Villa Romana
Firenze
via Senese, 68
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William Furlong
dal 25/6/2013 al 29/8/2013
mart-ven 14-18

Segnalato da

Villa Romana




 
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25/6/2013

William Furlong

Villa Romana, Firenze

Speaking to Others: Who Speaks to Who. La mostra presenta un'opera di nuova realizzazione commissionata all'artista britannico che raccoglie le voci di alcuni artisti estremamente significativi registrate da Furlong fra il 1973 e il 2007 nell'ambito del progetto Audio Arts.


comunicato stampa

A cura di Lucia Farinati

… allo stesso modo è necessario arrivare a una immagine speciale, futura e utopistica della società, ma questa utopia non comporta un momento irreale… abbiamo di nuovo il dovere di pensare che cosa possiamo fare domani, la prossima settimana, fra un mese, e questioni del genere… per questo si tratta di una specie di produzione per l’oggi e non per il futuro… lasciamo che la gente partecipi per esempio alla discussione sui problemi… parlare con la gente di questi problemi …

Joseph Beuys, 1974

La mostra Speaking to Others: Who Speaks to Who (Parlare con gli altri: chi parla con chi) presenta un’opera di nuova realizzazione commissionata all’artista britannico William Furlong e creata appositamente per gli spazi di Villa Romana di Firenze.

L’opera raccoglie le voci di alcuni artisti estremamente significativi, registrate da William Furlong fra il 1973 e il 2007 nell’ambito del progetto di collaborazione Audio Arts; fra gli artisti ci sono Joseph Beuys, Mario Merz, Nam June Paik, Susan Hiller, Richard Serra, Mary Kelly, Richard Hamilton, Lawrence Weiner, Rachel Whiteread, Richard Wentworth, Gerhard Richter, Dieter Roth, Tracey Emin, Jean Tinguely e Sarah Lucas.

Come in opere precedenti quali To Hear Yourself as Others Hear You (South London Gallery, 2003) e Intelligence (Tate Britain, 2000), Speaking to Others: Who Speaks to Who sviluppa ulteriormente l’idea di una conversazione composita costituita dal montaggio di registrazioni originali realizzate in tempi e in luoghi diversi dove Furlong incontrava gli artisti e parlava con loro individualmente.

Il titolo dell’opera Speaking to Others: Who Speaks to Who è un riferimento diretto a un soggetto che parla, ma implica anche un soggetto che viene ascoltato. Si tratta di un atto reciproco, uno spazio relazionale creato e definito dalla voce umana. Uno sforzo creativo che abbraccia il linguaggio parlato quale materiale artistico e modus operandi in sé.

Il titolo dell’opera costituisce anche un riferimento fondamentale all’opera di Joseph Beuys e alla sua idea di scultura sociale intesa qui come spazio performativo attivato per mezzo del linguaggio e dei dibattiti. Furlong incontrò Beuys e registrò la sua celebre lezione/performance all’ ICA-Institute for Contemporary Arts di Londra nel novembre 1974. Lo intervistò anche al Victoria & Albert Museum nel 1983 e alla galleria Anthony d’Offay nell’ottobre 1985 in occasione dell’installazione Plight.

Per la prima volta dalla pubblicazione delle interviste di Beuys su Audio Arts, Furlong rivisita le sezioni non pubblicate e non modificate della registrazione eseguita all’ICA. Per l’installazione di Villa Romana le parole e le frasi pronunciate da Beuys si fondono in una scultura uditiva intima che richiama esplicitamente le questioni politiche ed estetiche condivise da Furlong e Beuys alla metà degli anni Settanta.

Speaking to Others: Who Speaks to Who costituisce in questo senso un doppio atto artistico: una installazione sonora che attiva l’ascoltatore e lo spazio in cui egli abita (ascolto attivo) e, complessivamente, un archivio di voci che non è solo documentazione audio ma crea uno spazio d’ascolto che è, in ultima analisi, uno spazio per l’esperienza artistica oltre che uno spazio dedicato a tale esperienza.

Lucia Farinati in conversazione con William Furlong

Lucia Farinati lavora con William Furlong fin dal 2005 come collaboratrice della rivista Audio Arts, un’attività a cui ha fatto seguito la cura di una serie di progetti che studiano Audio Arts in quanto archivio attivo. La conversazione è dedicata alla relazione duplice e dinamica tra la pratica artistica di Furlong e il progetto Audio Arts, e offrirà anche un contesto critico per la mostra, riflettendo sia sull’eredità dell’opera di Joseph Beuys che su quella della storica e critica d’arte femminista Carla Lonzi.

Biografie

William Furlong (1944) ha fondato nel 1973 la rivista Audio Arts, che costituisce oggi l’archivio più consistente di registrazioni originali di arte contemporanea. Furlong lavora soprattutto con i suoni; fra le sue mostre più recenti Thosel in Intelligence, New British Art 2000, Tate Gallery; To Hear Yourself as Others Hear You, South London Gallery (2002-2003); Possibility & Impossibility of Fixing Meaning, Laure Genillard Gallery, Londra (2009); Anthem, De La Warr Pavilion, Bexhill (2009); Forte Piano: le forme del suono, Auditorium Parco della Musica, Roma, maggio-luglio 2012.

Il suo libro Speaking of Art: Four Decades of Art in Conversation è stato pubblicato da Phaidon nel 2010.

L’archivio di Audio Arts è stato acquisito nel 2004 dalla Tate Gallery. Per ulteriori informazioni su Audio Arts consultare il sito della Tate:

http://www.tate.org.uk/whats-on/tate-britain/exhibition/audio-arts

Lucia Farinati (I/UK) è curatrice indipendente e direttore di Sound Threshold, un progetto che studia le relazioni fra luoghi e suoni. Ha collaborato a molti progetti di arte sonora e iniziative radiofoniche tra cui Sound Proof 5, Errant Bodies, Resonance 104.4 FM, Radio Papesse e Radio Arte Mobile. Nel 2010 ha curato Transmission, un volume commissionato da Sound and Music per l’ottava edizione del Cut & Splice Festival di Londra. Attualmente lavora alla prima lettura collettiva del libro di Carla Lonzi Autoritratto e alla trasmissione radiofonica che ne scaturirà.

La sua collaborazione con William Furlong è iniziata nel 2005 con un contributo alla rivista Audio Arts, un’attività che è stata poi seguita dalla cura di una serie di progetti che analizzano Audio Arts come archivio attivo, tra cui: Extraction/Construction/Abstraction, Sound Art Museum/Radio Arte Mobile, Roma 2006; Hearing Me Hearing You, Plymouth Arts Centre, Plymouth, 2006/7, Not Speaking the Language, Flat Time House, Londra, 2010. Nel 2006 ha organizzato il convegno Active Archive alla British School di Roma e successivamente ha contribuito al convegno Off the Record: The history and legacy of Audio Arts Magazine on contemporary art, Tate Britain, 13 ottobre 2012.

www.soundthreshold.org

Inaugurazione della mostra: Mercoledì 26 giugno 2013 alle ore 19

Villa Romana
via Senese, 68 - Firenze
Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 14 alle 18 e su appuntamento

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