ProjectB Gallery
Milano
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Giada Ripa
dal 24/9/2013 al 24/10/2013
lun-ven 10-13 e 14-19

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ProjectB



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Giada Ripa



 
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24/9/2013

Giada Ripa

ProjectB Gallery, Milano

Displacement. In mostra 8 opere, fotografie che appartengono alle due serie fondamentali della giovane artista italiana che vive e lavora a New York: "Displacement" e la nuova serie "Iconema".


comunicato stampa

----english below

"Il progetto Displacement cominciava in Xinjiang, Cina, più di otto anni fa investigando le minorità religiose lungo l'ex Via della Seta - ora conosciuta come la via del Petrolio; La ricerca delle origini delle persone incontrate durante il mio cammino mi ha lentamente portato a riflettere sulla mia identità...".
Giada Ripa

ProjectB presenta, DISPLACEMENT, la prima mostra personale in Italia, della fotografa Giada Ripa.

In mostra otto opere, di cui due grandi trittici e alcune Icone Religiose di piccolo formato: fotografie che appartengono alle due serie fondamentali della giovane artista Italiana che vive e lavora a New York, Displacement e la nuova serie Iconema; nel complesso un percorso espositivo che ne ripercorre la ricerca artistica recente.

Giada Ripa ha sviluppato parallelamente a un approccio documentaristico alla fotografia, una serie di lavori sull'analisi dello spazio come mezzo per esplorare l'identità personale. Opere nate, durante i suoi viaggi attraverso i paesi dell'Ex blocco Sovietico, dal bisogno di trovare un modo d'espressione della sua identità come donna e giovane artista in viaggio, quando il luogo fisico, diventa il palcoscenico dove questa identità lentamente si forma.

DISPLACEMENT
Displacement, la serie che da il titolo a tutta la mostra, mostra presentata in anteprima al MMoMA di Mosca nel dicembre 2011- Gennaio 2012 ,è un progetto fotografico iniziato nel 2005, ed al quale Moleskine ha dedicato nel 2012 il primo libro fotografico. Il libro sarà presentato per la prima volta in Italia in occasione della mostra.

Un inno poetico e fortemente introspettivo all'arte del cadere, che vede la figura umana ritratta in un momento di fragilità estrema, quando le difese dal mondo esterno crollano e l'identità appare in bilico. Le opere vedono protagonista una giovane donna contemporanea alle prese con un ossessivo confronto tra sé e territori sconosciuti, lontani dall'ideale esotico, dove la cultura industriale e il capitalismo si scontrano con la durezza dell'ambiente il clima, storia, cultura e religione.

L'artista ha sviluppato una serie di fotografie, dove la lontananza geografica e culturale di territori prevalentemente connessi con la produzione di energia (olio, gas, energia geotermica e fonti rinnovabili) svolge il ruolo di sfondo, lo scheletro fondamentale che sorregge il significato concettuale delle opere. La sua ricerca personale e' spesso accompagnata/ ispirata da testi di geografi, antropologi e ricercatori come i racconti dei grandi esploratori della Via della Seta di Peter Hopkirk "The Great Game" , "The Foreign devils on the Silk Road".

Per la prima mostra in Italia Giada Ripa presenta le nuove opere della serie Iconema da un termine coniato dall'antropologo Eugenio Turri che suggerisce l'idea che il paesaggio possa essere interpretato metaforicamente come il «teatro» delle attività umane, lo scenario in cui l'uomo è contemporaneamente attore e spettatore, trasformatore dei luoghi e fruitore degli stessi, sottolineano un ritorno dell'artista alle proprie origini; La volontà di lavorare sul territorio Italiano, come in un Gran Tour Europeo, dopo un lungo cammino attraverso luoghi distanti.

BIOGRAFIA:
Nata a Londra e cresciuta a Bruxelles, Giada Ripa vive e lavora tra New York e Milano. Ha iniziato la sua carriera nel 2000, dopo avere studiato presso L'ICP di New York, lavorando inizialmente come fotografa corrispondente (Grazia Neri) per alcune delle più autorevoli riviste italiane e straniere e progressivamente come fotografa artista impegnata in progetti più personali.

