Il mito di Ganimede tra furor amatorius e furor divinus. Conversazione d'arte a cura di Matteo Ziveri
"La fortuna visiva della vicenda di Ganimede, fiorente nel mondo classico, ma scarsamente rappresentata nel corso del medioevo, conoscera' un rinnovato interesse tra XV e XVI secolo. L'apogeo si avra' durante il primo trentennio del 500 quando si confronteranno, con soluzioni ovviamente differenti, artisti come Correggio, Michelangelo, Parmigianino, Giulio Romano e molti altri. Questa proliferazione fu dovuta ad un processo di rivalutazione del mito; non piu' espressione di un amore illecito e 'perverso' secondo l'apologetica cristiana, ma interpretato positivamente, per cui l'ascesa di Ganimede al cielo sarebbe il simbolo del ricongiungimento dell'anima con Dio. Il percorso cerchera' di illustrare le tappe di questo processo, che ha consentito alla vicenda del giovane principe troiano rapito di Zeus di essere fonte di ispirazione per artisti e committenti, dal 400 alle prove neoclassiche di Thorwaldsen sino alla contemporaneita'. Al centro resta la versione offerta dal Correggio che per originalita', complessita' profondita' si conferma come una delle piu' alte nel panorama artistico occidentale al pari di quella (ma piu' fortunata sul piano delle derivazioni) di Michelangelo. Alle ore 17.