Le ritualita' arcaiche nel giorno dei morti. Un'analisi artistica di un tema complesso, la morte, nella sua dimensione folklorica. Incisioni di Giacomo Badini, Fabio Petrelli, Cristina Blasetti e Ileana Valente.
Un’ analisi artistica di un tema complesso: la morte, nella sua dimensione folklorica. È questo il tema che viene ad essere interpretato dagli artisti: Giacomo Badini, Fabio Petrelli, Cristina Blasetti e Ileana Valente che giovedì 31 Ottobre 2013 alle ore 18.00 inaugurano l’esposizione: Strix II – Le ritualità arcaiche nel giorno dei morti. La rassegna già alla seconda edizione è curata nel suo assetto critico dal Dott. Fabio Petrelli (storico dell’arte e artista ) e dalla Dott.ssa Daniela Fabrizi (critico d’arte, scrittrice e membro onorario della Soc. Intern. Des Critiques Littèraires). La novità rispetto alla rassegna scorsa (patrocinata dal Comune di Monterotondo e tenutasi nel 2012 presso la galleria d’arte i “Pellicani ε”)ci spiegano i curatori si basa su un attenta e studiata analisi demo-etnoentropologica sui relitti folklorici ancor tutt’oggi presenti in Italia tra l’uno e il due Novembre, tempo in cui vi è nell’universo tradizionale una sospensione del tempo ordinario, dove la vita e la morte sostanzialmente si mescolano, dando luogo ad una irruzione del sovrannaturale nel quotidiano che va preservata attraverso il rito. Il dott. F. Petrelli che ha già collaborato per vari musei di interesse etnologico (citiamo come ultimo esempio il prestigioso museo delle tradizioni popolari di Canepina – Viterbo, dove è stato curatore della rassegna fotografica sui riti della Transumanza), sostiene che nella dimensione agricolo-pastorale, i capodanni arcaici venivano festeggiati alla fine di un determinato ciclo, recandosi nei cimiteri, entrando in comunione con i morti che proprio in quelle determinate ore ritornavano sulla terra.
Queste credenze le ritroviamo in tutta Italia, è vasti sono gli studi effettuati su queste ritualità: da E. De Martino a L. M. Lombardi Satriani e I. E. Buttitta. Petrelli nel catalogo della mostra (disponibile presso la Galleria d’arte contemporanea Grafica Campioli) cura l’assetto antropologico e cita il folklorista e filologo Paolo Toschi, affermando che nelle credenze e nelle usanze del 2 Novembre, si credeva che i morti ritornavano a visitare le loro case e perciò e d’uso in Friuli ma anche in Puglia lasciare la tavola apparecchiata e il fuoco acceso, perché in questa particolarissima notte i morti sentono il bisogno di mangiare, bere e scaldarsi. Ma è anche la notte in cui non solo le anime dei morti vagano ma anche essere diabolici, quali streghe (dal latino strix) e diavoli stereotipizzazione del male che incuba l’eterna paura dell’uomo di fronte alle forze ostili della natura e della morte stessa. Come ha sostenuto la dott.ssa Fabrizi (che ha curato sul catalogo gli aspetti critici e storici artistici di questa esposizione); questa mostra vuol essere un invito al coraggio di intraprendere un misterioso percorso in cui linguaggi visivi di arti diverse materializzano struggenti visioni in un intersecarsi di figure stagliate a contendersi spazi di arcana magia. Dalla fotografia in pellicola a quella digitale, dalla pittura al disegno, dalle figure di donne ritratte allo specchio in solitudine delle Valente, alle prefiche alle masciàre pugliesi nei disegni di grande formato di F. Petrelli dove sovente si innescano simboli archetipici e alchemici che ritroviamo nei dipinti di G. Badini, visioni surreali dove il mondo dei morti si mescola a quello dei vivi, fino alle icone della Blasetti che propone visioni di animali diabolici, immagini stereotipate di un contemporaneo medioevo. La mostra si chiuderà domenica 3 Novembre presso la Galleria d’arte Contemporanea Grafica Campioli di Monterotondo (RM).
Inaugurazione 31 ottobre 2013 ore 18.00
Galleria Grafica Campioli
via Vincenzo Bellini, 46 - Monterotondo (RM)
Apertura tutti i giorni 10.00/19.00
Ingresso libero