Displacement. In mostra 8 opere, fotografie che appartengono alle due serie fondamentali della giovane artista italiana che vive e lavora a New York: "Displacement" e la nuova serie "Iconema".
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"Il progetto Displacement cominciava in Xinjiang, Cina, più di otto anni fa
investigando le minorità religiose lungo l'ex Via della Seta - ora conosciuta come
la via del Petrolio; La ricerca delle origini delle persone incontrate durante il
mio cammino mi ha lentamente portato a riflettere sulla mia identità...".
Giada Ripa
ProjectB presenta, DISPLACEMENT, la prima mostra personale in Italia, della
fotografa Giada Ripa.
In mostra otto opere, di cui due grandi trittici e alcune Icone Religiose di piccolo
formato: fotografie che appartengono alle due serie fondamentali della giovane
artista Italiana che vive e lavora a New York, Displacement e la nuova serie
Iconema; nel complesso un percorso espositivo che ne ripercorre la ricerca artistica
recente.
Giada Ripa ha sviluppato parallelamente a un approccio documentaristico alla
fotografia, una serie di lavori sull'analisi dello spazio come mezzo per esplorare
l'identità personale. Opere nate, durante i suoi viaggi attraverso i paesi dell'Ex
blocco Sovietico, dal bisogno di trovare un modo d'espressione della sua identità
come donna e giovane artista in viaggio, quando il luogo fisico, diventa il
palcoscenico dove questa identità lentamente si forma.
DISPLACEMENT
Displacement, la serie che da il titolo a tutta la mostra, mostra presentata in
anteprima al MMoMA di Mosca nel dicembre 2011- Gennaio 2012 ,è un progetto
fotografico iniziato nel 2005, ed al quale Moleskine ha dedicato nel 2012 il primo
libro fotografico. Il libro sarà presentato per la prima volta in Italia in
occasione della mostra.
Un inno poetico e fortemente introspettivo all'arte del cadere, che vede la figura
umana ritratta in un momento di fragilità estrema, quando le difese dal mondo
esterno crollano e l'identità appare in bilico. Le opere vedono protagonista una
giovane donna contemporanea alle prese con un ossessivo confronto tra sé e
territori sconosciuti, lontani dall'ideale esotico, dove la cultura industriale e
il capitalismo si scontrano con la durezza dell'ambiente il clima, storia, cultura
e religione.
L'artista ha sviluppato una serie di fotografie, dove la lontananza geografica e
culturale di territori prevalentemente connessi con la produzione di energia (olio,
gas, energia geotermica e fonti rinnovabili) svolge il ruolo di sfondo, lo scheletro
fondamentale che sorregge il significato concettuale delle opere. La sua ricerca
personale e' spesso accompagnata/ ispirata da testi di geografi, antropologi e
ricercatori come i racconti dei grandi esploratori della Via della Seta di Peter
Hopkirk "The Great Game" , "The Foreign devils on the Silk Road".
Per la prima mostra in Italia Giada Ripa presenta le nuove opere della serie
Iconema da un termine coniato dall'antropologo Eugenio Turri che suggerisce l'idea
che il paesaggio possa essere interpretato metaforicamente come il «teatro» delle
attività umane, lo scenario in cui l'uomo è contemporaneamente attore e spettatore,
trasformatore dei luoghi e fruitore degli stessi, sottolineano un ritorno
dell'artista alle proprie origini; La volontà di lavorare sul territorio Italiano,
come in un Gran Tour Europeo, dopo un lungo cammino attraverso luoghi distanti.
BIOGRAFIA:
Nata a Londra e cresciuta a Bruxelles, Giada Ripa vive e lavora tra New York e
Milano. Ha iniziato la sua carriera nel 2000, dopo avere studiato presso L'ICP di
New York, lavorando inizialmente come fotografa corrispondente (Grazia Neri) per
alcune delle più autorevoli riviste italiane e straniere e progressivamente come
fotografa artista impegnata in progetti più personali.
Da allora, Giada Ripa ha vagato il mondo, usandolo come sfondo per una ricerca sulle
dislocazioni personali in spazi pubblici e privati. I suoi lavori sono stati esposti
in Italia, Belgio, Spagna, Stati Uniti, Corea, Cina e Russia. La maggior parte di
entrambe le pratiche artistiche e documentarie si sono concentrate su quella zona
del mondo: la Cina, l'Asia centrale e il Caucaso. La prima mostra personale museale
si è tenuta al MMoMA, Museo Arte Moderna di Mosca, nel 2011. Da allora ha pubblicato
due libri: The Invisible Pipeline commissionato da Eni e Displacement, il primo
libro fotografico pubblicato da Moleskine.
Finalista del Premio Terna nel 2009, e' appena stata nominata per il prestigioso
premio di fotografia e sostenibilità: Premio PRIX PICTET.
----english
"The project Displacement began in Xinjiang, China, more than eight years ago, while
I was investigating displaced minorities along the former Silk Road, the
centuries-old link between the Middle East and Asia, now known as the Oil Route.
Researching the accounts and origins of the people slowly led me to reflect on my
own personal identity while confronting the force of the landscapes I encountered."
Giada Ripa
ProjectB presents DISPLACEMENT, the first personal exhibition of photographer Giada
Ripa in Italy. Eight works will be on display, including two large triptychs and
small works from Displacement series as well as Three works from her new serie
Iconema , the two latest important series of this young Italian artist who lives and
works in New York. In short, it's an exhibition that looks back at her artistic
research and recent career.
In addition to her documentary-style approach to photography, Giada Ripa has also
developed a series of works that analyse space as a means for exploring personal
identity. Works that emerged during her travels through the former Soviet Union
satellites countries, her explorations through the Caucasus and Central Asia,
following a need to find a way of expressing her identity as a woman and young
travelling artist, when the physical space becomes the stage where that identity
gradually takes shape.
DISPLACEMENT
Displacement, the series that provides the title for the whole exhibition (the
exclusive preview was held at the MMoMA in Moscow in December 2011- January 2012),
is a photographic project that began back in 2005. In 2012, Moleskine dedicated the
first photographic book to it, and this book will be presented for the first time in
Italy during the exhibition.
A poetic and highly introspective anthem to the art of falling in which the human
figure is portrayed in a moment of extreme fragility when the structure of the
outside world collapses and identity appears unbalanced.
The protagonist of these works is a young and contemporary woman obsessively
confronting herself with unknown lands (foreign and distant places loaded with
symbolic stratifications and cultural, historical and geopolitical implications)
where industrial culture and capitalism clash with the harshness of the environment,
the climate, history, culture and religion.
The artist has developed a series of photos where the geographical and cultural
distance of lands linked primarily with energy production (oil, gas, geothermal and
renewable sources) provides the background, the essential framework sustaining the
conceptual meaning of the works. Her personal search is often accompanied/inspired
by the texts of geographers, anthropologists and researchers like the tales of the
great explorers on the Silk Road by Peter Hopkirk - "The Great Game", "The Foreign
Devils on the Silk Road".
This first exhibition in Italy and the new works from Iconema series ( term coined
by the anthropologist Eugenio Turri, suggesting the idea that the landscape can be
interpreted metaphorically as the «theatre» of human activities, the scenario where
man is both actor and spectator at the same time - transforming territories and
benefiting from them) mark the artist's return to her origins; the urge to work in
Italy, her homeland territory, in the spirit of a "European Grand Tour", after a
long journey through distant lands.
BIOGRAPHY:
Born in London and brought up in Brussels, Giada Ripa lives and works between New
York and Milan. She began her career in 2000, after studying at the ICP in New York,
working both as a correspondent photographer (Grazia Neri) for some of the most
important Italian and foreign magazines, and progressively as artist photographer
dealing with more personal projects.
Since then, Giada Ripa Ripa has roamed the world, using its topographies as a
backdrop for her examinations of personal dislocation in both public and private
space.
Her works have been displayed in Italy, Belgium, Spain, the United States, Korea,
China and Russia. Most of her projects have concentrated on China, Central Asia and
on the Caucasus. Her first personal Museum exhibition was held at the MMoMA (Museum
of Modern Art) in Moscow, in 2011.
Since then she has published two books: The Invisible Pipeline (commissioned by ENI)
and
Displacement, the first photography book published by Moleskine.
Ripa was a finalist for the Terna Award in 2009 and has just been nominated for the
prestigious PRIX PICTET Award (the leading global award for photography and
sustainability).
Contacts: press@projectb.eu T. +39 02 86 998751 F. +39 02 80581467
Inaugurazione: mercoledì 25 settembre 2013, ore 19.00-21.00
ProjectB
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