Associazione Sarajevo Supermarket
Giovanni Alfano
Isotta Bellomunno
Pasquale Cassandro
Claudio Catanese
Maria Fontanella
Gianni Iannitto
Laloba
Anna Crescenzi
RenataPetti
mald'e'
Marianna Mendozza
Marco Natale
Mariangela Neve
officine psichiche
Domenico Pianese
re:merda
Mauro Rescigno
Elena Rondini
Marco Rossetti
Anna Maria Saviano
Anne-Katrin Schmid
Rose Sélavy
semmai factory
Francesco Taurisano
Ur5o
Valerio Veneruso
Veronica Vecchione
Salvatore Vitagliano
Oni Wong
27 artisti di diverse generazioni provenienti o operanti principalmente in Campania, con linguaggi differenti affrontano le suggestioni evocate dal titolo Cib'arti, indagando le connessioni tra il cibo e la vita.
Cib'arti: seconda collettiva nell'home-studio napoletano di Sarajevo Supermarket, a un anno e mezzo dalla costituzione dell'associazione e dello spazio fisico-contenitore e a diciotto anni dalla nascita del progetto, è anche un momento di riflessione sul processo intrapreso di aggregazione di artisti indipendenti, di documentazione del lavoro artistico e di stimolo alla produzione, nonchè apertura verso nuove vie da percorrere.
27 artisti di diverse generazioni e con linguaggi differenti, provenienti o operanti principalmente in Campania - ma non solo - affrontano le suggestioni evocate dalla parola Cib'arti, indagando le connessioni tra il cibo e la vita, tra l'arte e il cibo, tra l'arte e la vita, da diverse prospettive.
Siamo quello che mangiamo, affermava Feuerbach. Il cibo è ciò che ci nutre, ci alleva, ci alimenta quotidianamente. Nella necessità di alimentarci sta la nostra dipendenza dalla natura in cui siamo radicati, il nostro essere corpi che hanno bisogno di ricavare energia dall'esterno. Ma intorno a ciò che è più naturale nell'uomo – il cibo e la riproduzione - sono state elaborate dalle varie culture umane il più grande numero di costruzioni culturali: riti, sistemi di regole e proibizioni; religioni e filosofie laiche prescrivono gli alimenti consentiti e quelli proibiti nei vari periodi dell'anno, gli orari dei pasti, i digiuni, gli abbinamenti tra i cibi, le valenze magiche di alcuni di essi. Il momento dei pasti è da sempre, in tutte le culture, anche momento di pausa e di socialità: cosa ne resta in un'epoca mediatica, frenetica e individualista?
La nutrizione evoca il suo contrario, la vita evoca la morte, la esorcizza, la digerisce. E la digestione cos'è, se non la trasformazione? Ma fino a che punto possiamo trasformare in energia utile ciò di cui ci cibiamo, quando questo non è altro che veleno? Non a caso alcuni degli artisti in mostra riflettono sulla catastrofe ambientale (e non solo) che colpisce in particolar modo la nostra regione, con rabbia, con amarezza, ma anche con qualche spiraglio di speranza, poichè – in un certo senso - anche la morte evoca la trasformazione e la nuova vita.
In quanto esseri umani, inoltre, la nostra dipendenza dall'esterno non è solo naturale: abbiamo bisogno di nutrimento anche per lo spirito, per l'intelletto, per la socialità. Il cibo nella sua accezione metaforica, quindi, diventa tutto ciò - anche di immateriale - che l'uomo produce e consuma, e tra questo naturalmente l'arte.
Gli artisti intervenuti a Cib'arti hanno indagato queste ed altre implicazioni; arti al plurale, oltre che per gioco di parole, anche per sottolineare la pluralità di linguaggi che incrocia Sarajevo Supermarket, che nello spirito di contaminazione che lo contraddistingue, porta avanti l'idea che la differenza sia una ricchezza e che la varietà sia d'incalcolabile vantaggio rispetto all'uniformità.
Artisti:
Giovanni Alfano, Isotta Bellomunno, Pasquale Cassandro, Claudio Catanese, Maria Fontanella, Gianni Iannitto, Laloba AnnaCrescenzi&RenataPetti, mald'è, Marianna Mendozza, Marco Natale, Mariangela Neve, officine psichiche, Domenico Pianese, re:merda, Mauro Rescigno, Elena Rondini, Marco Rossetti, Anna Maria Saviano, Anne-Katrin Schmid, Rose Sélavy, semmai factory, Francesco Taurisano, Ur5o, Valerio Veneruso, Veronica Vecchione, Salvatore Vitagliano, Oni Wong.
Inaugurazione 5 luglio ore 20
Sarajevo Supermarket (nuova sede)
piazza Gesu' e Maria, 13bis (interno 9, piano terra) - Napoli
Orario: martedì-venerdì ore 17.00-20.00 o su appuntamento
Ingresso libero