Arte da mangiare mangiare arte
Paradossi plastici. Dal progetto Orto d'Artista, VI Edizione - Dalla Semina al Raccolto. Una mostra incentrata sulla materia prima che topylabrys utilizza nel suo lavoro: la plastica, il suo valore, il suo significato.
Presso il Cortile d'Onore di Palazzo Isimbardi (sede della Provincia di Milano) in via Vivaio 1 si inaugura lunedì 7 ottobre pv una nuova mostra personale di topylabrys, al secolo Ornella Piluso, dal titolo Paradossi plastici.
Per scelta dell'Artista, né un’antologica né un’esposizione recapitolativa degli ultimi sei anni della sua intensa attività, divisa tra un operare individuale e di uno corale all’interno e alla guida di Arte da mangiare mangiare Arte, Associazione culturale fondata dalla stessa e sua opera artistica sociale ante litteram. Piuttosto, una mostra incentrata sulla plastica, la materia prima che topylabrys utilizza nel suo lavoro, sul suo valore, sul suo significato, sui paradossi e sulle ambiguità che l'operare con essa comporta. Ancora una volta, quindi, un tracciato di una testimonianza di assai più lungo termine, non solo per la qualità e quantità delle “opere” esposte ma anche e soprattutto per le implicazioni di valore simbolico o concettuale e di valenza tecnico-scientifica o operazionale che si riscontrano al cospetto di siffatti elaborati. Il duplice focus arte-scienza è il fondamento della poetica stessa di topylabrys sin dagli anni in cui ella operava presso i laboratori Montedison o altrimenti presso quelli della Mazzucchelli 1849 Spa di Castiglione Olona.
Il progetto realizzato quest'anno è molto ampio e prevede diverse installazioni, ognuna di queste unica e, nello stesso tempo, collegata alle altre da forti legami di senso:
Paradossalmente cibo – installazione composta da cibi commestibili e non e da contenitori di cibo realizzati in plastica (piattini improbabili, bicchieri, etc.) posizionati su una superficie piana con altezza discendente e suddivisi in “spazi d'accoglienza” per mezzo di strisce di polistirolo;
Fiamme compresse – ovvero, il paradosso a cui l'uomo da sempre tende, crecando al contempo di dominare la natura e piegarla ai propri bisogni. Grande installazione composta da moduli rettangolari in plastica lunghi e stretti sui quali sono stati effettuati interventi rossi e gialli, che si alternano a forme diverse e di differenti dimensioni sempre in plastica;
Tridimensionalità compressa/Compressione impossibile – in questa installazione il Paradosso plastico viene rappresentato attraverso la compressione della stoffa posizionata tra due lastre di plexiglas che impediscono la libertà della materia: questa infatti arrotolandosi si comprime su se stessa creando motivi tridimensionali. La tridimensionalità è quindi data tutta dalla materia utilizzata che diventa protagonista dell'installazione. Il plexiglas ha la doppia valenza di costringere e preservare. Questa installazione è la traduzione della libertà umana che, nonostante la compressione, si manifesta. Una compressione impossibile, appunto;
Ritratti fotografici d'Arte – installazione composta da una serie di ritratti fotografici di Critici d'arte realizzati dalla coppia di giovani fotografi Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio e reinterpretati in chiave plastica da topylabrys, reinterpretazione che dona loro una plasticità tutta personale e ne favorisce una lettura paradossale;
Bollicine – grande installazione che si ispira ai vini della Franciacorta. L'installazione conta circa 130 globi in plastica elaborati individualmente e vuole sottolineare un mondo in continuo movimento. Le bollicine di vino sono espressione di energia e, paradossalmente, ricordano forme irreali dell'Universo, un mondo extraterrestre pieno di possibilità e sogni. In particolare, questa installazione vuole essere un omaggio a Margherita Hack, grande scienziata recentemente scomparsa, una donna che ha indicato e aperto la strada verso un mistero tutto da esplorare, l'Universo, facendolo però con un ottimismo ed una positività che le Bollicine ben rappresentano;
All'interno della mostra, hanno poi un ruolo molto importante i momenti dedicati a:
Ulivo e Rete – il paradosso qui sta nell'inglobare la forza propria dell'ulivo in una struttura leggera e trasparente. La rete come materia prende forza e peso quando le mani la piegano su se stessa e le permettono di tramutarsi in una materia unica; l'ulivo prende forma e forza nella continua crescita dei propri rami che, da semplice germgolio, crescono e si estendono verso l'incosistenza dell'aria;
Orto della Bellezza Italiana: la Semina – giunto alla sua 4° Edizione, l'Orto della Bellezza italiana viene interpretato come valore etico e non come esperienza legata all'immagine. Quest'anno topylabrys seminerà “LANA”; le “zolle” destinate ai Semi sono realizzate con più lastre di ferro piegate su di loro quasi a creare una plissettatura e sono posizionate all'interno di un “letto” di lana che sembra proteggere i Semi stessi.
Tutti i presenti saranno invitati dall'Artista a compiere il gesto della Semina: ad ogni persona verranno consegnati insime ai batuffoli di lana dei biglietti dove vi saranno scritte frasi, parole, espressioni tutte riguardanti VALORI. I biglietti dovranno essere lanciati nelle “zolle” e in primavera si potrà assistere alla Raccolta d'Arte, ovvero ai VALORI cresciuti nel tempo.
Tutto il programma della mostra è segnalato sul portale di Arte da mangiare mangiare Arte www.artedamangiare.it e sul sito della Provincia di Milano.
Per informazioni:
Arte da mangiare mangiare Arte
via Daverio 7
20122 Milano
02/54122521
info@artedamangiare.it
www.artedamangiare.it
Inaugurazione: lunedì 7 ottobre alle ore 18.00
Palazzo Isimbardi – Sede della Provincia di Milano
Cortile d’Onore
Via Vivaio 1 (ingresso anche da C.so Monforte 35) – 20122 Milano
Dal lunedì al venerdì 10.30-12.30/16-19; sabato e domenica 11-19
Ingresso libero