Volevo fare un fumetto. Proprio intorno alla ricerca del medium e' distribuito il percorso espositivo, diviso in 3 parti: i disegni e l'evoluzione del fumetto, i quadri, le installazioni video.
a cura di Rossana Buccella
E’ la prima mostra personale del sassarese Giampiero Bazzu (1980). La sua attività artistica nasce principalmente dalla necessità di narrare una storia, forse avrebbe voluto scrivere e disegnare un fumetto, proprio come uno degli ispiratori del suo lavoro, il regista e fumettista pisano Gipi.
Tuttavia sembra che, per il momento, non ci sia ancora riuscito.
E’ così che quello che sembra il suo limite narrativo si trasforma invece nello strumento più produttivo. Il fumetto diventa così un mezzo di espressione da indagare. Sono numerosi i tentativi interrotti, i bozzetti, gli studi sui personaggi tra il malinconico e il noir, che possiamo anche voyeuristicamente sbirciare dalle sue agende personali.
La pagina bianca diventa, però, a un certo punto troppo piccola e così il fumetto conquista nuove forme di espressione: il quadro e il video.
Proprio intorno alla ricerca del medium è distribuito il percorso espositivo, diviso in tre parti, esattamente come lo spazio “Sopra le logge” di Pisa che ospita la mostra.
Il primo piano è tutto incentrato sui disegni e l’evoluzione del fumetto verso altri linguaggi. Nel secondo piano sono esposti i quadri veri e propri, che mostrano come la tecnica dell’artista sia maturata verso forme più complesse. Infine al terzo piano è possibile vedere tre installazioni video – tra cui un cortometraggio liberamente ispirato proprio all’opera di Gipi – e il progetto, più partecipativo, Back Home, sul fenomeno del rientro degli emigranti sardi in Sardegna, che ora aspira ad indagare lo stesso fenomeno nell’Italia tutta, a partire da Pisa.
E’ chiaro come tutto parta da un’ansia di narrazione, il cui risultato finale può essere solo una storia incompleta.
La narrazione e i personaggi vengono parcellizzati nei diversi frammenti che la mostra mira a ricomporre al fine di far intuire quella storia intera che non è mai stata partorita. - Ilaria Lorio Albarin
Inaugurazione 22 giugno ore 18
Sopra le Logge
piazza XX Settembre - Pisa
sab-dom 10-20