Luce Gallery
Torino
corso San Maurizio, 25
011 8141011
WEB
Parker Ito
dal 8/11/2013 al 6/12/2013
mar-sab 15.30-19.30

Segnalato da

Silvia Orlando



approfondimenti

Parker Ito



 
calendario eventi  :: 




8/11/2013

Parker Ito

Luce Gallery, Torino

Ego e Amore sono gli unici karma in cui riporre la propria credenza ed il suo manifesto diventa la libera rappresentazione nelle creazioni fotografche dove l'artista dimostra tutta la sua ecletticita' e l'interesse per il cambiamento.


comunicato stampa

Luce Gallery è lieta di ospitare la prima mostra personale in Italia dell'artista californiano Parker Ito. Considerato per lungo periodo come un'artista web, Parker Ito si discosta dalla net art, ma abita internet come fosse il proprio studio. Si pone in modo trasgressivo con opere inaspettate ed accostamenti kitsch, utilizzando vernici rifettenti e cangianti che gli consentono di catturare la natura piu' recondita del colore quasi a piegarlo alle propria volontà. Al contempo le opere cambiando radicalmente con la luce o la posizione dello spettatore creano un effetto optical sfuggendo alla propria identifcazione.

La sua ricerca è incentrata sul rapporto tra individuo e web, tra persona fsica ed il proprio “doppio virtuale”, ovvero quell’entità che vive e si muove nella rete, nei social networks, dotata di password alla quale ormai siamo tutti connessi giorno e notte senza interruzioni. Secondo la metafora narrativa dell'artista, anche l’opera d’arte, a sua volta dotata di un corpo fsico al pari di un essere umano, possiede un proprio “doppio virtuale” che si compone dell’immagine stessa dell’opera fotografata in digitale e riprodotta nella rete.

Per Parker Ito paradossalmente non esistiamo più come esseri umani nel momento in cui le nostre password sono scollegate, risultando inibito l’accesso alla rete. Analogamente l’opera d’arte non esiste senza il suo doppio virtuale.

L'artista in modo pragmatico pone l'accento sul proprio ego e sull'amore come unici karma in cui riporre la propria credenza ed il suo manifesto diventa la libera rappresentazione che possiamo osservare nelle creazioni fotografche sui wallpaper dove l'artista concede sfogo ai propri istinti dimostrando tutta la sua ecletticità e l'interesse per il cambiamento.

Come in un gioco Parker Ito si identifca nella molteplici personalià che si rifettono nella sua opera. La sua identità artistica è in continua trasformazione, e lui stesso viene chiamato con i diversi Nicknames che col tempo si è dato defnendosi Cheeto, Burrito, Deke2 ed altri appellativi.

L'accostamento tra reale e virtuale traspare nelle opere, dove dipinto e fotografa appaiono assemblati in un'unica immagine, come l'artista net si scontra con l'artista reale avendone la peggio. Questa contrapposizione pero', si affna col tempo, fno a trasformarsi in unicità di immagine, in una dualità che porta l'unifcazione nella coerenza del lavoro. L'incessante uso di un linguaggio astratto si accompagna a tematiche classiche dell'arte fgurativa, come i fori od i paesaggi, camminando sul flo tra astrattismo come negazione della fgura, e fgurativo riferito all'impressionismo di Seurat e Monet.

Con la tecnica del getto d'inchiostro su tela di seta, coprendo la superfcie di punti colorati, le immagini in mostra vengono riprodotte come un ingrandimento zoommato che si frammenta in pixels.
I singoli punti si disgregano dalle forme e l'immagine a prima vista appare astratta, ma in ultima analisi il richiamo è volto all'impressionismo francese, con un accostamento alla sua percezione visiva, in un'elegante combinazione tra arte contemporanea nelle forme più fresche e visioni fgurative riferite ai classici della storia dell'arte.
Questa sinergia proveniente dall'arte digitale si trasforma nell'evoluzione di immagini tratte dal computer, con l'illusione di osservare lo schermo del pc, vedendo punti che si trasformano in cellule, palloncini, caramelle e forme dall'interpretazione soggettiva.

Parker Ito è nato nel 1986; vive e lavora a Los Angeles e a New York.
Tra le mostre personali si ricordano quelle tenute quest'anno alla IMO Gallery di Copenhagen e recentemente alla FIAC di Parigi con la New Galerie. Tra il 2010 e il 2012 Firefox Add-Art, Add-Art.org, Paradise Hills Gallery - Sydney, Adobe Books Backroom Gallery - San Francisco, Tomorrow Gallery - Toronto, Stadium - New York. Tra le mostre collettive si ricordano “Lai Fun, List of Pasta, Soba” Steve Turner Contemporary, Los Angeles, “Mythology Online”, Polytechnical Museum - Moscow, “Brand Innovations for Ubiquitous Authorship” Higher Pictures - New York, “[Internet Art Future]” Reality of Post Internet Era, NTT InterCommunication Center - Tokyo, “BYOB MOCA LA” Museum of Contemporary Art - Los Angeles, *new jpegs*, Johan Berggren Gallery- Malmo, “Random Rotations” The Berkeley Art Museum- Berkeley, “Rat Piss Virus Give It To Me” Yautepec Gallery - Mexico City, “Shine A Light”, South Portland Art Museum – Portland, “Black Hoes Black Holes” Encuentro Internacional de Medellin - Mexico City, “BYOB Tokyo” Daikanyama M – Tokyo, “Offne” Temple Bar Gallery – Dublin, “Private Investigation” Pacifc Design Center, Mastadon Mesa- Los Angeles, “We Are World” Roots and Culture Contemporary Art Center- Chicago.

Inaugurazione 9 novembre alle 18.30

Luce Gallery
Corso San Maurizio 25, Torino
Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [34]
Robert Davis
dal 29/9/2015 al 29/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede