Pavia 1966-1968. Il grande evento vuole riprodurre cio' che non sarebbe riproducibile, per rendere accessibile al pubblico, per la prima volta, il progetto del Quartiere Patrizia di Pavia, redatto da Alvar Aalto e Leonardo Mosso tra il 1966 e il 1968.
A cura di Luca Micotti e Andrea Vaccari
Dalla Finlandia a Pavia. Alvar Aalto (1898-1976), architetto, designer e
accademico finlandese, tra le figure più importanti nell’architettura del XX
secolo, e maestro del Movimento Moderno, negli anni Sessanta del Novecento
fece un progetto per Pavia, mai realizzato.
Oggi, un grande evento vuole riprodurre ciò che non sarebbe riproducibile, per
rendere accessibile al pubblico, per la prima volta, il progetto del Quartiere
Patrizia di Pavia (quartiere residenziale a margine della città), redatto da Alvar
Aalto e Leonardo Mosso tra il 1966 e il 1968. Importante ma poco conosciuto
capitolo della storia.
Organizzata e promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di
Pavia, con la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia
(col contributo dell’Associazione Pavia città internazionale dei Saperi, della
Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, della Fondazione Frate Sole,
del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC di Roma, e di Alvar Aalto
Foundation e Alvar Aalto Museum, Helsinki / Jyväskylä), Alvar Aalto – 1966-
1968, inaugura venerdì 20 settembre 2013, alle 18, nello Spazio per le Arti
Contemporanee del Broletto di Pavia, e si compone di una mostra, di un
cortometraggio (realizzato per l’occasione) e di un seminario. L’evento è curato
dagli architetti Luca Micotti e Andrea Vaccari.
Nel 1966 il maestro dell'architettura moderna Alvar Aalto fu incaricato di
progettare un nuovo quartiere residenziale alla periferia ovest di Pavia: lavoro
enorme e complesso, immerso nel verde e ricco di servizi, che prevedeva
l'insediamento di 11.200 nuovi abitanti.
Il progetto fu elaborato dall'architetto finlandese con profonda sensibilità per il
paesaggio pavese e con altrettanta moderna attenzione per la qualità
dell'abitare. Con Alvar Aalto (1898-1976) lavorò al progetto l'architetto torinese
Leonardo Mosso.
Per vicissitudini della storia, l'opera non fu realizzata e i suoi documenti finirono
nell'archivio dell'imprenditore immobiliare Ausano Febbroni, committente di
Aalto.
Oggi, dopo paziente lavoro di recupero e riordino a cura degli architetti pavesi
Luca Micotti e Andrea Vaccari, i documenti sono stati dati in comodato
all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia
di Pavia, perché possano essere conservati e resi accessibili.
Dei disegni colpisce tutt'ora la freschezza, l'intuizione profonda del luogo, la
qualità dell'abitare, la sensibilità psicologica, l’articolazione concettuale, la
modernissima dotazione di servizi, la cura per l'aggregazione sociale, attraverso
identificabili unità di vicinato.
Aalto – dichiarano i curatori dell’evento pavese – reinterpreta in senso organico
tanto le regole di cui si era dotato il Movimento Moderno, tanto le regole del
castro romano pavese, giocando con l'orografia del solco vallivo del Ticino, con
le più sottili pieghe del suolo, con i piccoli corsi d'acqua, la rete dei percorsi
pedonali, il verde attrezzato e agricolo, il complesso storico monumentale dalla
basilica di San Lanfranco.
Un progetto allora sperimentale ed estremamente avanzato, oggi per alcuni
aspetti datato, ma sicuramente capace di trasmettere quel senso della qualità
dell’abitare di cui nelle periferie urbane tuttora si sente grande bisogno.
LA MOSTRA
Alvar Aalto – 1966-1968 attraverso documenti, disegni, fotografie e
dattiloscritti, presenterà la figura e l’opera di Alvar Aalto, per poi dedicarsi
completamente al progetto pavese.
Sarà trasmesso un cortometraggio di 25 minuti (realizzazione di Roberto
Figazzolo, filmaker, e montaggio di Luca Gasparini), che ha per tema il progetto
di Aalto a Pavia, nel quadro delle realizzazioni residenziali del maestro
finlandese.
IL SEMINARIO
Venerdì 4 ottobre alle 15.00, nella Sala Conferenze del Broletto di Pavia,
avrà luogo il seminario Alvar Aalto – 1966-1968, che conterà tra i suoi relatori:
Leonardo Mosso, cofirmatario del progetto con Alvar Aalto; Marco Biraghi,
autore di Storia dell’architettura contemporanea. Voll. 1 e 2, Einaudi, 2008
Vittorio Prina, autore di Alvar Aalto. Progetto di complesso residenziale a Pavia.
'Onde anomale' lungo il fiume: spazio, architettura, territorio e innovazione,
Gangemi, 2011; Remo Dorigati, autore di Architetture e paesaggi pavesi, in
AAVV (a cura di Luisa Bonesio e Luca Micotti) Paesaggio: l'anima dei luoghi,
Diabasis, 2008; Tommi Lindh, direttore della Alvar Aalto Foundation, Helsinki /
Jyväskylä.
Il seminario coincide con due importanti eventi di architettura, che si terranno
nello stesso Broletto di Pavia la mattina del 4 ottobre.
Si tratta della premiazione della V edizione del Premio biennale Europeo di
Architettura Sacra, istituito nel 2005 dalla Fondazione Frate Sole di Pavia per
promuovere e valorizzare il lavoro di giovani architetti che, in sede di laurea,
discussione di dottorato o master, abbiano presentato un progetto per una
nuova architettura religiosa di confessione cristiana.
E della presentazione del libro sull'opera di José Oubrerie, ultimo collaboratore
di Le Corbusier ancora in vita e paziente curatore dell'edificazione della chiesa
di Firminy, progettata dell'atelier Le Corbusier negli anni '60 e ultimata nel 2006.
Il libro è in corso di pubblicazione presso la casa editrice Skira.
Per informazioni e approfondimenti: www.aaltopavia.eu
Ufficio stampa/Press office
Chiara Argenteri
Settore Cultura, Comune di Pavia
tel. 0382.399424 338.1071862
E-mail: chiara.argenteri@comune.pv.it
Inaugurazione venerdì 20 settembre 2013, ore 18
Spazio per le Arti contemporanee del Broletto
piazza della Vittoria, 14 Pavia (Ingresso da piazza Cavagneria)
Orari di apertura della mostra: dal lunedì al venerdì 16-19, mercoledì 16-19 e 21.30-23.30
sabato e domenica 10-19
Ingresso libero