Scoletta della Bragora
Venezia
Campo Bandiera e Moro, Castello 3011 B

Damiano Casalini
dal 5/7/2013 al 3/8/2013
mart-dom ore 10-18, chiuso lun
333 2468331
WEB
Segnalato da

Dino Spreafico




 
calendario eventi  :: 




5/7/2013

Damiano Casalini

Scoletta della Bragora, Venezia

Casalini 3 Bubostorie. Le Bubostorie illustrate portano il visitatore in una dimensione sospesa tra un'infanzia infinita e l'infinita consapevolezza di doversi schermare dall'incomprensione degli altri e dal muro dell'indifferenza.


comunicato stampa

a cura di Anna Caterina Bellati

Il lavoro di Damiano Casalini ragiona intorno a un tema che riguarda qualunque bambino e qualunque uomo. L’artista torinese ha ideato un personaggio di grande semplicità tecnica, ma di enorme impatto visivo. Si tratta di un bambinomorto, cioè mai nato perché, per una o mille ragioni irragionevoli, la società ha deciso di escluderlo dal proprio consorzio. Questa creatura con braccia e gambe molli, quasi dovessero ancora formarsi, ha un viso tondo e sorridente con occhi molto espressivi. Nel suo universo di fantasia, che si scontra con la violenza della realtà, entrano due ordini di presenze, i buoni e i cattivi. Della schiera dei buoni fanno parte molti animali da sempre connotati come creature positive: il gufo, capace di mettere in guardia dai pericoli notturni; l’elefantino, in grado di portare fortuna; il cinghiale, in apparenza feroce e invece pronto a difendere, quasi un cane da guardia dei boschi; il maialino, filiazione domestica del caro cinghialetto, l’asinello, bestiola di compagnia e molta tenerezza. I geni del male sono invece degli uccelli rapaci tra l’aquila e il condor, in realtà simili a tacchini. Hanno rostri aguzzi e sguardi voraci, stanno in attesa per ore, pronti a ghermire la preda. Di solito occupano la parte esterna del dipinto, costruendo quasi un cerchio di morte attorno al bambino inerme e ignaro, che tuttavia si protegge con le sue poche certezze e i suoi piccoli amici. La figura del cerchio è un elemento fondamentale nella poetica di Casalini.

Può indicare un recinto di negatività, più spesso rimanda al ventre materno, luogo di nascita e di protezione, ma anche possibile strumento di coercizione, quando il mondo adulto non si accorga dei pericoli contro i quali il bambino deve lottare. Questa mostra riassume il suo lavoro fin da quando frequentava l’Accademia Albertina di Torino. I suoi personaggi si presentano alla Scoletta della Bragora in 3 storie che portano il suo soprannome, Bubo, di qui il titolo dell’evento, 3 Bubostorie. Non si possono comprendere l’immensa dolcezza e la corrispondente amarezza intrise nella produzione di Casalini senza conoscere la sua straordinaria situazione visiva. Una rara malattia gli impone di combattere contro il buio da quando è nato. I suoi occhi si regolano in modo diverso rispetto alla normale percezione della luce. Questo ha generato un approccio al mondo oggettivo e anche al mondo fantastico del tutto personali.

Il buio per Casalini è diventato una condizione mentale, lo costringe a ritirarsi dal resto e avvia quella indagine interiore che ha permesso l’invenzione di un mondo nuovo. Chi visiterà la sua mostra veneziana si scontrerà con un palcoscenico sul quale calcano mostri cattivissimi e animali meravigliosi. Demoni nell’ombra e figure angeliche nella luce. Il bambinomorto diventa lo strumento che permette di filtrare le cose e attribuire un senso alla propria vita. Ma questo bambino dice tanto di ciascuno di noi, delle nostre paure e dissonanze, dei sogni, delle speranze e malinconie. Le Bubostorie porteranno il visitatore in una dimensione sospesa tra un’infanzia infinita e l’infinita consapevolezza di doversi schermare dall’incomprensione degli altri e dal muro dell’indifferenza.

Biografia

Damiano Casalini, è nato a Torino il 4 Febbraio del 1977, vive e lavora tra Torino e le campagne del Monferrato. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Vittorio Veneto a Torino si iscrive all’Accademia Albertina di Belle Arti dove si laurea con una tesi dal titolo “Bambino morto. La figura del bambino morto nella storia dell’arte”. Tiene la sua prima personale I’m not kidding, Non sto scherzando, nell’ottobre del 2007 alla Wunderkammer Gallery di Torino. Nel marzo 2008 prende parte alla collettiva BODIES: casings of flesh, light and thought, CORPI: involucri di carne, luce e pensiero nelle sale della Mya_ Lurgo_ Gallery a Lugano (Svizzera), curatore Anna Caterina Bellati. Nell’aprile successivo Anna Caterina Bellati organizza l’esposizione di Damiano Casalini e Kiki Pepe dal titolo Very personal stories, Storie molto personali, nel Palazzo Pretorio di Chiavenna. Nell’agosto 2008 partecipa a OPEN XI. Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni a Venezia Lido e nell’ottobre 2008 a Il vuoto e le forme. 1. Esposizione Internazionale di Sculture Installazioni e Dipinti a Chiavenna. Nell’autunno/inverno del medesimo anno si diploma in Incisione a Venezia, all'Accademia di Belle Arti di Venezia e in primavera espone a Il vuoto e le forme. 2. Esposizione Internazionale di Sculture Installazioni e Dipinti a Chiavenna. Sarà invitato nel 2012 alla terza Edizione Il vuoto e le forme. 3. Esposizione Internazionale di Sculture Installazioni e Dipinti, Cantico, dedicata a San Luigi Guanella, tutte a cura di Anna Caterina Bellati che per Natale organizza un’altra sua personale a Milano in uno spazio privato.

Ufficio Stampa: Daniela Bellati e Dino Spreafico per Bellati Editore

Catalogo: Bellati Editore © 2013

COME RAGGIUNGERCI
In treno: scendere alla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia. In auto, dall’autostrada: prendere la direzione per Venezia, immettersi in Viale della Libertà, parcheggiare a Tronchetto o a Piazzale Roma. QUINDI Scoletta della Bragora si raggiunge facilmente con il servizio di trasporto pubblico Actv, Linea 1 (direzione Lido), da Ferrovia a San Zaccaria.

Inaugurazione: sabato 6 luglio 2013, ore 18

Scoletta della Bragora
Campo Bandiera e Moro, Castello 3011 B - Veneto
Orari di apertura: 10.00 > 18.00 • chiuso il lunedì

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