Dalle fotografie alle sculture in plexiglass, le opere si pongono come risultato di indagine evidenziando la differenza fra il guardare e l'osservare.
Giovedì 17 ottobre, verrà inaugurata a Catania, presso la galleria Carta Bianca fine arts, una mostra personale di Angelo Barone, artista nato a Modica nel 1957, ma milanese di adozione. Eclettico, dall'estetica rigorosa ed elegante, ammiccante all'astrazione e al concettuale, fotografo e scultore, attraverso le opere esposte in questa seconda mostra alla Galleria Carta Bianca, Barone presenta lo sviluppo del suo percorso nelle ricerche degli ultimi tre anni, fino a costruire un rapporto di relazioni e affinità poetiche con un suo grande lavoro storico (cm 164 x 287) datato 1997.
Dalle fotografie Casematte, esposte l’anno scorso, prima ad Amsterdam nello C&H Art Space e poi al Mia di Milano, sino alle ultime sculture in plexiglass, presentate al pubblico per la prima volta in questa occasione, le opere si pongono come risultato di indagine evidenziando la differenza fra il guardare e l’osservare.
Il ciclo di fotografie Casematte fa assurgere a paradigma, ad archetipo la forma del bunker in quanto rappresenta per l’architettura “l’applicazione delle regole massime”; le fotografie sono sfocate, la forma è sospesa fra una idea di realtà e di astrazione, sono immagini sottratte ad un flusso quantitativo, quindi con tempi e distanze che negano al fruitore una visione lucida.
Il confronto speculare tra la “Casamatta” di grandi dimensioni e “Sito”, l'opera del '97, vuole mettere in relazione due luoghi circolari risolti attraverso due modi di alterare la visione, la prima attraverso il fuori-fuoco fotografico, la seconda attraverso un filtro di vellutazione (con la tecnica del floccaggio cara all'artista nella sua produzione storica) che ne tempera la piena percezione. Il confronto vuole essere semplicemente una evocazione dei luoghi, di forme che sottintendono all’abbraccio.
Le sculture invece sono dei “luoghi murati”, architetture sacrali, inavvicinabili, misteriose nel loro essere inaccessibili. La loro forma affiora con sguardi prolungati, con fiducia verso l’approfondire la ricostruzione visiva nel memorizzarne i contorni. Sono edifici, forme isolate di un alfabeto infinito, sottratte al caos visivo dell’informe edilizio proprio delle periferie urbane.
Barone, in trentacinque anni di professione, oltre ad aver esposto in moltissime prestigiose gallerie italiane, può vantare una forte presenza in Svizzera, a Zurigo in particolare, tra cui quattro personali alla Galleria Peter Noser e mostre ad Amsterdam, Basilea, Moutier, Valencia, New York, Esslingen Am Neckar, Losanna, Malindi, Chur, Klenova, Alcoi, Malmoe, Colonia, Osaka e Parigi.
Inaugurazione giovedì 17 ottobre ore 19.00
Galleria Carta Bianca fine arts
Via Francesco Riso, 72b Catania
Giorni e orari di apertura:
da martedì a venerdì 17,00 / 20,00
sabato 10,00 /13,00 - 17,00 -20,00
domenica, lunedì e altri orari
su appuntamento tel 336806701