Accademia di Francia - Villa Medici
Roma
viale Trinita' dei Monti, 1
06 6761291, 06 67611 FAX 06 69921653
WEB
Victor Man
dal 24/6/2013 al 31/8/2013
mar-dom 10.45-13 e 14-19

Segnalato da

Studio Martinotti




 
calendario eventi  :: 




24/6/2013

Victor Man

Accademia di Francia - Villa Medici, Roma

In un altro aprile. Il suo lavoro esplora la storia della pittura e della rappresentazione come il luogo in cui memoria, finzione e amnesia si sedimentano; un luogo denso di ombre e di atmosfere misteriose, all'interno del quale le cose esistono in una condizione di perpetuo movimento.


comunicato stampa

a cura di Alessandro Rabottini

La mostra personale di Victor Man dal titolo In un altro aprile , in programma a Villa Medici dal 26 giugno al 1 settembre 2013 – costituisce la terza e ultima tappa del percorso espositivo a cura di Alessandro Rabottini e incentrato sul tema dell’ Accademia.

Il lavoro di Victor Man esplora la storia della pittura e della rappresentazione come il luogo in cui memoria, finzione e amnesia si sedimentano, un luogo denso di ombre e di atmosfere misteriose, all’interno del quale le cose esistono in una condizione di perpetuo movimento. La mostra a Villa Medici presenta una serie di opere pittoriche realizzate negli anni più recenti e alcune opere inedite create a Villa Medici, dove l’artista ha lavorato durante una residenza di due mesi.

Le installazioni realizzate dall’artista, infatti, consistono sempre di opere singole in dialogo reciproco: insieme esse accennano alla possibilità di molteplici narrazioni pur non stabilendo significati e percorsi univoci. Se all’inizio della sua carriera la pittura di Victor Man era sviluppata a partire dall’elaborazione di immagini fotografiche trovate – dalle quali era rimosso il contenuto informativo e narrativo – negli ann i più recenti l’artista si è concentrato sull’invenzione e lo sviluppo di un’iconografia autonoma, all’interno della quale frequenti rimandi letterari si fondono con la sua stessa biografia. Letteratura e storia dell’arte, memoria collettiva e vissuto pers onale sono gli elementi con i quali l’artista tesse un racconto non - lineare, all’interno del quale le distinzioni tra presente e passato, finzione, immaginazione e realtà sono abolite.

Questa sovrapposizione di riferimenti percorre tutte le opere presenti in mostra: un tema ricorrente è quello della fusione dei generi sessuali, dell’androginia o, più in generale, dell’incertezza delle fisionomie e delle sembianze. Questo tema rafforza l’immagine di un’identità in perpetuo movimento e suggerisce quanto ricc a e misteriosa sia l’essenza delle cose al di là della loro apparenza. L’incertezza e l’oscillazione tra femminile e maschile trovano un’eco in altre forme di transizione: tra umano e animale, tra organico e artificiale, tra volto e maschera.

Anche i gesti che compaiono nelle opere di Victor Man suggeriscono la compresenza di violenza e di tenerezza, di piacere e di dolore, di tentazione e di redenzione: essi rafforzano l’ambiguità di una narrazione appena accennata e alludono alle dicotomie cui è sottopo sta la natura umana, rappresentata come un Sisifo intrappolato in una condizione di eterna ambivalenza. In modo analogo sono stabilite forme di coesistenza tra le immagini della storia dell’arte – come, ad esempio, la tentazione e il supplizio di Sant’Ant onio – e forme quotidiane di esistenza: in molte opere di Victor Man , infatti, il conosciuto transita nel fantastico e nel magico, il profano convive col sacro e il mitologico alberga nella banalità. Lo stesso può dirsi dei codici linguistici della pittura : alcuni lavori di Man, infatti, presentano un linguaggio figurativo che sembra ambire ad un’esistenza al di fuori e al di là della contemporaneità. In questo linguaggio coesistono riferimenti alla pittura toscana pre - rinascimentale, ma anche a forme di pr imitivismo che hanno attraversato l’Europa durante le prime avanguardie di inizio Novecento, così come ad un costante senso di rimozione della realtà.

La mostra di Victor Man, fa parte di un ciclo di tre mostre personali che completa idealmente il percorso espositivo iniziato con il Teatro delle Esposizioni #3 e svoltosi a Villa Medici nel giugno e nell’ottobre di quest’anno. Questo ciclo indaga, sul concetto di Accademia in quanto spazio simbolico dove l’idea della presunta neutralità dell’arte si sovrap pone al concetto di identità nazionale, e all’interno del quale si incontrano le dimensioni della storia, della tradizione, della politica e della cultura. Ciascuno con il proprio linguaggio tutti e tre gli artisti coinvolti in questo progetto esplorano la Storia dell’Arte come un luogo attraversato da molteplici forze: le ideologie politiche, gli scenari dell’economia, le narrazioni storiche dominanti e i rimossi della coscienza collettiva. La mostra segue i progetti personali di Patrizio Di Massimo Il tu rco lussurioso e di Danh Vo Chung ga opla (Oeufs au plat / Uova al tegamino).

Questo ciclo di mostre, infatti, esplora il concetto di Accademia nei suoi molteplici significati, intrecciando riflessioni di carattere storico, estetico e pol itico. Negli anni più recenti il dibattito artistico a livello internazionale si è concentrato su una serie di tematiche relative ai processi di educazione e di trasmissione del sapere, alla sopravvivenza delle ideologie del passato nel mondo presente e al la possibilità che l’arte visiva funzioni come uno spazio dove progresso e anacronismo si fondono. Il concetto di Accademia diventa allora un prisma all’interno del quale è possibile manifestare le possibilità e le contraddizioni del nostro tempo nella su a relazione con la tradizione. La figura dell’Accademia può, infatti, essere esplorata come il luogo – fisico, culturale e metaforico – dove la trasmissione di un sapere artistico specifico porta con sé una storia più complessa, fatta di una visione del mo ndo che, in modo più o meno esplicito, evoca i traumi della storia e i rimossi dell’ideologia. Victor Man (1974, Cluj, Romania. Vive e lavora a Berlino) ha esposto in mostre personali presso istituzioni internazionali come il Mudam (Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean) del Lussemburgo, il Centre international d'art et du paysage Ile de Vassivière, il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, la Hayward Gallery di Londra, la Ikon Gallery di Birmingham e la GAMeC di Bergamo. Man ha rappresentato la Romania alla Biennale di Venezia del 2007 e ha esposto in mostre collettive presso il Contemporary Art Center di Vilnius, la Arnolfini Gallery di Bristol, il Kestnergesellschaft di Hannover, il Kunstverein di Amburgo, il Palais de Tokio di Parigi e il Museum of Modern Art di San Francisco.

Ufficio Stampa: Studio Martinotti
martinotti@lagenziarisorse.it
www.francescamartinotti.com

venerdì 25 giugno
anteprima per la stampa - ore 12
inaugurazione 18.30 - 20.30

Accademia di Francia - Villa Medici
viale Trinita' dei Monti, 1, Roma
Orari: Dal martedì alla domenica (chiuso il lunedì) | 10.45-13.00 | 14.00-19.00.
Biglietti: 6€ [intero] | 4,50€ [ridotto] | 3€ meno di 25 anni: il biglietto dà diritto unicamente all'entrata della mostra temporanea.

IN ARCHIVIO [208]
Incontro con Jean-Luc Moulene
dal 8/6/2015 al 8/6/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede