Silvia Berton
Alessandro Bevilacqua
Alvise Bittente
Elisa Bortolussi
Calzavara+Vettorello
Alessia Cargnelli
Lia Cecchin
Andrea Contin
Stefano De Longhi
Alice Di Lauro
Enkelejd Doja
Barbara Fragogna
Sandra Hauser
Daniela Manzolli
Arianna Marcolini
Paolo Melasi
Sara Mognol
Francesco Nordio
Benedetta Panisson
Samuele Papiro
Anna Ramasco
Mauro Semenzato
Lucio Serpani
Nicole Volta
Rassegna d'arte contemporanea. La mostra "Espansione/contrazione" nasce da un percorso che e' stato proposto agli artisti nel luglio 2013. Con Silvia Berton, Alessandro Bevilacqua, Alvise Bittente, Elisa Bortolussi...
a cura di Cantiere Corpo Luogo
Artisti in mostra:
Silvia Berton, Alessandro Bevilacqua, Alvise Bittente, Elisa Bortolussi, Calzavara+Vettorello, Alessia Cargnelli, Lia Cecchin, Andrea Contin, Stefano De Longhi, Alice Di Lauro, Enkelejd Doja, Barbara Fragogna, Sandra Hauser, Daniela Manzolli, Arianna Marcolini, Paolo Melasi, Sara Mognol, Francesco Nordio, Benedetta Panisson, Samuele Papiro, Anna Ramasco, Mauro Semenzato, Lucio Serpani, Nicole Voltan.
Il movimento di espansione e contrazione descrive un'attitudine propria del corpo vivo, un suo elemento funzionale che ne contraddistingue lo stato di benessere lì dove tale attitudine non venga interrotta, ingabbiata, scomposta, frammentata.
Seguendo la linea di espansione che dal centro individuale porta verso l'esterno, si incontra il mondo che circonda l'umano, dall'infinitamente piccolo dello spazio limitrofo all'infinitamente grande del cosmo. Un movimento costante che si spinge verso un fuori e che rimbalza, subito dopo, verso un dentro.
La mostra “Espansione/contrazione” nasce da un percorso che è stato proposto agli artisti nel luglio 2013. Da un lato un orizzonte di senso creato dal Prof. Tarca, sul superamento di un superamento, sulla problematizzazione di quella ricomposizione tra corpo e mente che ha caratterizzato gran parte del pensiero filosofico del '900 con la messa al bando di Cartesio, per una visione più laica della differenziazione e non assolutizzazione della verità del corpo. Dall'altro lato, due giorni di laboratori esperienziali durante i quali gli artisti si sono accostati, anche attraverso l'esperienza fisica vera e propria condotta da Paolo Maccagno, al pensiero di Alexander Lowen, fondatore dell'analisi bioenergetica, pratica volta alla cura dei blocchi psichici attraverso un approccio diretto alla risoluzione degli scompensi fisici. Del pensiero di Lowen si sono affrontati in particolare il concetto di grounding, o legame alla terra, la relazione tra elementi emotivi e posture fisiche, il corpo come portatore di identità, la relazione fisica con ciò che costituisce il nostro orizzonte di senso, oggi ampliato dall'incorporazione di tutto quello che fa parte del nostro immaginario, compreso ciò che percepiamo “virtualmente” ma che si innesta nel nostro stesso modo di portare il movimento nel mondo.
Abbiamo cercato un avvicinamento a quello che potrebbe dirsi un corpo contemporaneo, definito più dalla relazione e dalle consapevolezza dei legami presenti tra connessioni neuronali, stimoli percettivi e messa in discussione della realtà sensibile del corpo, più che sua sfrenata liberazione e estremizzazione. L'approccio al corpo, che poi si dipanerà nel complesso militare di Forte Carpenedo, che si è in qualche modo innestato nel lavoro degli artisti fin da subito, è sottile, poche volte esibito, attento sia all'idea biografica sia a quella percettiva, alla relazione che travalica il limite fisico per spostare l'attenzione sulla percezione del dentro e del fuori, dell'universo degli organi così come del mondo percepito in cui siamo a nostra volta immersi.
Gli artisti che si sono accostati al progetto sono numerosi. Dalle azioni performative di Anna Ramasco, che porterà al Forte un gruppo di più di 40 sordomuti intenti a discutere animatamente tra loro in lingua LIS, all'omaggio di Lia Cecchin a Jiri Kovanda, in cui il remake dell'opera “Shelter” porterà all'attenzione il cerchio chiuso che si crea tra la ragazza innestata nell'architettura dello spazio, la relazione col pubblico e la lettura di un libro sulle case. I cavi di Nicole Voltan, che darà voce alle connessioni neuronali create con fili di lana, accanto all'esperienza di resa proposta da Alice Di Lauro, interessata all'abbandono dell'io narcisistico per andare verso la scoperta del vero sé, che accompagnerà uno spettatore alla volta all'interno di alcune sale del forte perennemente allagate, attraverso un carretto trascinato da lei. L'approccio relazionale di Francesco Nordio, che organizzerà un talk sulle pratiche fisiche a cui inviterà i presenti durante l'inaugurazione della mostra, e che ha come orizzonte di senso la ricaduta politica di una pratica di consapevolezza fisica. I percorsi sensoriali di Enkli, che accompagnerà gli spettatori attraverso l'esterno di Forte Carpenedo, facendo loro esperire in modo ironico un ambiente privato dalla propria funzione iniziale, e risemantizzato dall'azione dell'artista. E così via fino ad arrivare alla visione ospedalizzata di Samuele Papiro, che porterà la sua esperienza con i malati in stato neurovegetativo, i video di Daniela Manzolli e la nuova veste performativa di Alvise Bittente, fino al ritratto deidentitarizzato di Benedetta Panisson, tratto dall'acuto lavoro video “Come to Venice”.
Una mostra con tempi di fruizione lenti, carica di contenuti concettualmente complessi senza rinunciare al coinvolgimento emotivo del pubblico.
Contro Zona è una rassegna di arte contemporanea per la città di Mestre. Dall'11 al 20 ottobre sono visitabili la mostra “Espansioni/contrazioni” a Forte Carpenedo, Via Vallon 101, Mestre, e la mostra “Drop-out” al Rivolta pvc di Marghera, Via Fratelli Bandiera 45. Orari di apertura delle mostre: mar-ven 15.30/19.00; sab-dom 9.30/13.00 – 15.30/19.00. Il resto del programma è visibile sul sito: www.controzona.it.
Contro Zona è un progetto di Cantiere Corpo Luogo, sostenuto dalla Municipalità di Mestre-Carpenedo e dall'Assessorato all'Ambiente e alla Città Sostenibile. Patrocinato dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, dallo IUAV e della Fondazione di Venezia. Main parter del progetto sono Petas s.r.l. e Frattamagrini.
INFO:
www.controzona.it
info@controzona.it
Cell. 349 66 74 240
Inaugurazione 11 ottobre ore 15.30
Forte Carpenedo
Via Vallon, 101 - Mestre (VE)
Orari di apertura delle mostre: mar-ven 15.30-19; sab-dom 9.30-13 e 15.30-19