Mezzaluna nel Mezzabosco. L'artista dipinge planimetrie urbane dove le geografie di citta' immaginarie sono il registro di conflitti non solo esteriori.
L’artista nella sua ricerca che ha forti risonanze concettuali parte da una constatazione obiettiva. Le nostre città hanno subito in questi ultimi decenni una trasformazione epocale, espandendosi oltre misura hanno invaso la natura, trasformato l’ambiente e il paesaggio, hanno desertificato l’habitat dove la collettività umana e le società animali hanno per secoli vissuto in equilibrio e rispetto reciproco.
Con la perdita di un nucleo aggregante, la scomparsa di un centro storico vivibile, l’eliminazione di rapporti e relazioni di quartiere, le città contemporanee, vere fungaie di cemento e asfalto, anonime e senz’anima, hanno subito un processo di periferizzazione e di disgregazione sociale. Gestita da speculatori urbanistici e classi dirigenti metropolitane rapaci che, per accrescere i propri profitti, permettono un nuovo tipo di baraccamento nell’hinterland, indifferenti al disordine urbano, non frenano l’erosione territoriale, non arrestano il disarmonico inurbamento. Il degrado architettonico si è riverberato sul sociale amplificando in tal modo i fenomeni della miseria e della paura, incrementando le manifestazioni di intolleranza , prevaricazione e violenza.
Nuove angosce si stanno radicando nell’animo umano. E’ mai possibile creare ancora nuove condizioni per vivere serenamente con gli altri, per abitare il mondo in un modo migliore, in equilibrio con i processi naturali, con le stagioni del tempo e in pace con la nostra storia individuale? Le nostre case dove viene preservata la memoria di generazioni sono ancora la custodia adeguata per i nostri sentimenti? Cosa possiamo fare per tutelare il nostro patrimonio di affetti, ricordi, memorie a cui siamo attaccati come ad una madre e che fanno parte del nostro tessuto emotivo?
Ecco che allora Katarina Balunova dipinge planimetrie urbane dove la geografia di città immaginarie sono il registro di conflitti non solo esteriori, i muri delle case che per secoli sono stati lo scheletro o la struttura portante della nostra identità che ci ha salvati dal degrado del tempo, ora sono diventati fragili e precari e anelano ad una nuova solidità. Le mappe dell’artista sono icone della casa come ultimo baluardo di salvaguardia, di sicurezza, di tranquillità, di diritto alla privacy. Sono l’ultimo rifugio per i nostri amici animali, prima che l’uomo si trasformi in una belva distruttrice, feroce e sanguinaria. L’artista ci consiglia una filosofia di vita che propone spazi per tutti nel rispetto interetnico, della multiculturalità, della globalità, ma anche della solidarietà; ci indica nei suoi quadri una nuova visione protezionistica del mondo animale in quanto portatore di diritto alla vita e del rispetto della sua esistenza.
E’ in questa luce, prescindendo dalle questioni prettamente politiche, che dobbiamo leggere le opere della Balunova, capace di inerpicarsi sui sentieri ardui della creatività. Con libertà interpretativa, originalità propositiva sa decifrare i segnali inquietanti della nostra contemporaneità e proporci nuovi scenari per un mondo connotato da cambiamenti epocali.
Giovanni Cordero
Katarina Balunova l'artista slovacca, che vive a Torino, ha terminato il Master studium di Belle arti all'Università di Kosice, facoltà di Belle arti, con una specializzazione in pittura contemporanea.
Il tema affrontato da Katarina Balunova è quello della località intesa come una certa area nel mondo. Ogni luogo ha il suo passato che consiste in tutto ciò che è successo nel percorso del tempo: la vita, la nascita e la morte. Ha trovato ispirazione nella città come luogo costruito dall'uomo all'interno della natura e allo stesso tempo come luogo costruito contro di essa. Infatti lì c'è un forte contrasto tra natura e civiltà.
Willy Darko
Organizzazione Darko’s Store - il magazzino di Darko
Graphic design Katarina Balunova – Willy Darko
Catalogo e mostra a cura di Willy Darko testo di Giovanni Cordero
Inaugurazione : Martedi’ 8 ottobre 2013 - ore 19,00
MartinArte
C.so Siracusa 24/a - Torino
Lunedi’ dalle 15,30 alle 19,30Martedì e Giovedì dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 22,00
Mercoledi’ e Venerdi dalle 16,00 alle 19,00
Per visita alla mostra e informazioni tel: - 011 8118786
Ingresso libero