Una installazione sito-specifica del giovane artista Flavio Favelli bolognese. "Favelli ci squaderna interventi sugli oggetti e con gli oggetti, dove si propone una nuova attenzione agli oggetti stessi, blindandoli in casse o lastre o schermi. L'opera significa per sottrazione. Ma quella di Favelli non è una sottrazione rispetto alla ridondanza, ma alla manipolazione delle cose: vuole sottrarre le cose all'eccesso di visione e di vicinanza.
Una installazione sito-specifica del giovane artista Flavio Favelli
bolognese. "Favelli ci squaderna interventi sugli oggetti e con gli
oggetti, dove si propone una nuova attenzione agli oggetti stessi,
blindandoli in casse o lastre o schermi. L'opera significa per
sottrazione. Ma quella di Favelli non è una sottrazione rispetto alla
ridondanza, ma alla manipolazione delle cose: vuole sottrarre le cose
all'eccesso di visione e di vicinanza. E se certo solo la distanza può
restituire l'innocenza dello sguardo, non a ciò è rivolta la sua
ricerca, ma all'opacità delle cose. Blinda l'esistente con chiusure
stagne, palchi, steccati. E trasforma le blindature in oggetti e
casseforti, o cavità , in cui archiviare o semplicemente accogliere,
preservare far riposare... " (Eleonora Fiorani)
orari: dal 3 al 20 settembre, ore 16/20, da mercoledì a domenica.
A cura di Maze, Debora Antonini, Vittorio Urbani. Viene pubblicato un
catalogo. In collaborazione con Maze, Torino.
Oratorio di S.Ludovico (Dorsoduro, Calle dei Vecchi, 2552 -
fermata "S.Basilio" delle linee 82 - 61) il 2 settembre 2000 si
inaugura alle ore 17
Vittorio Urbani
Nuova Icona
Giudecca 454
30133 Venezia
tel.e fax. 041-5210101