Tigray. Ritratti, paesaggi, scene di vita di un popolo: fotografie di una terra cara visitata nel corso di due viaggi in Etiopia accompagnando il padre agronomo in missione FAO.
a cura di Amalia Di Lanno
Nell’ambito del progetto culturale 10x10, dieci artisti per dieci mesi, riformulato in seconda edizione da
Amalia Di Lanno, si inaugura venerdì 8 novembre 2013 alle ore 20.00 nella sala espositiva del Laboratorio
Urbano Officine Culturali di Bitonto (Ba) la mostra fotografica TIGRAY di Francesco Catalano a cura di
Amalia Di Lanno.
TIGRAY è una regione situata a Nord dell’Etiopia, un luogo in cui terra significa sopravvivenza e dove il sacro
e l’umano coesistono armonizzandosi in un tutto unico. Ritratti, paesaggi, scene di vita di un popolo è il
progetto che Francesco Catalano racconta in questa personale, Tigray, una terra che ama e che ha vissuto
nel corso di due viaggi in Etiopia accompagnando il padre agronomo in missione FAO. Esperienza umana,
percorso interiore che il nostro presenta e sceglie di sviluppare in un rigoroso bianco/nero, scelta
particolarmente vicina al suo modo di comunicare e sentire.
Il viaggio in Tigray rappresenta per Catalano
una scoperta determinante, si rivela e matura in lui la consapevolezza del mezzo fotografico quale
strumento privilegiato di indagine antropologica. Un percorso, quello proposto, che è taccuino di immagini
impresse, segni di memoria, linee che tracciano una direzione interna, nascosta, non definita eppure
presente. Tra gli altopiani del Tigray, culla primordiale dell’umanità, Catalano inizia un iter inconscio che, di
lì a pochi anni, nel corso del secondo viaggio in Etiopia, diviene consapevolezza e scoperta di una esigenza
intima e forte, voler estendere il suo sentire, condividere una realtà, una umanità, una socialità; si svela al
nostro l’amore per la fotografia e il desiderio di condivisione di un racconto al di là delle parole. In tal senso,
Tigray è in Catalano inizio, luogo, vero momento epifanico.
Il ritorno in Etiopia rappresenta per il nostro una
vera svolta nel rapporto con la fotografia, il viaggio assume la valenza di un rito, tutto risulta connesso
all’interno, il fuori è dentro, si muove delineando traiettorie volte alla ricerca, lontane dall’ordinario, dal
luogo comune, dal pensiero contaminato e chiuso in un torpore globalizzato. Il progetto proposto racconta
e immerge lo sguardo nella ‘dimensione Africa’, in quello spazio in cui il tempo sembra essersi fermato,
dove i ritmi dell’uomo sono ancora scanditi dalle stagioni e dalla luce. Catalano conduce l’osservatore in
una terra ancora incontaminata, è testimone di sogni e speranze di una civiltà rurale che prova a
emanciparsi e a uscire dalla propria condizione di povertà. Le caratteristiche geografiche e morfologiche
dell'altopiano tigrino hanno contribuito ad isolare la regione; ciò ha determinato una maggiore resistenza
della popolazione locale che ha preservato uno stato naturale nonostante l'avvento precipitoso ed
aggressivo del processo di globalizzazione.
Con altrettanta naturalezza Catalano racconta il suo Tigray, in
una serie di immagini articola il percorso non legato esclusivamente all’idea di colore, folklore, ed esotismo
ma ad un segno più radicato, segno che il nostro sente fortemente il bisogno di trasmettere con sincerità e
rispetto, perché è un dono ciò che lui stesso dice di aver ricevuto umanamente e senza condizioni;
pertanto, nutre altresì la responsabilità di dover trasmettere la sua visione, la sua Africa. Il viaggio, in tal
senso, diviene reportage di luoghi di umanità; la fotografia assume una valenza sociale determinante
mediante la quale condividere storia. Tigray è per Catalano un viaggio di ‘risveglio’, lo sguardo acquista
consapevolezza, non è più soltanto l’atto del vedere ma è il sentire, indagare l’interno, aprirsi ed essere
presente in tutti sensi, la fotografia che presenta diviene ricerca che scandaglia l’umano, strumento di
profonda osservazione antropologica, forza comunicativa privilegiata.
Il progetto 10x10 seconda edizione è realizzato nell'ambito del "Concorso di idee per la selezione e il
finanziamento di nuovi eventi culturali innovativi" del progetto Officine Culturali - Centro Culturale di
Eccellenza, che ha avuto accesso al finanziamento regionale per il “Sostegno alla gestione di Spazi Pubblici
per la creatività giovanile”.
Inaugurazione: venerdi 8 ottobre 2013, ore 20.00
Officine Culturali di Bitonto
Largo Gramsci, 7 Bitonto (Ba)
Orario visita:
dal lunedi al venerdi: 9.00 - 21.00
Ingresso: Gratuito