Duale. In mostra 3 video, 1 scultura e 15 quadri lenticolari. Il titolo e' riferito all'idea di "doppio" e di conseguenza di "sdoppiamento", cui e' strettamente connesso il tema della solitudine.
In collaborazione con la Galleria Fumagalli ed il Museo Pecci Milano
“Duale” è una mostra composta da tre video, da una scultura e da
quindici quadri lenticolari. Deriva il suo titolo dalla forma verbale
dell’antico greco che prevedeva, oltre alle forme singolare e plurale,
una particolare forma destinata alla relazione tra due, fossero
persone, cose o situazioni. Due è dunque il tema, che arriva
rapidamente all’idea di “doppio”, e di conseguenza di “sdoppiamento”,
cui è strettamente connesso - sembra paradossale - il tema della
solitudine. L’incomunicabilità, l’atteggiamento schizofrenico, la
pervicacia nel mantenere posizioni immobili si manifesta infatti più
nel rapporto a due, “duale” appunto, che nell’essere soli o in mezzo a
una moltitudine.
Di più, si manifesta visibilmente e simbolicamente
meglio nella relazione tra oggetti che tra persone: ecco perché il
mondo parallelo delle cose è il protagonista della scultura e dei
lenticolari di Chiara Dynys, mentre le persone ne sono assenti. Allo
stesso modo i “vasi comunicanti”, soggetto della scultura
dell’artista, di fatto sono “incomunicanti”.
Solo nel video, dove si
registra l’imitazione di Gregory Peck nel cinematografico
“Moby Dick”, declinata in italiano ed inglese dal giovane
attore napoletano Roberto Mascia, sono protagonisti la voce e la
postura umana, ma se ne evidenziano la difficoltà del rapporto con
la realtà, e la scelta di un mimetismo irreale che ha molto da
spartire con l’atteggiamento schizofrenico di cui si è detto.
Immagine: Duale, 2013, lenticolare e plexyglass. Courtesy Spazioborgogno
Opening, giovedì 3 ottobre 2013 ore 18
Spazioborgogno
Ripa di Porta Ticinese 113, Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15-19
Ingresso gratuito