La mostra The Record of the Time rende omaggio alla multiforme produzione della musicista e artista newyorkese, icona dell'arte multimediale, in quella che sara' la sua prima retrospettiva in Italia. L'esposizione comprende circa novanta opere - video, sculture, oggetti, disegni, fotografie e installazioni - che interagiscono e si coniugano con una straordinaria presenza visiva del suono.
Con la mostra The Record of the Time il Padiglione d'Arte Contemporanea rende omaggio alla multiforme produzione della musicista e artista newyorkese Laurie Anderson, icona dell'arte multimediale, in quella che sarà la sua prima retrospettiva in Italia.
Organizzata a Milano nell'ambito della programmazione artistica curata da Jean-Hubert Martin per il PAC, l'esposizione comprende circa novanta opere - video, sculture, oggetti, disegni, fotografie e installazioni - che, oltre ad offrire una visione esaustiva della produzione dell'artista nel corso degli ultimi trent'anni, interagiscono e si coniugano con una straordinaria presenza visiva del suono.
Laurie Anderson, che si autodefinisce una ''narratrice'', crea installazioni in cui abbina poesie e canzoni, collages di suoni e musica, basandosi su episodi della propria vita, sui suoi sogni, su poemi, miti e leggende. ''Negli ultimi trent'anni'' racconta Anderson ''mi sono concentrata soprattutto sulla musica e sulla performance. Ho sempre combinato diverse forme artistiche. [...] Le opere presentate nella mostra The Record of the Time riflettono soprattutto il lavoro che ho fatto con il suono e il rumore. Ci sono numerosi motivi conduttori: il violino, la voce, le parole, spazi sonori e alter ego''.
Una caratteristica dell'opera di Laurie Anderson è il suo speciale cocktail di teatro, musica pop, azione e immagini, elementi che vengono miscelati elettronicamente con l'uso del computer e che danno origine a performance e installazioni audiovisive spettacolari, producendo un universo molto personale di immagini e suoni. Con questa combinazione, unica nel suo genere, di sofisticata tecnologia, immaginativi mondi pittorici, musica innovativa e testi di grande effetto, Laurie Anderson è diventata un punto di riferimento ineludibile sulla scena dell'arte multimediale internazionale.
In alcune installazioni interattive presentate nella mostra i visitatori avranno l'opportunità di esplorare ''fisicamente'' il mondo dell'artista: The Handphone Table (Il tavolo monofonico), 1977, per esempio, li invita a percepire i suoni lungo le ossa delle braccia. Altre esperienze audiovisive sono proposte dalle opere The Tape Bow Violin (Il violino lettore di nastro registrato), 1977 e Neon Violin (Violino al neon), 1983, basate sullo strumento così spesso usato da Laurie Anderson da diventare per lei una sorta di ''seconda voce''; uno strumento di cui l'artista ha alterato e manipolato elettronicamente il suono in ogni maniera possibile. Il Digital Violin (Violino digitale), 1984, per esempio, riproduce diversi suoni scaricati da un disco fisso: il visitatore udirà versi di animali e rumori di computer che vanno in tilt.
Laurie Anderson esordisce come performer nel 1972, con un concerto di clacson. Dalla metà degli anni settanta si dedica alla performance, lavorando con la musica e il suono. A Londra, nel 1981, la sua canzone ''O Superman'' giunge in testa alle classifiche e diventa un successo a livello internazionale. Negli anni seguenti l'artista presenta performance sempre più complesse e lavora in collaborazione con registi cinematografici e musicisti come Brian Eno, Wim Wenders e Peter Gabriel, realizzando fra l'altro il film-concerto ''Home of the Brave''. Nei primi anni novanta il suo lavoro assume una connotazione più politica e parecchie sue creazioni affrontano i temi della violenza, del conflitto e della censura.
Durante la mostra di Laurie Anderson proseguirà al PAC il consueto programma di iniziative didattiche finalizzate alla comprensione dell'arte contemporanea intitolato Vieni al Laurie-Lab! e realizzato con il sostegno del Gruppo COOP Lombardia. Si terranno inoltre un ciclo di cinque concerti di musica contemporanea dal titolo PACinConcerto, organizzato da Musikando, e un ciclo di quattro Conversazioni sull'arte contemporanea, organizzato e curato da ACACIA Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana. Entrambe le iniziative sono realizzate in collaborazione con il PAC.
PAC Via Palestro, 14 Milano
Orari:
Da martedì a domenica h. 9.30 - 19.00, giovedì fino alle h. 22.00.
Chiuso il lunedì, Natale, 1 gennaio e 1 maggio.
euro 5,20 intero, euro 2,60 ridotto, euro 1,80 scolaresche.