Sisters
Roma
via dei Banchi Vecchi, 143
06 6878497
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Sistersinart 02
dal 17/10/2003 al 18/11/2003
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Segnalato da

ema nobile mino




 
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17/10/2003

Sistersinart 02

Sisters, Roma

A cura di Emanuela Nobile Mino. Le creazioni luminose di Giorgio Sabbatini. I lavori fotografici di Daniela Perego. I coffee tables di Valentina Giovando.


comunicato stampa

a cura di Emanuela Nobile Mino

le creazioni luminose di Giorgio Sabbatini
i lavori fotografici di Daniela Perego
i coffee tables di Valentina Giovando

Sabato 18 ottobre 2003 alle ore 18,30 inaugura a Roma il secondo appuntamento espositivo di SISTERS, nuovo spazio gestito da tre giovani sorelle romane (Eleonora Emanuela e Veronica Nobile Mino) con l'intento di far confluire ed interagire le loro diverse e specifiche professioni e di sviluppare, in forma di stretta collaborazione, i comuni interessi e le ricerche che ognuna svolge in campi diversi ma estremamente affini (antiquariato, decorazione, arte contemporanea).

Il secondo appuntamento di sistersinart prevede la presentazione delle recenti produzioni dell'artista-artigiano Giorgio Sabbatini e dell'artista-fotografa Daniela Perego, accostati per il senso di leggerezza che pervade i lavori di entrambi, e per il condiviso interesse per la luce, assunta come fonte o come traguardo nei loro diversi percorsi individuali. Durante la serata di inaugurazione e per il periodo della mostra, saranno presentati anche i nuovi coffee tables di Valentina Giovando, designer presentata nell'edizione 01 di sistersinart insieme all'artista Eugenio Percossi.

Giorgio Sabbatini
Dopo una lunga esperienza nel campo della moda e della grafica, l'artista-designer di origine marchigiana, circa una decina di anni fa, ha deciso di dedicarsi totalmente all'attualizzazione dei propri progetti e all'applicazione della propria spiccata manualità alla creazione di elementi d'arredo. Oggi il suo regno è un casale dell'800 immerso nella natura, nei pressi di Civitanova Marche. A metà tra laboratorio e oasi riflessiva, questo luogo rappresenta la fucina in cui le creazioni luminose del "mercante di luce" prendono corpo, ispirandosi, da un lato, ai colori e alle forme naturali del paesaggio circostante (il suo personale "magazzino di idee"), e dall'altro, alla moda e al design di un passato più, o meno, recente (dalla tradizione dell'oggetto di rame da campagna ai minuziosi trafori delle lanterne maghrebine, dalle linee geometriche degli anni '60 ai grandi cerchi dei tessuti di Cardin degli anni '40). Non a caso, le sue lampade hanno la foggia, e spesso anche il nome, di elementi legati al mondo naturale (Petalo, Nuvola, Medusa, Cosmos), sebbene poi, l'utilizzo di materiali plastici (policarbonato, pvc), unito ad uno spirito di ricerca volto all'invenzione di soluzioni grafiche ed estetiche innovative, trasformano le sue creazioni in sculture di luce di grande forza evocativa e in visioni cariche di citazioni inaspettate. Ogni lampadario e' un pezzo unico, ha una sua storia, e si invera attraverso un meticoloso lavoro di ritaglio, incisione e assemblaggio dei moduli che, a seconda delle forme e dei colori (argento, oro, rame per i metalli; rosso, nero, bianco latte, verde e giallo fluo fino al trasparente per i materiali plastici), regalano sensazioni differenti ma ugualmente intense, a seconda dell'atmosfera in cui si abbia voglia di immergersi.

