Metamorphosis. Una sorta di illuminazione spirituale pervade l'opera fotografica di Vanos. Ascensione, trasformazione e consapevolezza che il cambiamento insito in ognuno di noi esiste solo come frutto di una sorta di accettazione proattiva e necessaria.
A cura di Massimiliano Bisazza
Una sorta di illuminazione spirituale pervade l’opera fotografica di Kleoniki Vanos. Ascensione, trasformazione e consapevolezza che il cambiamento insito in ognuno di noi esiste solo se è il frutto di una sorta di accettazione, non passiva, ma proattiva e necessaria da parte di ogni individuo.
Kleoniki prova questa profonda esperienza sensoriale direttamente sulla sua pelle; in prima persona. I suoi lavori sono il frutto di una intensa ricerca spirituale, fortemente voluta, palesemente cercata e ri-cercata.
Se è vero che solo dal malcontento può nascere la determinazione di un cambiamento è altrettanto ipotizzabile che chiunque possa decidere di cambiare qualcosadi “scomodo” e che genera sofferenza nella propria vita. Lo si può fare senzientemente.
L’artista si rende conto che il suo potenziale interiore è amplificabile attraverso la conoscenza e decide di compiere un lungo viaggio in giro per il mondo di più di 5 mesi dove riesce a sviluppare un forte senso del proprio “se”e conoscendosi più a fondo; verosimilmente interagendo con la moltitudine di persone e varietà di esperienze che il viaggio stesso ha saputo trasmettergli.
Curiosa e sensibile è lei per prima che riesce a “svelarci” percezioni, angolature e scorci particolareggiati ed introiettati grazie al suo obiettivo della macchina fotografica e intimo modo di vedere le cose.
“Cogito ergo sum” ci diceva Cartesio ed è proprio quel pensare che rafforza sempre più Kleoniki Vanos nella ricerca del proprio “sentire” sia come donna che come artista.
Gli scatti spesso non a fuoco, i colori pixelati e la scelta multipla dei soggetti che variano da forme umane e oggetti all’astrazione pura. Non si fa mancare nulla Kleoniki…ama ricercare e sperimentare senza porsi dei limiti grazie a queste personalissime miscelature. Persone e cose vedibili e reali sono rifrante dalla sua macchina fotografica tanto quanto colori e segni puramente astratti che sembrano invece dei ritratti di sensazioni impresse nel diaframma e poi stampate su carta fotografica o su tela.
I colori sono veicoli e sono veicolanti di messaggi per l’artista Vanos.
Il rosso è l’azione, fiducia, coraggio
L’oro è ricchezza, prosperità, saggezza
Il giallo è gioia, energia intellettuale,
l’indaco è intuizione, meditazione
il marrone è la terra, la divinità ctonia che ci genera
il verde è la natura
l’azzurro è spiritualità
il bianco è purezza.
Comprende con la diretta sperimentazione sul suo “essere” che il controllo del pensiero della propria mente è alla base della sua evoluzione sia intellettuale che spirituale.
La libera conoscenza di vita e di nuove persone è fondamentale per Nikki Vanos (questo il suo”nick name”) nella sua ricerca di onestà intellettuale.
“Ovunque ci sia un essere umano, non vi è la possibilità per la gentilezza” (Seneca).
E se questo aforisma fosse da rimettere in discussione?
Se quanto esperito da Kleoniki in questo lungo viaggio artistico e personalissimo fosse davvero la chiave d volta per la sua apertura concettuale?
Sicuramente nulla è reiterato o scontato, tutto è in mutevole ed eterno divenire per questa interessante e profonda artista sudafricana che vanta origini greche. Origini che francamente si percepiscono notevolmente e proprio grazie alla sua profondità ed intelligenza .
Inaugurazione: 17 Luglio 2013 dalle h. 18,30 alle 21,00
Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato