Annette Messager
Rosmarie Trockel
Marina Abramovic
Cindy Sherman
Luise Lawler
Sherrie Levine
Eija Liisa Athila
Isa Genzken
Candida Hofer
Roni Horn
Beatriz Milhazes
Mariko Mori
Laura Owens
Grazia Toderi
Margherita Manzelli
Eva Marisaldi
Paola Pivi
Monica Bonvicini
Luisa Lambri
Stefania Galegati
Una mostra che propone novanta lavori di oltre quaranta artiste internazionali presenti nelle piu' grandi collezioni italiane di arte contemporanea. La collettiva, riunendo significativi lavori della storia dell'arte al femminile, fa il punto sugli sviluppi delle produzioni internazionali dagli anni '70 ad oggi
La produzione artistica al femminile in una mostra alla Fondazione Sandretto
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo apre l'anno dedicato alla donna il 6 novembre, con l'inaugurazione di Lei. Donne nelle Collezioni Italiane, una mostra che propone fino all'8 febbraio 2004 novanta lavori di oltre quaranta artiste internazionali presenti nelle più grandi collezioni italiane di arte contemporanea, tra le quali: la collezione Baldassarre, Consolandi, Corvi Mora, Danieli, Geuna, Gianaria, Golinelli, Guglielmi, Levi, Morra Greco, Prada, Sandretto Re Rebaudengo, Sozzani, Testa e Zanasi.
La collettiva, riunendo significativi lavori della storia dell'arte al femminile, fa il punto sugli sviluppi delle produzioni internazionali dagli anni '70 ad oggi, presentando opere realizzate con differenti media: pittura, scultura, video, installazioni, disegni, fotografie.
''Le artiste rappresentano indubbiamente una presenza consistente sulla scena artistica contemporanea'', spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ''Il grande numero di artiste presenti nelle più importanti collezioni italiane dimostra come le questioni relative alla differenza di sesso siano ormai storia passata. Ma tutto ciò che le artiste di oggi considerano evidente e indiscutibile, è il frutto di un percorso di conquista che prende il via negli anni '70 dalle rivendicazioni dei diritti per raggiungere oggi una posizione di parità riconosciuta''.
La mostra ripercorre e analizza il lavoro delle protagoniste donne a partire dagli anni Settanta e Ottanta, si interroga sul lavoro svolto da queste nel corso degli ultimi trent'anni, proponendo esempi internazionali, dalle esperienze di Annette Messager, Rosmarie Trockel e Marina Abramovic, alle stampe di Cindy Sherman, alle fotografie di Luise Lawler e ai disegni di Sherrie Levine. Le scelte tematiche delle autrici in mostra vanno dalla rappresentazione della sessualità e della femminilità , dalla dimensione intima e quotidiana, all'interpretazione etica e sociale della realtà contemporanea.
Emergono così le differenze del panorama artistico femminile in relazione al contesto sociale: l'esigenza che portava la donna ad esprimere se stessa, la sua femminilità , con un carattere fortemente politico, oggi si lega ad una visione del mondo personale e innovativo. Ne sono esempio i lavori di Eija Liisa Athila, Isa Genzken, Candida Höfer, Roni Horn, Beatriz Milhazes, Mariko Mori, Laura Owens.
In Italia, dopo il silenzio degli anni Ottanta, il panorama del decennio successivo è complesso e restituisce un ritratto autentico del nostro tempo: dagli ipnotici video di Grazia Toderi, alla pittura introspettiva di Margherita Manzelli, dalle installazioni enigmatiche di Eva Marisaldi agli imprevedibili lavori di Paola Pivi e Monica Bonvicini, fino alle ricerche fotografiche di Luisa Lambri e Stefania Galegati.
E' infine singolare notare che, dallo studio e dalle ricerche effettuate sulle maggiori collezioni di arte contemporanea in Italia, le artiste donne sono presenti in maggior numero nei corpus di opere di collezioniste donne.
Anteprima stampa 6 novembre 2003
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino all' 8 febbraio 2004 dal martedì alla domenica dalle 12 alle 20. Giovedì dalle 12 alle 23. Intero Euro 5, Gruppi Euro 4, Ridotto Euro 3.
Durante il periodo di mostra verranno realizzati alla Fondazione una serie di incontri culturali curati da Emanuela De Cecco e specifici laboratori didattici coordinati da Mauro Biffaro.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Via Modane 16 - Torino
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