Dopo il Grande Splendore. Creature apparentemente fragili, le ragazze perdute di Tillett sono sole in mezzo al deserto dell'immaginario americano.
A cura di Dario Morgante
Creature apparentemente fragili, le ragazze perdute di Rebecca Tillett
sono sole in mezzo al deserto dell'immaginario americano. Non sono icone,
non sono pin-up e non celebrano niente se non una ripetizione costante del
grande fallimento esistenziale. C'è stato un tempo in cui quelle terre
sconfinate regalavano sogni, e successivamente quei sogni si sono
tramutati in incubi. Ora, semplicemente, non c'è più nulla.
Segnalata a più riprese come una delle voci più pure della nuova
fotografia erotica, la Tillett ha saputo destreggiarsi abilmente nella
globalizzazione al ribasso delle intelligenze. Ha rifiutato la corsa alla
celebrità. Ha rifiutato Condè-Nast. Ha rifiutato corteggiatori dai
portafogli gonfi.
I suoi soggetti - rigorosamente femminili - celebrano la lowlife
americana, in una fuga dal cuore nero dell'Impero che risulta tanto più
affascinante quanto efficace. Con fluttuanti riferimenti pop e underground
la Tillett è marginale a ogni movimento importante degli ultimi vent'anni,
una Sylvia Plath della fotografia, caparbiamente attaccata alle sue
origini (vive e fotografa tra il Colorado e il Nuovo Messico), alle sue
amiche e amici e a quel Grande Splendore di cui la sua generazione non ha
vissuto se non un lontano riflesso. Come la luce di una stella morta da
migliaia d'anni.
Dopo il Grande Splendore segna il ritorno in Italia della fotografa
statunitense Rebecca Tillett, dopo la personale del 2010, con una
selezione di nuove fotografie mai esposte in precedenza e realizzate in
esclusiva per Mondo Bizzarro.
Inaugurazione: sabato 5 ottobre 2013, ore 19.00
Mondo Bizzarro Gallery & Bookshop
via degli Equi 18/A Roma
Orari: dal martedì al sabato 15.00 - 20.00
Chiuso domenica e lunedì