Daniela Perego
Dopo il suo primo esordio a Roma con una mostra presso la Galleria Giulia nel 1996, e l'anno successivo a Firenze presso la Galleria La Corte, Daniela Perego si trasferisce definitivamente a Roma dove decide di proseguire la propria ricerca artistica che fin dall'inizio si dimostra improntata principalmente sullo studio della luce e delle forme in relazione allo spazio. La proiezione di luce abbinata a metalli è ciò che porterà l'artista alla scelta successiva di eliminare ogni forma tridimensionale e giungere alla proiezione di pura luce. Più tardi, riappropriandosi della materia, arriva filtrare la luce attraverso un'immagine fotografica al negativo nelle grandi proiezioni da diapositive, per poi fermarla definitivamente in opere stampate su pellicola trasparente, su plexiglas o su perspex. L'indagine dell'artista si sposta su un piano sempre più interiore ed introspettivo quando, coinvolgendo la sua stessa immagine, o quella di modelli accuratamente scelti, pone al centro della rappresentazione un corpo o la mappa frastagliata dei suoi dettagli (Volti, 1999). Come riflessi di luce, i protagonisti delle opere della Perego, sembrano in perenne conflitto tra la necessità di apparire e il timore di venire eccessivamente svelati. Il loro auting avviene quindi, spesso, attraverso una sorta di filtro che lascia sì trapelare l'immagine, ma ne azzera quasi totalmente il contesto, restituendo all'osservatore un rarefatto riflesso del dato reale. Il colore, fino a poco tempo fa bandito dall'artista, se non come elemento narrativo e formale (vedi la serie di opere in blu), recentemente è stato esplorato dalla Perego per una serie di lavori in cui la volontà di rappresentare l'asprezza di alcune condizioni umane ha reso necessario il mantenimento della realtà cromatica di alcuni dati, al fine di conferire maggiore concretezza e veridicità al ritratto.

I coffee table di Valentina Giovando
Presentata nella scorsa edizione di Sistersinart, l'artista-designer (Sarzana, 1971) lavora sul tema della memoria come valore di poetica rilettura delle eredità del passato. Attraverso il recupero di oggetti, di elementi decorativi e di canoni stilistici di epoche trascorse, l'artista, con tocco fatato ed estrema sensibilità, racconta, attraverso le sue creazioni, la fascinazione per abitudini dimenticate, per atmosfere sofisticate e per i piccoli lussi, di cui oggi spesso ci priviamo.

sistersinart
Con lo scopo di promuovere l'idea di continuità e di armonia tra i diversi ambiti della creatività, artisti, artisti-artigiani e designers sono invitati periodicamente a presentare all'interno dello spazio, nell'ambito della rassegna sistersinart, alcune loro opere inedite, di volta in volta, allestite in vetrina, sulla parete di fondo o contestualizzate nell'ambiente. Gli appuntamenti di sistersinart vedono, quindi, a confronto ogni volta due sfere di ricerca diverse (design e arte contemporanea) in cui sia possibile riscontrare il sottile filo rosso le mette in comunicazione e ne sottolinea i punti di tangenza. Inseriti in un ambiente già di per sé "arredato", i lavori vengono così proposti al pubblico in modo diverso, più confidenziale, sollecitando un approccio più immediato e disinvolto con l'arte contemporanea e con le nuove espressioni del design.

SISTERS è il nuovo spazio ideato, per l'appunto, da tre giovani sorelle romane (Eleonora, Emanuela, Veronica Nobile Mino) con l'intento di far confluire ed interagire le loro diverse e specifiche professioni e di sviluppare, in forma di stretta collaborazione, i comuni interessi e le ricerche che ognuna svolge in campi diversi ma estremamente affini. L'impronta personale di ogni sorella costituisce, all'interno del progetto, un ruolo fondamentale al fine di delineare un insieme di scelte e suggerimenti (per l'arredamento, la decorazione e il giovane collezionismo), in anomala, ma perfetta, sintonia.

SISTERS/who they are
Eleonora - storico dell'arte - antiques/design
Emanuela - storico dell'arte - arte contemporanea
Veronica - decoratrice d'interni - colors' solutions

Immagine: Daniela Perego, untitled 18, 2002 digital print on paper cm 80x120

INAUGURAZIONE Sabato 18 ottobre 2003 ore 18,30

Orario: dal lunedì al sabato 10,00/13,30 - 15,30/20,00 - chiuso lunedì mattina

SISTERS
Roma, Via dei Banchi Vecchi 143
Tel. 06 6878497

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