Sleep With the Key. Con un flusso di coscienza che confonde costantemente realta' e fantasia l'artista californiana indaga i misteri dell'esperienza umana. In mostra oggetti in silicone, realizzati con un processo di produzione che sfugge al controllo completo dell'artista.
La galleria Massimo De Carlo inaugura la sua nuova stagione espositiva il 25
settembre con Sleep With the Key, la prima grande mostra personale in Italia
dell’artista Kaari Upson.
L’universo di Kaari Upson è un archivio automatico dei sentimenti umani popolato di
entità impenetrabili, ombre e fantasmi. Azione e reazione sembrano coincidere nel
mondo caleidoscopico e oscuro di Kaari Upson: con un flusso di coscienza che
confonde costantemente realtà e fantasia, pubblico e privato, il sé e l’altro,
l’artista californiana indaga i misteri dell’esperienza umana.
Sleep With the Key è una finestra aperta sul mondo interiore di Kaari Upson, che
schiude il ricordo di momenti felici del suo passato, custoditi gelosamente sotto
chiave nella memoria dell'artista.
Con una serie di nuove opere, Sleep With the Key sintetizza gli ultimi anni di
ricerca dell’artista che per la prima volta si confronta con gli spazi industriali
della galleria Massimo De Carlo in via Ventura a Milano.
In Sleep With the Key Kaari Upson presenta una serie di oggetti in silicone,
realizzati con un processo di produzione che sfugge al controllo completo
dell’artista. La superficie di questi oggetti si arricchisce di sfumature
inaspettate: passando da liquido a solido il silicone imprigiona i pensieri
dell’artista e restituisce campiture carnose e sensuali, che producono una sintesi
perfetta tra pensiero razionale e inconscio e uniscono le ambizioni più lucide
dell’artista con i suoi pensieri più nascosti.
Le opere di Kaari Upson ci sono apparentemente familiari, sono oggetti con cui
ognuno di noi ha a che fare quotidianamente eppure trasmettono un senso di
turbamento, instabilità e perversione: nascosti tra le pieghe dell’animo umano, i
nostri sogni più inconfessabili affiorano dalle superfici traslucide e dalla
fisicità misteriosa dei lavori della Upson. “Il perturbante è quella sorta di
spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare”
(Sigmund Freud, Il perturbante, 1919).
Kaari Upson è nata nel 1972 a San Bernardino, California. Kaari Upson vive e lavora
a Los Angeles e rappresenta una delle voci più interessanti della nuova scena
artistica californiana. L’artista ha presentato il suo lavoro in una grande mostra
personale presso l’UCLA Hammer Museum di Los Angeles (2007). Le sue opere sono state
esposte in mostre collettive come Nine Lives a cura di Ali Subotnick per l’Hammer
Museum di Los Angeles (2009); Sack of Bones, a cura di Ellen Langan e Blair Taylor
per Peres Projects, Los Angeles (2008); Pretty Ugly, a cura di Alison Gingeras per
Gavin Brown's Enterprise & Maccarone, New York (2008); FOR EVER, a cura di Clara Kim
e Eungie Joo presentata al 915 Mateo di Los Angeles (2007); George Herms: Xenophilia
(Love of the Unknown) al MOCA Pacific Design Center, Los Angeles (2011) e The
Residue of Memory a cura di Heidi Zuckerman direttrice dell’Aspen Art Museum ad
Aspen (2012), Test Pattern al The Whitney Museum of American Art (2013).
Ufficio Stampa, Massimo De Carlo
T. +39 02 70003987 - F. +39 02 7492135
press@massimodecarlo.it
Inaugurazione mercoledì 25 settembre 2013, dalle ore 19.00
Massimo De Carlo
via Giovanni Ventura, 5 – Milano
Dal martedì al sabato 11.30 – 19.30
Ingresso libero