Da allora, Giada Ripa ha vagato il mondo, usandolo come sfondo per una ricerca sulle dislocazioni personali in spazi pubblici e privati. I suoi lavori sono stati esposti in Italia, Belgio, Spagna, Stati Uniti, Corea, Cina e Russia. La maggior parte di entrambe le pratiche artistiche e documentarie si sono concentrate su quella zona del mondo: la Cina, l'Asia centrale e il Caucaso. La prima mostra personale museale si è tenuta al MMoMA, Museo Arte Moderna di Mosca, nel 2011. Da allora ha pubblicato due libri: The Invisible Pipeline commissionato da Eni e Displacement, il primo libro fotografico pubblicato da Moleskine.

Finalista del Premio Terna nel 2009, e' appena stata nominata per il prestigioso premio di fotografia e sostenibilità: Premio PRIX PICTET.

----english

"The project Displacement began in Xinjiang, China, more than eight years ago, while I was investigating displaced minorities along the former Silk Road, the centuries-old link between the Middle East and Asia, now known as the Oil Route. Researching the accounts and origins of the people slowly led me to reflect on my own personal identity while confronting the force of the landscapes I encountered."
Giada Ripa

ProjectB presents DISPLACEMENT, the first personal exhibition of photographer Giada Ripa in Italy. Eight works will be on display, including two large triptychs and small works from Displacement series as well as Three works from her new serie Iconema , the two latest important series of this young Italian artist who lives and works in New York. In short, it's an exhibition that looks back at her artistic research and recent career.

In addition to her documentary-style approach to photography, Giada Ripa has also developed a series of works that analyse space as a means for exploring personal identity. Works that emerged during her travels through the former Soviet Union satellites countries, her explorations through the Caucasus and Central Asia, following a need to find a way of expressing her identity as a woman and young travelling artist, when the physical space becomes the stage where that identity gradually takes shape.

DISPLACEMENT
Displacement, the series that provides the title for the whole exhibition (the exclusive preview was held at the MMoMA in Moscow in December 2011- January 2012), is a photographic project that began back in 2005. In 2012, Moleskine dedicated the first photographic book to it, and this book will be presented for the first time in Italy during the exhibition.

A poetic and highly introspective anthem to the art of falling in which the human figure is portrayed in a moment of extreme fragility when the structure of the outside world collapses and identity appears unbalanced. The protagonist of these works is a young and contemporary woman obsessively confronting herself with unknown lands (foreign and distant places loaded with symbolic stratifications and cultural, historical and geopolitical implications) where industrial culture and capitalism clash with the harshness of the environment, the climate, history, culture and religion.

The artist has developed a series of photos where the geographical and cultural distance of lands linked primarily with energy production (oil, gas, geothermal and renewable sources) provides the background, the essential framework sustaining the conceptual meaning of the works. Her personal search is often accompanied/inspired by the texts of geographers, anthropologists and researchers like the tales of the great explorers on the Silk Road by Peter Hopkirk - "The Great Game", "The Foreign Devils on the Silk Road".

This first exhibition in Italy and the new works from Iconema series ( term coined by the anthropologist Eugenio Turri, suggesting the idea that the landscape can be interpreted metaphorically as the «theatre» of human activities, the scenario where man is both actor and spectator at the same time - transforming territories and benefiting from them) mark the artist's return to her origins; the urge to work in Italy, her homeland territory, in the spirit of a "European Grand Tour", after a long journey through distant lands.

BIOGRAPHY:
Born in London and brought up in Brussels, Giada Ripa lives and works between New York and Milan. She began her career in 2000, after studying at the ICP in New York, working both as a correspondent photographer (Grazia Neri) for some of the most important Italian and foreign magazines, and progressively as artist photographer dealing with more personal projects.

Since then, Giada Ripa Ripa has roamed the world, using its topographies as a backdrop for her examinations of personal dislocation in both public and private space.

Her works have been displayed in Italy, Belgium, Spain, the United States, Korea, China and Russia. Most of her projects have concentrated on China, Central Asia and on the Caucasus. Her first personal Museum exhibition was held at the MMoMA (Museum of Modern Art) in Moscow, in 2011.

Since then she has published two books: The Invisible Pipeline (commissioned by ENI) and Displacement, the first photography book published by Moleskine. Ripa was a finalist for the Terna Award in 2009 and has just been nominated for the prestigious PRIX PICTET Award (the leading global award for photography and sustainability).

Contacts: press@projectb.eu T. +39 02 86 998751 F. +39 02 80581467

Inaugurazione: mercoledì 25 settembre 2013, ore 19.00-21.00

ProjectB
T. +39 02 86 998751
F. +39 02 80581467
press@projectb.eu

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