a un quadro della collezione permanente, dando l'idea che le sculture siano esse stesse dei connoiseurs d'arte, assorti nella suadente allure della pittura. Le opere che nei mesi di giugno e luglio instaureranno un rapporto di affinità elettiva sono Camel di Valerio Adami (1967, acrilico su tela, 194x129 cm) e Perrot player di Nicola Bolla (2000/2003, carte da gioco e trespolo in metallo, 193x50x38 cm).
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Bookshop
Index G: Drago Edizioni
a cura di Piero Drago e Alberto Zanchetta
Index G è una piccola rassegna incentrata sulle arti grafiche: dal disegno all'incisione, dall'illustrazione al fumetto, dal visual design alla pubblicità. Il quarto appuntamento punta i riflettori sul mondo dell'editoria, ospitando alcuni dei titoli più significativi delle Drago Edizioni di Bagheria. In mostra saranno esposti alcuni dei volumi pubblicati negli ultimi otto anni, a firma di Alajmo, De Luca & Pierangeli, De Roberto, La Capria, Nori, Padovano, Tinti, Tuten. Ad ogni libro sarà associata un'opera grafica e/o una tavola originale di Del Pezzo, Fioroni, Gilberti, KRM, Paladino, Zanghi. Tra le curiosità sono da annoverare il libro "Controverso" realizzato interamente in acquaforte e acquatinta da Marchesan e Sapori, così come le copertine dipinte a mano, fronte e retro, da Cingolani e Vaccari.
Inaugurazione domenica 23 giugno ore 11:00
Museo d’Arte Contemporanea
viale Padania 6 (fronte stazione FS) 20851 Lissone - MB
orari:
martedì, mercoledì e venerdì
h 15-19; giovedì h 15-23; sabato
e domenica h 10-12 / 15-19
ingresso libero