In esposizione il secondo lotto di opere di Giorgio Kienerk che la figlia Vittoria ha donato al Comune e la mostra "La rinascita dell'incisione nel primo Novecento" di Mazzoni Zarini.
Sabato 28 settembre 2013 alle ore 11.00 sarà presentato il secondo lotto di opere di
Giorgio Kienerk che la figlia Vittoria ha donato al Comune di Fauglia per
disposizione testamentaria e nell'occasione sarà inaugurata la mostra Emilio Mazzoni
Zarini e la rinascita dell'incisione nel primo Novecento che il Museo civico Giorgio
Kienerk ospiterà fino al 17 novembre 2013.
Due eventi culturali organizzati dal Sindaco di Fauglia Carlo Carli e dai Curatori
Giovanna Bacci di Capaci e Piero Pacini, che costituiscono un doveroso omaggio alla
memoria dell'artista e della figlia Vittoria, recentemente scomparsa.
Vittoria Kienerk, che nel 2008 ha fondato il museo dedicato alla produzione
artistica del padre per raccogliere una larga parte del patrimonio artistico
ereditato, ha concluso la sua donazione destinando al Museo e al Comune di Fauglia
venti dipinti che aveva scelto di trattenere con se fino ai suoi ultimi giorni, tra
cui il pregnante Autoritratto giovanile (1887), il bellissimo brano pittorico de La
lettura (1914) e Ritratto di signora in giardino (1922). La donazione, insieme
all'epistolario e a documenti personali provenienti dall'archivio dell'artista,
completerà il percorso espositivo del Museo civico Giorgio Kienerk che così riunirà
130 opere che coprono l'intera carriera di Kienerk, dagli esordi tardo-macchiaioli
alle esperienze divisioniste, simboliste e Art Nouveau, fino all'attento lavoro sui
paesaggi di Fauglia.
La mostra su Emilio Mazzoni Zarini nasce con l'intento di riscoprire l'opera di uno
tra i maggiori incisori di inizio Ventesimo secolo, artista di educazione tardo
macchiaiola, legato a Giorgio Kienerk da lunga amicizia, celebrato dalla critica
internazionale fino agli anni Trenta e poi dimenticato per la sua scelta di non
aderire ai dettami del regime fascista o ad alcun movimento artistico di rilievo per
dedicarsi in solitudine all'arte.
Saranno presenti in mostra oltre cinquanta opere, tra cui 34 acqueforti, 6 dipinti e
15 disegni, in cui l'artista riproduce immagini fuori dal tempo e dallo spazio
intese nella loro essenza di luce, atmosfera e ariosità e di cui colpisce l'estrema
profondità.
Il paesaggio toscano, ma anche umbro, romagnolo e laziale, colto nella sua purezza e
semplicità è l'assoluto protagonista delle incisioni di Emilio Mazzoni Zarini, che
ritrae scorci urbani, con particolare attenzione al greto dell'Arno, a Ponte Vecchio
e al Giardino di Boboli riscoperti da angolazioni inedite, ma anche case e pagliai
tipici delle vedute di campagna, privi di alcuna figura o motivo narrativo.
Tra i dipinti che saranno esposti si segnalano i paesaggi come l'olio su tela Ultime
luci (1900 ca.), veduta dell'Arno al tramonto in cui l'artista si concentra sulle
luci riflesse dall'acqua, Casa colonica con pagliai (1903), Veduta di
Castiglioncello, e alcuni ritratti del suo allievo Ennio Cocchi.
Emilio Mazzoni Zarini (Firenze, 1869 – 1949) esordisce come pittore nel 1902. Dopo
il 1906, su consiglio di Giovanni Fattori, approfondisce la tecnica dell'incisione
ispirandosi ai grafici inglesi e olandesi, tra cui Charles Goff e Philip Zilcken. In
breve tempo riscuote consensi in tutta Europa e negli Stati Uniti, partecipa ad
alcune delle più importanti esposizioni internazionali, come la Biennale di Venezia
e la Quadriennale di Roma ed espone le sue opere a Milano, Londra, Bruxelles,
Varsavia, Chicago.
Il catalogo su Mazzoni Zarini sarà il primo della collana "Quaderni del Museo
Kienerk" che raccoglierà i cataloghi delle mostre su artisti vicini a Kienerk o
provenienti dal suo stesso ambiente che saranno prossimamente organizzate dal Museo.
Inaugurazione sabato 28 settembre ore 11.00
Museo Giorgio Kienerk
Palazzo Comunale – via Chiostra, 13 Fauglia
martedì e giovedì 10.00 – 12.30 / venerdì 15.30 – 18.30 / sabato e domenica 10 – 12.30, 15.30 – 18.30