Alessandro Mendini
Ettore Sottsass
Michele De Lucchi
Andrea Branzi
Paola Navone
Alessandro Guerriero
Remo Rapetti
I 35 disegni esposti documentano i vari approcci al design, gli esperimenti e le innovazioni praticati dal movimento di Alchimia nel corso della sua attivita' durata circa 15 anni.
A cura di Alessandro Guerriero e Remo Rapetti
La mostra comprende 35 disegni che documentano i vari approcci al design, gli esperimenti e le innovazioni praticati dal movimento di Alchimia nel corso della sua attività durata circa 15 anni. Fondata da Alessandro Guerriero proprio nel 1976, Alchimia ha raccolto intorno a sé un gruppo di designer, architetti, artisti, musicisti, scenografi, ecc. uniti da un'esperienza comune nel "radical design" e decisi a proseguire ad oltranza sulla via dell'avanguardia e della ricerca. Recupero delle tecniche artigianali, interdisciplinarità, design romantico, redesign, decorazione sono alcune delle parole d'ordine che i membri del movimento esplorano in ogni sfaccettatura giungendo a risultati che sconvolgono i parametri del compassato mondo del design italiano di quegli anni e guadagnandosi una rinomanza internazionale attraverso grandi mostre a Tokyo, Parigi, Kassel, Erfurt, New York ecc. Oltre a Guerriero, intorno ad Alchimia ruotano designer come Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi, Andrea Branzi, Paola Navone ma collaborano anche Cucchi e Paladino, Fiorucci e Toscani, Cinzia Ruggeri, Anna Gili e moltissimi altri.
Come scrive Burghardt, "Il carattere interdisciplinare del gruppo, designers, stilisti, grafici, le permette di intervenire in tutti i campi del progetto e dal confronto di questi operatori nasce un metodo globale per i temi più diversi. Ogni oggetto riflette un'iconografia specifica che contiene lo spirito di Alchimia: l'unità stilistica di forme morbide mescolate con elementi più aggressivi, oggetti del quotidiano modificati e defunzionalizzati, superfici liscie interrotte dall'inserimento di antenne e bandierine, collages e montaggi di elementi in stili diversi sottolineati da colori vivaci, recupero di tecniche artigianali come l'intarsio e lavori con laminati plastici o metalli preziosi."
E Mendini così commenta l'ossessione del disegno tipica dei membri di Alchimia: " Il disegno di un oggetto, se fatto grande “al vero”, coincide con l'opera effettiva, né è la squama appiattita: il disegno è un'opera autonoma che rappresenta sé medesima. Disegno e oggetto si sovrappongono, la comunicazione diventa realtà nel momento stesso in cui acquista il “volume”. Il disegno assume l'aspetto di una scultura-oggetto, il rapporto fra vero e falso diviene ambiguo, la realtà si trasforma in una apparizione, in un souvenir della tipologia dell'oggetto stesso: la pittura progettata coincide con il design pittorico."
Il catalogo bilingue è pubblicato da Postmedia Books.
Inaugurazione 1 ottobre ore 18.30
Istituto Italiano di Cultura
496 Huron Street, Toronto (Ontario) M5R 2R3 - Canada
Orario: lun-ven 10-13, 14.30-17, sab 12-17