La mostra offre una panoramica sul suo lavoro attraverso opere che vanno dagli anni Settanta fino alle piu' recenti - realizzate in occasione della mostra - e permette di spaziare tra i diversi linguaggi da lui utilizzati. Sono infatti presentate fotografie acquarellate, maschere, erme, sculture in bronzo e in ceramica, acquarelli.
La Galleria Mazzoli presenta per la prima volta una mostra personale di Luigi Ontani. Artista poliedrico, originale interprete di allegorie, di simboli e miti della storia e della letteratura, Luigi Ontani nel suo percorso si è espresso con diverse tecniche artistiche, mostrando sempre una sapiente versatilità linguistica e metodologica.
La mostra offre una panoramica sul suo lavoro attraverso opere che vanno dagli anni Settanta fino alle più recenti, realizzate in occasione della mostra, e permette di spaziare tra i diversi linguaggi da lui utilizzati: saranno infatti presentate fotografie acquarellate, maschere, erme, sculture in bronzo e in ceramica, acquarelli.
Un viaggio nell'immaginario dell'artista in cui è evidente l’attenzione alla tradizione iconografica occidentale e orientale, filtrate attraverso il gioco e l’ironia, il tema della maschera, il corpo, il narcisismo e la trasformazione all'interno di spazi dove il limite tra realtà e fantasia sembra scomparire. In mostra sarà presentata anche un'opera inedita dedicata alla città di Modena: un'erma bifronte con Alessandro Tassoni e Antonio Delfini, la secchia, la Ghirlandina e la mitria di San Geminiano che salvò la città da Attila con il miracolo della nebbia.
NOTE BIOGRAFICHE
Luigi Ontani nasce durante la IIa Guerra Mondiale sulla Linea Gotica, a Montovolo di Grizzana Morandi presso Vergato (Bologna). Dopo aver frequentato il 'Corso di nudo' all'Accademia di belle arti di Bologna, negli anni '60 nel clima di generale rifiuto delle tecniche tradizionali, Ontani alterna alla pittura sperimentazioni che attingono alla sfera fanciullesca del gioco e realizza i suoi "tableaux vivants", performance filmate e fotografate, in cui egli stesso si presenta mascherato in vari modi: da Pinocchio a Dante, da San Sebastiano a Bacco. A Bologna tiene le sue prime mostre: esordisce nel 1965 nella rassegna organizzata dal Gruppo Industriale Maccaferri, ma il vero debutto avviene con la personale alla Galleria San Petronio nella primavera del 1967, nella quale presenta acquarelli, disegni e oggetti "pleonastici".
Una tappa fondamentale è la personale tenutasi alla Galleria San Fedele di Milano nel 1970 presentata da Renato Barilli. Luigi Ontani ha contribuito al riposizionamento del linguaggio figurativo all'interno delle pratiche artistiche contemporanee attraverso fotografie, performance e tableaux vivants, sculture, installazioni e disegni che si rifanno ad una ricchissima tradizione di immagini sia occidentali che orientali. L'Oriente e l'esotico hanno infatti sempre esercitato forti attrattive sull'artista: alla fine del 1974 affronta il primo viaggio in India e inizia le sue riproduzioni in seppia acquerellate secondo armoniche gamme cromatiche. Spesso è egli stesso il protagonista dei suoi lavori vestendo i panni di figure mitiche della storia, della religione o della letteratura, attingendo alle più diverse fonti vicine e lontane nel tempo, secondo un metodo che assimila la citazione di modelli preesistenti alla creazione di una mitologia personalissima dove convivono narcisismo ed erudizione; il formato scelto solitamente è quello della miniatura o della gigantografia, e ogni opera è considerata unica.
Oltre ad aver preso parte alla Biennale di Venezia nelle edizioni del 1972, 1978, 1984, 1986 e 1995 e alla Biennale di Lione nel 2000, Luigi Ontani ha esposto al Guggenheim Museum di New York e Venezia, al Museo Villa Stuck di Monaco, alla Kunsthalle di Berna, al PS1 MoMA di New York, allo S.M.A.K. di Ghent, al Kunstverein di Francoforte, al Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al MAMbo di Bologna,al Museo di Capodimonte di Napoli, al Castello di Rivoli (TO).
Vive e lavora tra Vergato, Roma e l'India.
Inaugurazione 12 ottobre alle ore 18.30
Galleria Emilio Mazzoli
Via Nazario Sauro 62 Modena
orari: 10.00-13.00/16.00-19.00 - chiuso i festivi
Ingresso libero