I due artisti utilizzano come mezzo espressivo l'astratto in una visione ampia, spaziale, libera.
Da un espressionismo piuttosto marcato come la conoscevamo attraverso il Catalogo della Mostra al Staatliche Kunsthalle di Berlino Est sulla guerra o dagli stessi quadri presentati nella Primaverile 2006 a Roma, Stefanie Vogel è passata a misurare le sue tele con un rigore geometrico e con delle campiture uniformi di colore, ma ugualmente, in questa ricerca di equilibrio, il colore riesce a vibrare.
Stefanie Vogel, residente in Germania, cerca di rimanere in un ambito geometrico, ma poi esplode in una varietà dinamica di linee e colori; Josè Pelaez, argentino, residente a Parigi, sviluppa le sue grandi tele a macchie di colore alternando toni caldi e freddi, richiamando immagini naturalistiche. La sua pittura è solare. Con un gesto ampio e nervoso, il pittore investe la tela da tutti i lati; informale nei risultati, parte sempre da un dato figurativo, che man mano elabora e trasforma.
I due artisti hanno come mezzo espressivo l’astratto in una visione ampia, spaziale, libera, anche se non sempre unico mezzo. L’aggettivo spaziale si riferisce alle loro possibilità di evocare lo spazio, la profondità, i differenti piani e dimensioni, il movimento
inaugurazione 17 settembre ore 18
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
Lunedì-sab 11-13 e 17-20 o su appuntamento
Ingresso libero