La Fenice Gallery - Cecilia Tirelli
"Camera Vitrea". L'artista utilizza la galleria come contenitore per allestire alcuni dei suoi ricordi, archiviati attraverso disegni, ed estemporanee riprese video creando una dimensione organica all'interno di un parallelismo che rende l'allestimento un ludico movimento di ambienti vissuti.
La camera vitrea è un piccolo spazio contenuto all’interno dell’occhio, più precisamente collocato tra la superficie posteriore del cristallino e la retina. Del corpo umano è il luogo adibito a contenere l’umore vitreo, quella massa gelatinosa che funge da sostegno e protezione dell’occhio.
La sua trasparenza permette il passaggio della luce, quindi, la possibilità di fruire del mondo, della realtà che si muove e che, di riflesso, ci muove all'interno di situazioni diversificate: private, pubbliche, intime, cercate, casuali.
Valerio Veneruso utilizza la Fenice Gallery come contenitore per allestire alcuni dei suoi ricordi, archiviati attraverso disegni, ed estemporanee riprese video dove la qualità dell’immagine soccombe alla volontà di utilizzare un certo tipo di risoluzione per essere il più vicino possibile al concetto di realtà.
Il confronto tra dentro e fuori, tra artista e spettatore si confonde creando una dimensione organica all'interno di un parallelismo che rende l’allestimento un ludico movimento di ambienti vissuti nel quotidiano, arricchiti dalla memoria di chi vi è passato.
L’intimità si svela: la possibilità di calare lo spettatore nella vita privata altrui mettendone a fuoco dei frammenti, istanti fotografati, scelti e ricalcati su carta con pennarello nero. Nei filmati, invece, l'artista diviene spettatore a sua volta: osserva, contempla quello che avviene fuori la finestra della propria stanza, ascolta musica, ferma il momento.
Camera Vitrea si veste di senso; l’esperienza che racconta il passaggio dell’artista tra abitazioni dislocate nel territorio veneziano, paesaggio di luoghi trovati, vissuti e sbirciati. Come se per un attimo ci si potesse guardare in profondità, ma con uno sguardo esterno al corpo, così Valerio, in modo quasi viscerale, dona il suo intimo al visitatore rendendolo parte attiva. Un'autopsia della realtà, che svela un mosaico di visioni, incastrate tra di loro, capaci di incantare e trattenere lo sguardo.
Inaugurazione 12 ottobre alle 18.30
La Fenice Gallery
Corte del Tagiapiera, S. Marco 1948 Venezia
Orari: da giovedì a domenica dalle 14.00 alle 18.00 o su appuntamento
Ingresso libero